Morto sul lavoro a Campi Bisenzio

Franchi (Cisl Firenze-Prato): subito investimenti per ispezioni e formazione. Biffoni: "In Toscana 2021 anno orribile"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2021 13:06
Morto sul lavoro a Campi Bisenzio

Ieri in una azienda a Campi Bisenzio si è verificato un incidente mortale sul lavoro con la morte di un uomo finito sotto un macchinario. 

Dichiara Elena Aiazzi (segreteria Cgil Firenze): “Assistiamo sconvolti all’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. Da mesi, anni sentiamo promesse di intervenire sulle mancanze e i limiti delle norme ma anche di porre rimedio alle evidenti insufficienze dei sistemi di prevenzione e controllo. Non ci si può giustificare con coloro che hanno perso il loro caro che ci sono delle lentezze burocratiche o altri tipi di spiegazioni nei ritardi a cui assistiamo. Si tratterebbe nel caso di ieri sera tra l’altro di un’azienda non sindacalizzata: non abbiamo certo la pretesa di risolvere tutti i problemi del mondo ma il Covid dimostra che la nostra presenza nelle aziende ha aiutato la difficile gestione della emergenza sanitaria.

Alla Regione chiediamo di mantenere gli impegni presi per rafforzare la lotta per la sicurezza sul lavoro, al governo unitariamente abbiamo chiesto di aprire un confronto su questa emergenza nazionale che produca risultati concreti: è ora che si passi subito dalle parole ai fatti”.

Ancora una morte sul lavoro, la sesta in due settimane in Toscana, il terzo caso dall’inizio dell’anno nell’area vasta: il giovane Sami a Montale, Luana a Montemurlo e Giuseppe a Campi Bisenzio. Tre vicende diverse, accomunate dal grande dolore. "Innanzitutto ci stringiamo alla famiglia dell'operaio, colpita da una tragedia che lascia tutti scossi", ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni.

In Toscana secondo i dati dell'Inail dal 2016 al 2020 ogni settimana si è registrata una morte sul lavoro e da gennaio 2021 ad oggi 25 persone hanno perso la vita lavorando: "Numeri impressionanti, un'emergenza nazionale - aggiunge il sindaco -. Al di là dei singoli casi e delle cause sempre diverse, è evidente che serve una maggiore cultura per la sicurezza sui luoghi di lavoro".

“E’ una strage senza fine, che non può essere più tollerata in silenzio. Le richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil al Governo devono essere ascoltate: servono importanti e immediati investimenti sul controllo ispettivo e sui percorsi formativi, per lavoratori e datori di lavoro.

”E’ la prima reazione del segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi alla notizia di un’altra vittima sul lavoro nel nostro territorio.

“Firenze, Prato, la Toscana sono state teatro di un numero intollerabile di incidenti mortali negli ultimi tempi. Non vogliamo più commentare morti sul lavoro, ripetendo ogni volta le stesse frasi, le stesse richieste, le stesse denunce. La cultura della sicurezza sul lavoro deve stare al centro delle politiche aziendali, deve stare al centro dello sviluppo civile di una società che ha le sue fondamenta sul lavoro. E non possono più essere solo parole.”

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