Morto lo storico Paul Ginsborg, aveva 76 anni

Punto di riferimento della Sinistra, ha insegnato anche all'Università di Firenze. Cordoglio in città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2022 11:48
Morto lo storico Paul Ginsborg, aveva 76 anni

Nonostante mancasse dalla vita pubblica da alcuni mesi, chiunque abbia seguito la politica nell'Italia degli ultimi anni ha memoria dell'impegno di Paul Ginsborg, non solo all'interno della ricerca storica e del mondo accademico.

Ginsborg, storico inglese naturalizzato italiano, noto studioso contemporaneo della storia d'Italia, è morto all'età di 76 anni. 

"Fellow" del Churchill College di Cambridge, ha insegnato presso la Facoltà di Scienze Sociali e Politiche della stessa università. In Italia ha avuto incarichi di insegnamento alle Università di Siena e Torino. Dal 1992 al 2015 (anno del pensionamento) ha insegnato Storia dell'Europa contemporanea nella Facoltà di Lettere di Firenze.

Nel 2014 gli è stato assegnato il Premio Nazionale Letterario Pisa per la Saggistica.

È noto anche per l'impegno pubblico su temi politici e sociali: ha collaborato con Francesco Pardi per il lancio del movimento dei "girotondi".

È stato membro del Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia, di cui era diventato presidente il 13 aprile 2019.

"La sua morte - sottolineano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) con Massimo Torelli (Firenze Città Aperta) - lascia un vuoto, ma rimangono i suoi scritti: quelli in cui ha fornito importanti chiavi interpretative per la storia del nostro Paese e le importanti prese di posizione rivolte agli eventi del tempo presente.

Teneva alla democrazia e alla difesa di una società fragile, travolta dalla complessità di un mondo globalizzato in cui sembrano venire meno gli spazi condivisi faticosamente conquistati nel corso del Novecento.Oltre a esprimere vicinanza a chi lo ha conosciuto e gli è stato vicino, vogliamo rendere un pubblico ringraziamento a Paul Ginsborg, intellettuale e cittadino impegnato per il bene della cosa pubblica", concludono.

“Sono addolorato dalla scomparsa del professor Ginsborg, che conoscevo bene e col quale più volte mi sono confrontato, sempre francamente ma con estremo rispetto reciproco. Era un uomo e uno studioso di rara levatura culturale e morale che ha saputo raccontare a noi italiani la nostra stessa storia meglio di tanti connazionali”, afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte dello storico.

“Si era sempre occupato di storia italiana contemporanea - aggiunge Nardella - senza sconti con i protagonisti più discussi. Il suo impegno ha spaziato anche nella politica e nella società civile e fino all’ultimo è stato un cittadino partecipe della vita di Firenze. Alla famiglia giungano le mie condoglianze più sentite e quelle dell’amministrazione”.

Tra le testimonianze di cordoglio, quella della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

"Ci ha lasciati oggi Paul Ginsborg. Tra i migliori interpreti della storia italiana, ha saputo trasmettere a un'intera generazione di giovani storici l'importanza di rompere il conformismo accademico, la necessità di uno sguardo sempre critico rispetto al tempo presente. "Mi rendo conto che quanto segue - scriveva in prefazione al suo L'Italia del tempo presente - è in larga misura un ibrido: in parte storia, in parte discussione politica, in parte osservazione partecipe", e più avanti, in chiusura, scriveva: "Può costituire un primo riferimento che i futuri storici dell'Italia potranno considerare retrospettivamente con divertimento, con curiosità, e magari persino con affetto". Già, è proprio così che guardiamo alle pagine di Paul Ginsborg e alle sue lezioni all'Università di Firenze: con affetto, e con la convinzione che prestare la propria professionalità all'osservazione partecipe sia per gli storici un diritto, e forse anche un dovere".

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