Nella Pecchioli, un esempio di Donna

Oggi 8 marzo cerimonia in ricordo di un grande Ufficiale Medico del Corpo militare della Croce Rossa Italiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2024 09:14
Nella Pecchioli, un esempio di Donna

In occasione della giornata dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, presso il Centro di Mobilitazione Tosco Emiliano di Firenze, è stata ricordata con una sobria ma significativa cerimonia, la figura della Dottoressa Nella Pecchioli (1890 - 1991) Ufficiale Medico del Corpo militare della Croce Rossa Italiana nella Grande Guerra.

"Il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana - si legge in una nota Centro di Mobilitazione Tosco-Emiliano di Firenze e Corpo Militare Volontario Croce Rossa Italiana - nei primi anni del ‘900 già aveva attuato la parità tra donne e uomini, arruolando nel proprio Corpo Militare le prime donne laureate in medicina o in farmacia.

Nel 1907, da ricordare, la dottoressa Maria Montessori arruolatasi nel Corpo Militare C.R.I. di Roma con il grado assimilato di Tenente Medico; la D.ssa Montessori ebbe molto interesse nel combattere per l’emancipazione femminile.

Nel Comitato fiorentino C.R.I. tramite il Centro di Mobilitazione troviamo in data 10 luglio 1915 l’arruolamento volontario di Nella Gemma Maria Pecchioli, le fu attribuito il grado di “Marescialla” poiché ancora studentessa di medicina a Firenze, e comandata come assistente di medicina presso l’Ospedale Territoriale della Croce Rossa Italiana N. 2 di Firenze, sito presso la Scuola Regina Margherita (oggi Scuola Giotto).

Nel 1917 la Dottoressa Pecchioli laureatasi in medicina e chirurgia fu nominata al grado di Sottotenente Medico e in condizioni di guerra presso l’Ospedale N.2 fino al termine della guerra.

Nella seconda Guerra Mondiale opererà come medico civile a Merano in Alto Adige per i militari italiani feriti e per i militari che rientravano dai campi di concentramento.

Oggi 8 marzo festa delle donne, la ricordiamo non solo per il suo “passato” con le stellette del Corpo Militare C.R.I. ma anche per il suo impegno di donna medico profuso verso gli altri in particolare verso i bambini che ha curato amorevolmente in tutta la sua carriera dal 1919 al 1962 circa".

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