Novità a Firenze: Elezione diretta dei Presidenti di Quartiere

Approvata la delibera presentata dalla commissione speciale per cambiare il regolamento dell'elezione dei Consigli di Quartiere in vista delle prossime elezioni amministrative

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2019 18:38
Novità a Firenze: Elezione diretta dei Presidenti di Quartiere

La Commissione speciale aveva come obiettivo quello di modificare lo Statuto del Comune di Firenze ed il regolamento per le elezioni dei consigli di quartiere per poter arrivare alla elezione diretta del presidente del consiglio di quartiere. "Con molta soddisfazione – illustra la presidente della Commissione Speciale Revisione Decentramento comunale e relativi Organi di Rappresentanza Francesca Paolieri che è anche vice Capogruppo PD – siamo riusciti a portare a termine questo obiettivo chiudendo addirittura in anticipo la commissione rispetto alla data di chiusura prevista del 31 dicembre. Invitati permanenti alla commissione sono stati i presidenti di quartiere ed i presidenti delle commissioni garanzia e regolamento dei quartieri, e tale presenza è stata molto importante perché ci ha permesso di analizzare ed accogliere in parte le proposte che sono arrivate dai quartieri stessi.

L’elezione diretta del Presidente di Quartiere va verso la sempre maggior richiesta di rappresentanza diretta da parte dei cittadini e rilancia il ruolo dei Quartieri e dei loro Presidenti in maniera sempre più forte. Durante le 8 sedute della commissione speciale è stato fatto un lavoro molto approfondito ed attento sul testo dello statuto e del regolamento, e la discussione ha portato a diverse modifiche per arrivare ad un testo condiviso trasversalmente tra le varie forze politiche.

Credo che con l’elezione diretta dei presidenti di quartieri la campagna elettorale sarà ancora più stimolante, e porrà ancora con più forza al centro i temi della vivibilità della nostra città che da sempre sono stati propri dei quartieri. I Presidenti di quartiere avranno un ruolo sempre più importante nella rappresentanza dei cittadini e saranno ancora più vicini ai problemi del territorio. Ringrazio i consiglieri e gli uffici – conclude Francesca Paolieri – per il lavoro svolto perché non era scontato riuscire ad arrivare a presentare in consiglio le delibere che oggi votiamo, in tempi così celeri”. 

"Una vittoria importante, per Firenze e per la libertà dei cittadini di scegliere direttamente chi sarà il proprio presidente di Quartiere. Un fatto ancora più significativo perché è il risultato raggiunto da chi oggi è all'opposizione e si candida a governare la città nei prossimi cinque anni" è il commento del capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e dei consiglieri Mario Tenerani, Luca Tani e Mario Razzanelli

"Saranno direttamente i cittadini a scegliere – spiega Cellai –, perché dalle prossime elezioni troveranno sulla scheda i nomi dei candidati a presidente. Si restituisce così ai cittadini la libertà di poter scegliere chi sarà il tramite tra di loro e il Comune. Questo infatti è il fondamentale ruolo dei presidenti dei quartieri cittadini. Un grazie a Francesco Torselli per il lavoro fatto insieme per centrare il risultato, e ai membri della commissione speciale istituita dal Consiglio comunale presieduta da Francesca Paolieri" conclude il capogruppo azzurro. “Alleanza Nazionale e Forza Italia ne parlavano già sul finire degli anni ‘90 ed oggi, a testimonianza di quanto il centrodestra fiorentino sia sempre stato lungimirante su temi che oggi vanno decisamente più ‘di moda’ di allora: la partecipazione, il coinvolgimento dell’elettorato più giovane, la lotta all’astensionismo, la democrazia diretta.

Oggi, con qualche anno di distanza, l’elezione diretta dei presidenti dei quartieri diventa realtà” commenta Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Firenze. “L’elezione diretta dei presidenti di quartiere - conclude Torselli - si porta dietro però anche una grande responsabilità: individuare personalità importanti, oneste, apprezzate e capaci di conquistare fiducia e consenso sul territorio. Perché nella democrazia diretta le persone valgono più dei partiti ed il centrodestra ha il dovere di individuare il candidato migliore per ciascun quartiere”.

“L'approvazione della legge che istituiva la Città metropolitana ci aveva posto, già allora, di fronte a delle scelte su cosa fare dei nostri Quartieri. Adesso – spiega la consigliera PD Maria Federica Giuliani – la Città Metropolitana di Firenze, con il suo milione di abitanti, si pone in una veste nuova potendo dialogare, in maniera moderna, in Europa. I quartieri, proprio a seguito di questa trasformazione, sono cambiati ed è importante ribadire il punto fermo che è la riconferma del ruolo del presidente di Quartiere.

Oggi il Quartiere non è solo il primo sportello per i cittadini ma anche un ente che dialoga con gli altri comuni contermini che fanno parte della Città metropolitana. E questa è una grande differenza rispetto a cinque anni fa. I presidenti dei quartieri partecipano, come uditori, ai consigli della Città metropolitana e questa scelta è un ulteriore tassello per arrivare ad un ruolo nuovo in un sistema. Dobbiamo essere soddisfatti perché in una situazione normativa nuova, che ha cambiato ruoli e funzioni dei vari consigli, abbiamo trovato una soluzione per avvicinare i cittadini all'ente quartiere ed ai suoi presidenti.

L'elezione diretta dei Presidente di Quartiere – conclude la consigliera PD Maria Federica Giuliani – rafforza il loro ruolo perché potranno dialogare con un riconoscimento maggiore e più forza con i sindaci dei comuni che fanno parte della Città metropolitana ed il Comune stesso”.Alessio Rossi e Stefania Collesei Articolo 1-MDP commentano: "I Presidenti dei Quartieri saranno eletti direttamente dai cittadini, ma non avranno nessun potere.

Alla riforma elettorale non corrisponde nessun aumento di funzioni. I Quartieri continueranno solo a esprimere pareri. E mica su tutto quello che li riguarda! No no. Per esempio si esprimeranno sul bilancio preventivo, ma continueranno a non esprimersi sulle variazioni di bilancio. Il Testo Unico degli Enti Locali parla di forme di decentramento più spinto per i comuni sopra i 300.000 abitanti. Ma non se n'è parlato. Insomma i Presidenti eletti direttamente non avranno rispetto al passato nessuna possibilità di intervenire direttamente rispetto alle richieste dei cittadini.

Col sistema elettorale congegnato dall'alleanza nella commissione speciale Pd-Forza Italia si avrà la maggioranza solo con un voto in più. Per esempio ci potrebbe essere una maggioranza col 33% e le opposizioni col 67%.Il Pd insiste nelle riforme elettorali per rispondere alle difficoltà politiche. Un altro accrocchio a cui abbiamo votato convintamente contro. Un 'occasione persa per dare ai Quartieri autonomie, strumenti, risorse per stare vicino alle persone"

In evidenza