Careggi: occupata l'ex casa di cura Il Pergolino

Donzelli (Fdi): "Il Comune favorisce l'illegalità". L’assessore Funaro replica: “Abbiamo chiesto al questore l’immediato sgombero della struttura”. Cristina Grieco al convegno Acli: L'accoglienza ai migranti è un dovere morale e giuridico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2015 21:45
Careggi: occupata l'ex casa di cura Il Pergolino

Stamani un consistente gruppo di persone si è insediato abusivamente all’ex casa di cura ‘il Pergolino’ nella zona di Careggi.

“Le istituzioni, con in testa il Comune di Firenze, continuano a favorire le occupazioni di immobili in questa città. E’ ormai appurato che le operazioni portate avanti dall’amministrazione non sono mirate a ripristinare la legalità e a garantire sicurezza e vivibilità ai cittadini, bensì sono un gioco a guardie e ladri in pieno accordo con gli occupanti”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Giovanni Donzelli denuncia i fatti accaduti questa mattina a Firenze. "Quello che temevamo si sta verificando puntualmente - aggiunge Donzelli - il Comune in questo modo non fa altro che spostare il problema da una parte all’altra della città, come peraltro dimostrano le proteste che hanno interessato numerose zone della città coinvolte da occupazioni abusive.

Siamo schifati da un sistema che fa finta di risolvere i problemi sperperando soldi pubblici - conclude Donzelli - in cui i cittadini perbene pagano le tasse per mantenere coloro i quali, con l’aiuto dell’amministrazione, violano sistematicamente le regole”.

“Abbiamo chiesto al questore l’immediato sgombero della struttura". Lo ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro a proposito dell’occupazione avvenuta stamani dell’ex casa di cura Il Pergolino, nella zona di Careggi. “La nostra amministrazione sta operando con grande impegno per l’affermazione della legalità e il rispetto delle regole e ha preso seriamente il tema delle occupazioni come dimostrano i 15 sgomberi che sono stati effettuati dall’inizio del mandato - continua l’assessore -.

Nelle varie occasioni in cui siamo stati coinvolti abbiamo dimostrato di mettere dei paletti a coloro che accogliamo: nel senso che non diamo nuova accoglienza a chi l’ha ricevuta e si è dimostrato poi recidivo nell’agire al di fuori della legalità”. L’assessore Funaro replica poi al capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli: “Il gioco a guardie e ladri di cui parla non esiste ed è intollerabile la grave affermazione che ha fatto, ovvero che il ‘Comune favorisce le occupazioni di immobili’.

Donzelli è affezionato alla pratica di speculare su questioni delicate come le occupazioni, facendo affermazioni non reali. Le azioni che abbiamo compiuto da oltre un anno smentiscono le sue parole, fatte solo per avere visibilità mediatica”. “Non possiamo avere il controllo sugli spostamenti delle persone che escono dalle accoglienze - conclude Funaro -, ma nessuna pratica viene abbandonata e proprio in questi giorni stiamo eseguendo i rimpatri volontari di alcuni ex occupanti”.

Davanti alle disuguaglianze e ai conflitti che insanguinano il mondo "abbiamo il dovere, morale ma anche giuridico, di accogliere". Lo ha detto l'assessore regionale all'istruzione Cristina Grieco intervenendo giovedì all'incontro di studi organizzato dalle Acli al teatro Petrarca di Arezzo sul tema "Giustizia e pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per animare la democrazia". "Giustizia e pace sono termini inscindibili – ha evidenziato la Grieco - ed entrambi sono alla radice delle disuguaglianze e dei conflitti che, purtroppo, ancora percorrono il nostro pianeta".

Queste migrazioni epocali sono l'inevitabile effetto delle guerre che insanguinano il pianeta e della povertà. A chi fugge da contesti così tragici occorre garantire la salvezza: "Ogni chiusura e diniego di disponibilità a partecipare alla soluzione di questo problema – ha detto la Grieco - contrasta non solo con la nostra coscienza di esseri umani, ma anche con quell'articolo 10 della Costituzione che ci chiede di offrire asilo ed accoglienza "allo straniero a cui sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche". "La Toscana – ha proseguito l'assessore - ha una tradizione, esperienze concrete e potenzialità, per esprimere davvero la cultura della solidarietà e dei diritti umani per la quale questa terra è famosa nel mondo.

Il nostro modello di accoglienza, diffuso su tutto il territorio e con il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni, si è distinto nel paese per efficienza ed adattabilità, senza creare i contrasti e le tensioni sociali che purtroppo abbiamo visto altrove. Credo che questo possa rappresentare un contributo positivo per far si che giustizia e pace si possano finalmente baciare, come ci richiama a fare il suggestivo titolo di questa tre giorni di studi.

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