Nas: verifiche in centri che praticano il "lipofilling articolare"

Ispezioni a Milano, Bologna e Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2019 14:33
Nas: verifiche in centri che praticano il

(DIRE) Roma, 9 mag. - Tra le situazioni piu' significative accertate dai Nas si evidenziano: Nas di Milano, Bologna e Firenze. Nel corso di verifiche nei rispettivi territori di competenza, i Nas hanno individuato 6 strutture sanitarie private che applicavano trattamenti di "PRP" non autorizzati, sequestrando complessivamente 7 centrifughe del sangue indebitamente impiegate e 300 kit composti da provette ed aghi, denunciando altresi' 10 medici ritenuti responsabili a vario titolo di somministrazione di medicinali imperfetti, violazione delle norme di sicurezza per la raccolta, controllo e lavorazione del sangue umano, erogazioni di prestazioni sanitaria in strutture prive di autorizzazione al funzionamento e lesioni colpose.

Nucleo Carabinieri AIFA. Il Nucleo Carabinieri NAS operante presso l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha individuato e deferito alla Procura della Repubblica di Roma 11 medici chirurghi ortopedici per aver effettuato, in regime privatistico, illeciti interventi chirurgici di "lipofilling articolare". Gli accertamenti hanno consentito di appurare l'erogazione, presso una clinica della Capitale, di oltre 100 trattamenti che venivano realizzati inoculando tessuto adiposo del medesimo paziente in un sito anatomico differente, pratica medica considerata terapia medicinale avanzata, ma nel caso specifico applicata in totale assenza di autorizzazione e di protocolli clinici approvati.

NAS di Salerno Sono stati deferiti all'Autorita' Giudiziaria la titolare di un centro estetico, peraltro privo di autorizzazione, e un medico chirurgo, ritenuti responsabili in concorso per aver erogato prestazioni di medicina estetica ricorrendo, in piu' occasioni, anche all'uso di medicinali scaduti di validita'. Sequestrato l'intera struttura e 70 confezioni di farmaci altrimenti destinati alla somministrazione ai clienti.

NAS di Palermo. È stato individuato un centro polidiagnostico, convenzionato anche con il SSR, risultato carente dei minimi requisiti sanitari necessari per il funzionamento. Deferito all'Autorita' Giudiziaria il titolare e disposta l'immediata cessazione dell'attivita'. NAS di Bologna. Nel corso di un'ispezione ad un centro estetico, il NAS ha riscontrato che la titolare, sebbene priva di titoli, svolgeva attivita' riservate al medico estetista ed all'infermiere. Sequestrati 3 confezioni di farmaci ad azione anestetico-topico e aghi ipodermici, nonche' 10 apparecchiature ad uso estetico prive delle previste dichiarazioni di conformita' rilasciate dal costruttore.

La stessa titolare e' stata denunciata per esercizio abusivo della professione sanitaria. NAS di Roma. Nel corso di mirata attivita', il NAS ha scoperto uno studio che erogava prestazioni di medicina estetica in totale assenza di requisiti ed autorizzazione sanitaria nonche' di figure professionali in possesso di titolo accademico riconosciuto. Nel corso dell'intervento e' stato eseguito il sequestro penale dello studio e delle relative attrezzature per un valore stimato in oltre un milione di euro.

NAS di Ancona e Firenze. A conclusione di specifici accertamenti a contrasto dell'abusivismo nel settore sanitario, sono state individuate tre cliniche di medicina estetica nelle quali venivano erogate prestazioni di chirurgia estetica invasiva superando le limitazioni imposte dalle concessioni autorizzative dell'Autorita' sanitaria, non applicando le linee guida di corretta pratica clinica oppure svolgendo interventi in sedazione profonda, determinando, in alcuni casi, lesioni ai pazienti.

Nei medesimi contesti, i NAS hanno eseguito sequestri di farmaci (anestetici o di esclusivo uso ospedaliero) anche scaduti, apparecchiature mediche (elettrocoagulatori) e documentazione clinica relativa alle prestazioni eseguite. Le risultanze hanno determinato il sequestro preventivo di una struttura, l'emissione di un provvedimento di cessazione dell'attivita' medica per un secondo centro ed il deferimento all'Autorita' giudiziaria per 4 medici chirurghi. (Red/ Dire)

In evidenza