Moschea a Firenze: sulla scelta pesa la raggiungibilità

Il sindaco esclude l'ipotesi che il nuovo centro possa sorgere a Villa Basilewsky

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2017 14:44
Moschea a Firenze: sulla scelta pesa la raggiungibilità

Mentre la comunità islamica fiorentina è intenzionata ad investire personalmente nel recupero architettonico o creazione di una nuova struttura, guarda con sempre più interesse agli immobili disponibili sul territorio.Sono emerse nelle ultime ore le possibili aree di Villa Fabbricotti sulla collina di Montughi, attigua alla Casa Museo di Stibbert e Villa Basilewsky alla Fortezza da Basso.Il primo cittadino di Firenze, Dario Nardella, a margine di un sopralluogo tecnico ai cantieri sul viale Filippo Strozzi è intervenuto sull'argomento: "La comunità musulmana ha i suoi diritti ed abbiamo detto che non appena saranno pronti noi saremo altrettanto pronti a consentire dal punto di vista tecnico edilizio urbanistico la realizzazione di un centro di preghiera.

Sono fiducioso.. il diritto di pregare deve essere garantito. Qualche giorno fa è stato firmato a Roma il patto di cittadinanza io chiedo alla comunità musulmana di applicare subito a Firenze il patto: pregare in italiano, sermoni in italiano, trasparenza dei centri con nomi, cognomi, indirizzi e reperibilità di tutti gli imam ed apertura alla città". "Quando sono chiusi - prosegue Nardella - i centri di preghiera non sono controllabili e si realizzano in condizioni anche molto complicate come sottoscala o garage ed è un problema per tutta la città perché può comportare un potenziale rischio.

Non devono esserci barriere, ma fiducia reciproca. Ho già proposto all'Imam di andare nel più grande centro islamico fiorentino a parlare insieme di Costituzione e legalità in italiano con chi vorrà esserci".Villa Basilewsky è una location possibile? "Non credo abbia le caratteristiche idonee ad ospitare una Moschea. Siamo in un'area con grandi flussi di traffico, sarebbe inadeguata ad ospitare flussi rilevanti di persone. Siamo disponibili a valutare tante altre ipotesi.

Eravamo per il via libera in viale Europa dove non per colpa del Comune si è rivelata una strada praticabile". La questione della gestione dei flussi, in una città annodata come Firenze, rischia di limitare le chance anche per altri siti proposti all'interno dell'area urbana ed ancor più in aree storiche

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