Morte di Nedo Fiano: il cordoglio di Firenze

Le parole del presidente Giani e dell’assessora Nardini, del presidente del Consiglio comunale Luca Milani e del vice presidente Emanuele Cocollini

Redazione Nove da Firenze
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20 dicembre 2020 16:47
Morte di Nedo Fiano: il cordoglio di Firenze

Nato a Firenze, 95 anni fa, Nedo Fiano è stato un testimone instancabile dell’orrore del Novecento.

"Se ne va un testimone autentico, che ha conosciuto e ha saputo resistere all'orrore nazista. Punto di riferimento per le coscienze libere e interprete vero di libertà e democrazia". Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nell’apprendere la notizia della scomparsa di Nedo Fiano, uno degli ultimi testimoni dell’Olocausto.

"Nedo Fiano era uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz e ha portato avanti per tutta la vita la missione di raccontare e di testimoniare ciò che è stato l'orrore e l'abisso dell'Olocausto - ricorda l’assessora Alessandra Nardini con delega alla cultura della memoria -. La scomparsa di questi ultimi testimoni impone ancora di più a noi generazioni successive e alle istituzioni il dovere di coltivare, proteggere e diffondere la memoria di ciò che è stato, affinché non sia mai più. Al figlio Emanuele e alla famiglia rivolgo un pensiero di sincera partecipazione e cordoglio".

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani esprime il proprio cordoglio, e quello di tutto il Consiglio comunale, per la scomparsa del testimone delle atrocità di Auschwitz: “Sopravvissuto alla Shoah ha raccontato la tragedia vissuta da migliaia di persone in quegli anni ed ha trasmesso ai giovani, ed a tutti noi, una lezione importante su quanto sia importante non dimenticare. La nostra città – ricorda il presidente Luca Milani – gli ha conferito il Fiorino d’oro nel 2011 ed il patrimonio di memoria che ci ha lasciato continueremo a trasmetterlo alle future generazioni. Un commosso pensiero al figlio Emanuele ed a tutti i suoi cari”.

Fiano – ricorda il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – era uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz ed ha passato la sua vita a trasmettere ai giovani il valore della memoria, della fratellanza e della tolleranza. Abbiamo perso una persona straordinaria. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia”.

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