Proroga fino al 31 dicembre per la seconda fase sperimentale del trasporto gratuito offerto in caso di prestazioni terapeutiche. Le regole rimarranno quelle decise l’anno scorso, quando la giunta, dopo una prima sperimentazione avviata a gennaio, a settembre aveva rivisto tetti e distanze, individuando tre fasce Isee per accedere e garantendone la gratuità anche per tratti brevi. I mesi da qui alla fine dell’anno saranno utili ad approfondire le funzionalità del servizio per poi arrivare ad un modello stabile che superi la fase sperimentale.
Il trasporto è offerto a a chi deve effettuare, all’interno del sistema sanitario regionale, cicli di prestazioni terapeutiche prescritte dai medici di medicina generale o da uno specialista ma non ha modo di raggiungere il luogo di cura autonomamente. E’ rivolto a chi soffre condizioni economico-sociali di fragilità: per chi ad esempio vive da solo o con un’altra persona anziana con età superiore a 70 anni, oppure chi vive con un disabile o un figlio minore.
L’Isee fino a 9.360 euro annui, l’indicatore che misura la disponibilità economica di una famiglia, è il tetto per godere del trasporto gratuito senza limiti di distanza. Da 9.360 e 15 mila euro annui il trasporto gratuito sarà possibile se il luogo da raggiungere è lontano più di cinque chilometri dalla propria abitazione. Con un Isee tra 15 e 22 mila euro si avrà diritto al voucher per distanze oltre i 35 chilometri, rispetto ai 50 che erano adesso.
Per richiedere il voucher continua ad essere necessario compilare un’autocertificazione. Informazione più dettagliate possono essere richieste al numero verde 800 55 60 60.
“Le ambulanze che quotidianamente percorrono le nostre strade devono rispondere a degli standard molto stretti e dettagliati, derivanti da normative regionali, nazionali ed europee. Tali normative vengono costantemente aggiornate al fine di garantire che il trasporto del paziente e dell’equipaggio venga effettuato nelle migliori condizioni di sicurezza possibili” Con queste parole Vincenzo Ceccarelli capogruppo PD ed Enrico Sostegni presidente della Terza Commissione Sanità/sociale e Terzo settore in Regione Toscana intervengono sulla mozione approvata.
“La legislazione vigente prevede per le ambulanze che vengano sostituite o comunque non utilizzate per il pronto soccorso al raggiungimento dei 10 anni dalla data di prima immatricolazione o dopo avere percorso 250 mila chilometri.
Oggi l’innovazione tecnologica ha allungato la vita di questi mezzi, che spesso vengono sostituiti o venduti ad altre Regioni quando sono ancora efficienti. Le ambulanze sono mezzi sofisticati, dotate di attrezzature delicate, hanno costi elevati sia di acquisto che di gestione, per questo vogliamo salvaguardarne l’efficienza e la sicurezza non sottoponendo le associazioni di volontariato ad affrontare costi così elevati quando ancora i mezzi sono in grado di svolgere bene il loro lavoro.
L’obiettivo della nostra mozione -proseguono Ceccarelli e Sostegni- è anche quello di sollecitare la Giunta ad approfondire e rivedere il regolamento valutando l’opportunità di modificare questi limiti per i mezzi del trasporto sanitario. A nostro giudizio ci sono gli elementi per poter innalzare sia i limiti temporali (superando i 10 anni) che quelli chilometrici per la sostituzione delle ambulanze.”
“La revisione della legge 83/19 (disciplina delle autorizzazioni e della vigilanza sulle attività di trasporto sanitario) che è ora in discussione in commissione -dichiarano Ceccarelli e Sostegni- ci darà l’occasione per confrontarci a settembre con le associazioni di volontariato interessate in modo da valutare la rispondenza della norma e del regolamento attuativo alle esigenze attuali dell’organizzazione del trasporto sanitario e sarà l’occasione per capire con loro se oltre a questa ci sono altri aggiustamenti da fare nella legge o nel regolamento.
La Giunta, ovviamente, concludono i consiglieri PD, resta libera di fare le proprie valutazioni e regolamentare come meglio crede questo settore, ma con questo voto unanime il Consiglio da un chiaro segnale di vicinanza al mondo del volontariato che opera quotidianamente nei territori e fa si che la Toscana sia sempre tra le regioni più efficienti e efficaci nel pronto soccorso sanitario stradale.”