Multa in Tramvia: il biglietto è nuovo, ma è scaduto

Invitiamo i nostri lettori a fare attenzione al momento dell'acquisto del titolo di viaggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2017 15:18
Multa in Tramvia: il biglietto è nuovo, ma è scaduto

A nove@nove.firenze.it arriva una segnalazione da parte di una lettrice che si dichiara "beffata" dal rivenditore dei titoli di viaggio che però al tempo stesso scagiona dall'aver agito in malafede.Una volta salita a bordo del mezzo, e dopo aver obliterato il tagliando, ha scoperto di avere in mano un titolo scaduto, o meglio "obsoleto" ovvero, stando a quanto stabilito da Ataf il 29 febbraio 2012 "riportante caratteristiche (in termini di tariffa e/o validità) diverse da quelle dei titoli attualmente in vigore".

Il fatto è accaduto il 26 luglio sulla Tramvia di Firenze. La nostra lettrice ha inviato una richiesta di informazioni alla dottoressa Lucia Franchini, Difensore Civico della Toscana, che le ha risposto in merito sottolineando "l'improbabilità di vedere accolto il ricorso" che avrebbe potuto appellarsi alla mancanza di una vera e propria scadenza sul titolo di viaggio, elencando precedenti in cui il multato ha visto tutelata la propria buona fede solo in occasione di un arco temporale ridotto tra la vecchia e la nuova tariffazione.

La lettrice ha deciso di non fare ricorso, ma per avvisare altre persone che potrebbero incorrere nello stesso inconveniente, ci racconta quanto successo.

"Ho acquistato il biglietto Ataf - Tramvia definito ‘obsoleto’ presso un’edicola nella provincia di Firenze e con molta probabilità la signora che me lo ha venduto non ha agito in malafede. Il biglietto è stato da me regolarmente obliterato. I controllori saliti dopo di me hanno controllato i presenti (c’è chi non aveva obliterato, c’è chi è sceso di corsa onde evitare sanzioni, una signora sprovvista fatta scendere alla fermata successiva..).

Il controllore che ha verificato il mio mi ha comunicato che il biglietto era scaduto e da tanto. Ho spiegato la mia buona fede, ma ha prevalso e non ne ha tenuto assolutamente conto. Al che al mio rifiuto di pagare subito la cifra di €50,00 (il biglietto ne vale €1,20) ho detto che avrei fatto ricorso. Con saccenteria mi ha risposto che tanto lo avrei sicuramente perso e avrei pagato poi €95,00. Mi sono rivolta al Difensore Civico. Non farò ricorso, pagherò la sanzione, facendo una considerazione, la città di Firenze (visto i disagi anche per il prorogarsi dei tempi per i lavori) più che di “sceriffi” ha bisogno di personale che giustamente controlla e sanziona, ma che al vertice dovrebbe avere un sano e richiesto buon senso, che ahimè, questa volta è proprio mancato".Invitiamo a prestare attenzione all'acquisto dei biglietti, ricordando che presso l'emissione automatica i tagliandi sono stampati al momento per il valore in corso (1,20 Euro la corsa singola da 90 minuti) e che esiste la possibilità di acquistare il Ticket via SMS al costo di 1,50 Euro, mentre il Biglietto comprato a bordo dei Bus Ataf costa 2,00 Euro ed è valido anche in Tramvia.Ci contatta tramite il Profilo Facebook di Nove da Firenze Michele Lulurgas membro Rsu per Filt Cgil Ataf per rispondere alla riflessione sollecitata dalla nostra lettrice: "Spiace per quanto accaduto alla signora, le irregolarità riscontrate hanno però portato ad elevare una sanzione, secondo quanto disposto nel 2012, legittima e fondata. Riguardo al comportamento del collega che ha compilato il verbale, tengo a sottolineare che per i verificatori titoli di viaggio non sono previsti compensi sulle multe, né sotto forma di percentuali, né di altro tipo, per cui qualsiasi illazione del genere è totalmente fuori luogo.

E, ferma restando la buona fede dichiarata dalla signora, sulla quale non discuto, purtroppo altrettanto fuori discussione appare la correttezza della multa elevata e l’operato del verificatore, per cui anche in questo caso, ritengo che forse, più che volersi dimostrare saccente, il collega abbia voluto spiegare alla signora che le conveniva usufruire della possibilità di pagare la sanzione in misura minima da 50 Euro, piuttosto che fare un ricorso che avrebbe sicuramente perso e dover pagare la sanzione aumentata alla misura ridotta di 95 Euro". 

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