La morte di Franco Zeffirelli: il cordoglio della città

Scompare grande fiorentino. Il presidente del Consiglio regionale Giani: "Il suo genio sempre legato a Firenze e alla Toscana". La parlamentare Di Giorgi: "Addio Maestro, genio tenace al servizio delle Arti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2019 18:17
La morte di Franco Zeffirelli: il cordoglio della città

Lunedì mattina nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio sarà allestita la camera ardente per il Maestro Zeffirelli. Così il mondo potrà salutarlo.

Tutta la città piange la scomparsa del grande maestro. Genio fiorentino del teatro e del cinema. Con la morte di Franco Zeffirelli, Firenze perde uno dei suoi figli più grandi, nel vero senso della parola, un intellettuale e uomo d'arte a 360°, che ha dato lustro a Firenze e all'Italia in tutto il mondo, in campo teatrale e cinematografico. Un uomo che ha sempre amato la Toscana e Firenze e ha mostrato in tutte le occasioni profondo amore per la sua terra, espresso di recente con il suo impegno per la realizzazione del museo dedicato alla sua opera, il Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo ora ospitato in San Firenze.

Zeffirelli voleva che San Firenze diventasse anche un punto di riferimento per i giovani che vogliono intraprendere la strada dello spettacolo. Per questo, oltre al suo archivio, il centro accoglie un museo, una biblioteca, corsi di regia, sceneggiatura, scenografia, fotografia, costume, recitazione. Questo spazio è il coronamento di un sogno e un bellissimo regalo per la sua città. Ci lascia un protagonista della cultura del nostro tempo, un maestro del cinema e dello spettacolo che ha scelto Firenze come luogo custode del suo immenso sapere.

Di Zeffirelli si ricorda il carattere forte e verace, la passione instancabile per il lavoro e per la sua città, dove tornava appena poteva e dove, per suo volere, sarà sepolto: questo amore contraccambiato trovò come suo apice la consegna del Fiorino d’oro da parte del sindaco Matteo Renzi il 31 maggio 2013.

“Ciao Maestro. E’ stato un onore averti conosciuto e aver condiviso con te il sogno del tuo Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo a San Firenze”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte del celebre regista. “Franco Zeffirelli – ha ricordato il sindaco – ha sempre amato visceralmente la sua città, anche se da anni gli impegni lavorativi e la fama internazionale lo avevano portato altrove.

E proprio qui, nell’ex Tribunale di San Firenze, aveva fortemente voluto il Centro che raccoglie la sua eredità professionale, un centro dedicato all’immane materiale raccolto nei decenni di successi nel cinema, scenografia, teatro, lirica”. “In accordo con la famiglia, alla quale vanno le più commosse condoglianze mie personali e dell’amministrazione – ha concluso il sindaco – troveremo insieme un modo di altissimo significato per ricordare il Maestro, uno più grandi esponenti della cultura mondiale”.

"A noi resterà oltre al ricordo il compito di tenere viva la sua arte". Lo afferma l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi "Apriremo la rassegna estiva di cinema al piazzale degli Uffizi che inizierà nei prossimi giorni - annuncia Sacchi - con una pellicola del Maestro in suo omaggio". "Appresa la notizia ho subito sentito Pippo Zeffirelli per esprimere il più sentito cordoglio e il mio affetto a lui e ai familiari - aggiunge- Da oggi la comunità fiorentina, italiana e internazionale piange un grande artista e un grande uomo".

“Vivo cordoglio per la scomparsa del Maestro. Il mondo del teatro, del cinema e dell’arte hanno perso una delle più illustre figure del Novecento, ambasciatore della nostra Firenze nel mondo”. La consigliera Maria Federica Giuliani, ricorda come il Maestro abbia voluto fortemente che la sua Firenze ospitasse un museo che accogliesse le sue opere e la sua immensa arte. “E mi stringo, in particolare, al figlio Pippo – aggiunge la consigliera Giuliani – che tanto ha lavorato proprio per realizzare il museo Zeffirelli in piazza San Firenze di cui è il direttore e l'anima. Con la scomparsa del Maestro, Firenze perde un punto di riferimento della cultura mondiale”.

"Chi ha avuto la fortuna di essere col maestro mentre contemplava le sale del palazzo barocco che ora ospita il centro non può dimenticare quello sguardo incantato". E' quanto ricorda la vicesindaca Cristina Giachi. "Grazie a lui - ha aggiunto - l'amministrazione comunale ha restituito alla città l'ex tribunale, non solo come luogo espositivo ma come centro di vita artistica, con nuovi artisti che soggiornano nella nostra città per periodi di formazione. In questo modo il lavoro di Zeffirelli sarà ancora fonte d'ispirazione per gli artisti del futuro".

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, esprime "cordoglio a titolo personale e a nome dell'Assemblea toscana, costernazione, amarezza e dolore" per la scomparsa del grande regista". "Nel frutto del suo genio e del suo talento c'è assolutamente la componente della formazione, della crescita e del suo legame con Firenze e con la Toscana", conclude Giani.

"Nell'esprimere le nostre sentite condoglianze ai familiari, esprimiamo l'auspicio che la sua città natale sappia ricordarlo in modo adeguato". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).

Il tifoso della 'viola' viene ricordato da Rocco Commisso: «Le mie più sentite condoglianze per la scomparsa di un grande uomo».

“Oggi scompare un grande artista e un grande fiorentino che ha saputo portare nel mondo la creatività e l’artigianalità della nostra città. Zeffirelli ha avuto la straordinaria capacità non solo di fare propria l'identità e l'anima più profonda di Firenze, la sua storia, la sua bellezza, il suo stile unico e inimitabile, ma è riuscito anche a trasformarla in un patrimonio a disposizione di tutti noi che oggi lo ricordiamo” E' quanto dichiarato da Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze

"Vicinanza al figlio Pippo e profondo cordoglio per la perdita di uno dei più grandi artisti del Novecento -dichiara la parlamentare fiorentina e membro della Direzione Nazionale Pd, Rosa Maria Di Giorgi- Oggi è un giorno molto triste ma anche pieno di ricordi che legano il Maestro alla sua Firenze. Come rappresentante delle Istituzioni e come fiorentina sono felice ed onorata di aver contribuito fattivamente alla concretizzazione del progetto del Centro Internazionale delle Arti e dello Spettacolo Franco Zeffirelli.

E' stato il frutto di un lavoro fatto di scambi, di confronto, di riflessioni condivise, che ci hanno condotto ad individuare proprio nello straordinario scenario di piazza San Firenze la sede ideale per accogliere e consacrare il patrimonio artistico e culturale collezionato e custodito durante quasi 70 anni di carriera. Ricordo la sua passione e determinazione nel momento in cui cercavamo una sede per la Fondazione. Una lunga storia passata attraverso due sindaci e che si è sbloccata anche grazie all'impegno di Matteo Renzi che volle con determinazione una sede a Firenze.

Da quel momento si trattò di capire quale fosse il luogo più idoneo, ma di quella determinazione Zeffirelli è sempre stato grato a Matteo. Io stessa fui protagonista e testimone della grande commozione che provò nel riuscire poi a trovare finalmente la 'casa' per la sua arte. Sono stati anni complicati ma anche molto significativi perché Firenze ha mostrato il suo abbraccio per l'artista, arrivando ad una soluzione che ha rappresentato per il Maestro il vero tributo alla sua arte e al suo impegno. Fu inoltre durante il mio assessorato alla cultura che facemmo la prima mostra in Palazzo Vecchio dedicata alle sue opere e lui mostrò profonda gratitudine perché fu quello il primo segno tangibile del riconoscimento al suo genio nel cuore della città, così come è adesso nel cuore di Firenze la sua Fondazione: un progetto ambizioso e coerente finalizzato alla valorizzazione delle Arti dello spettacolo attraverso il suo percorso di vita e professionale e grazie alla visione e alla tenacia di uno dei più grandi maestri del teatro, della lirica e del cinema".

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