Morti sul lavoro ieri a Marina di Carrara e Monte S. Savino

Fuso (Cgil Toscana): “Urge una battaglia quotidiana per la cultura della sicurezza sul lavoro”. E a UIL Toscana: "Una mattanza quotidiano a cui non possiamo abituarci"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2018 23:50
Morti sul lavoro ieri a Marina di Carrara e Monte S. Savino

Firenze, 22-8-2018 - Morti sul lavoro ieri a Marina di Carrara e a Monte San Savino (Arezzo), dove un operaio 33enne è rimasto folgorato.

Ieri nel Paese altri quattro morti sul lavoro, di cui due nella nostra regione. Nonostante l'impegno e l'attenzione della Regione Toscana sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, nonostante gli allarmi e le iniziative del sindacato. Purtroppo si lavora spesso in condizioni limite e questi due infortuni mortali di ieri, nel porto di Marina Carrara e in un appalto della rete elettrica nell’aretino, dimostrano la fragilità e i rischi a cui alcuni lavoratori sono soggetti -dichiara Mauro Fuso (Cgil Toscana)- Questa striscia di sangue fa emergere con sempre maggiore chiarezza che c'è bisogno di una ‘battaglia quotidiana’ per affermare la cultura della sicurezza sul lavoro, sicuramente allentata da questi anni di crisi e precarietà.

Una ‘battaglia quotidiana’ e non una campagna una tantum per affermare con forza che in Toscana si lavora mettendo la persona e la sua dignità al primo posto. Questo è il messaggio di prevenzione che dobbiamo trasmettere con una comunicazione incisiva e martellante, a cui la Regione, insieme al sindacato e alle imprese, può dare un grande impulso”.

"Un altro lavoratore ha perso la vita in provincia di Arezzo, nello stesso giorno del portuale che ha perso la vita al porto di Marina di Carrara. E' una mattanza quotidiana che nonostante tutti gli sforzi, nonostante gli appelli e gli inviti a mettere la sicurezza in cima all'agenda della politica, non riusciamo a fermare". Queste le parole del Segretario Generale UIL Toscana Annalisa Nocentini e del Coordinatore UIL di Arezzo Cesare Farinelli. "Non possiamo e non vogliamo abituarci a questa mattanza quotidiana - aggiungono Nocentini e Farinelli -. La sicurezza sui luoghi di lavoro è una vera e propria vertenza nazionale. Ribadiamo ancora una volta la necessità di istituire il reato di omicidio sul lavoro e di non assecondare gli appalti al massimo ribasso che spesso mettono tra parentesi proprio la tutela e la salvaguardia dei lavoratori".

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