Nel 2023 il centenario della nascita di don Lorenzo Milani

Il progetto dei Chille de la balanza con gli articoli Costituzione dipinti dai cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2022 23:20
Nel 2023  il centenario della nascita di don Lorenzo Milani

Il 2023 sarà l'anno del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani, nato il 27 maggio 1923.

Martedì 6 dicembre 2022 si è insediato il Comitato Nazionale per il centenario della nascita di don Lorenzo Milani nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze che ha ospitato l'evento.Il Comitato nasce per iniziativa della Fondazione don Lorenzo Milani, dell'Istituzione don Lorenzo Milani di Vicchio e dell'Associazione di Volontariato Gruppo don Lorenzo Milani di Calenzano.

Ne fanno parte personalità individuate dai promotori e provenienti dai mondi che l'opera di don Milani ha toccato con originalità: chiesa (Arcidiocesi di Firenze, Conferenza Episcopale Italiana), scuola (pedagogisti, dirigenti scolastici, insegnanti), istituzioni/sociale (Ministeri della cultura e dell'istruzione, Regione Toscana, Comuni di Firenze Vicchio Calenzano e Montespertoli, sindacati); del Comitato fanno poi parte docenti universitari e studiosi di don Milani.

I promotori hanno indicato Rosy Bindi presidente del Comitato nazionale.All'insediamento sono state presentate le direttrici fondamentali che orienteranno il lavoro del Comitato per il biennio 2023-2024. Il centenario vuole innanzitutto promuovere l'approfondimento e la riflessione sull'attualità dell'azione e del pensiero di don Milani, con l'ambizione di sollecitare, ispirati dalla figura del Priore, un impegno diffuso e una larga partecipazione alla realizzazione di un futuro più giusto per tutti.

Alle iniziative promosse dal Comitato se ne affiancheranno, come peraltro sta già succedendo, molte altre programmate in autonomia da istituzioni scolastiche, istituzioni locali, parrocchie, associazioni sindacali e culturali.Un'occasione dunque per incoraggiare il maggior numero di soggetti individuali e collettivi, anche di ambiti diversi tra loro, a riscoprire e rendere feconda l'eredità di questo gigante della fede e dei valori civili, che ha considerato l'educazione e la scuola di tutti e per tutti come strumento fondamentale per l'attuazione della democrazia costituzionale e la Chiesa come "la sua sposa" che dà voce alle speranze degli ultimi.

Al centenario è stato concesso l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.Al termine dell'insediamento del Comitato si è tenuta una conferenza stampa della presidente Rosy Bindi e dei vertici dei tre enti promotori, Agostino Burberi per la Fondazione, Leandro Lombardi per l'Istituzione e Alessandro Santi per l'Associazione di Volontariato.

"La strada che stiamo seguendo, quella di non interpretare soggettivamente i testi di don Milani ma di leggerli nel loro significato profondo e vero - sottolinea il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa - ha portato coesione e finalità d'intenti. La figura di don Lorenzo è divisiva nel senso che i suoi scritti, il suo messaggio chiamano, spingono a una riflessione, a prendere posizione, ma proprio per questo unisce, indica la direzione. Ci sprona - conclude - a ricercare sempre la verità nei suoi scritti".

"Il centenario della nascita di don Lorenzo Milani non può essere una celebrazione storica scontata - afferma il presidente dell'Istituzione culturale don Milani Leandro Lombardi -, ma vogliamo che diventi un'occasione per riscoprire quanto il suo messaggio sia più attuale che mai, ci aiuti a capire il nostro tempo e a trovare nuove soluzioni per i nostri".

E’ nota la straordinaria rilevanza che ebbe la Costituzione della Repubblica per Don Milani. E in occasione delle celebrazioni del centenario della sua nascita, che cade il 27 maggio 2023, la compagnia teatrale fiorentina dei Chille de la Balanza lancia un progetto di partecipazione dal basso: i cittadini sono stati invitati a dipingere manifesti-numeri unici su articoli della Costituzione, da comporre in modo da dar vita a grandi manifesti di 6 metri per 3 da far affiggere in appositi spazi. Al centro dei manifesti: una grande scritta pre-stampata “I care Don Milani. Articoli della Costituzione dipinti dai cittadini”.

Il progetto è stato presentato oggi in Regione alla presenza del presidente Eugenio Giani, del direttore della compagnia Claudio Ascoli, dell’assessora del Comune di Firenze Maria Federica Giuliani, del responsabile della commissione diocesana su Barbiaana don Andrea Bigalli, dei sindaci di Vicchio Filippo Carlà, di Calenzano Riccardo Prestini, dell’assessore del Comune di Montespertoli Alessandra De Toffoli. Con loro i rappresentati della Fondazione Don Milani, dell'associazione di volontariato e dell'istituzione Don MIlani.

“Ci stiamo preparando a celebrare il centenario della nascita di don Milani – ha detto il presidente Eugenio Giani – e questa anteprima offerta dai Chille de la balanza lo fa in un modo contemporaneo e corale, un modo che a don Milani sarebbe piaciuto sicuramente perché parte dal basso, coinvolge il più largo numero di persone possibile e, come sono solite fare le performance e lo stile della compagnia diretta da Claudio Ascoli, tocca i temi dei diritti, della giustizia sociale, di denuncia dell’indifferenza, di invito a una presa di posizione, in questo caso a favore della Costituzione. Credo che non ci sia comune in Toscana che in qualche modo non abbia avuto a che fare con don Milani che per tutti è stato, tra le tante cose, un grande interprete dei segni dei tempi i quali, diceva, servono a comprendere quale deve essere il nostro ruolo nella realtà che viviamo, Un insegnamento valido anche oggi”.

“Mentre i Chille erano a mettere a punto un programma con Istituzioni e Fondazioni , tra l’altro la compagnia realizzerà un progetto Don Milani all’interno di Estate fiorentina 2023, ecco l’idea di dar vita ad un’iniziativa con i nostri compagni di strada - dice il direttore Claudio Ascoli – vogliamo invadere festosamente la città di Firenze e non solo con immagini che invitino a riflettere sull’importanza della Costituzione, fatto oggi quanto mai attuale, e sulla necessità che ognuno, citando proprio don Milani, “levando le mani di tasca, agisca. Si racconta che sul comodino accanto al suo letto, a Barbiana, don Milani tenesse stabilmente due testi: la Bibbia e la Costituzione, la profezia religiosa accanto a quella laica e civile. E diceva: “il Vangelo vale solo per i credenti, ma la Costituzione è obbligatorio per tutti rispettarla”.

Il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa ha sottolineato: "L'anniversario del centenario della nascita don Milani sta stimolando molti momenti di riflessione, come questo. Una lettura originale del messaggio e dell'opera del priore. Un don Milani 'diffuso', con una partecipazione collettiva".

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