Associazione Spazio X Tempo è lieta di presentare venerdì 31 ottobre, dalle 15.30, Visioni Estatiche // La Vittoria sul Sole, presso l’Atelier Marco Bagnoli, a Montelupo Fiorentino.
Un evento articolato in due momenti che si aprirà con la giornata di studi dedicata a Fulvio Salvadori a cui seguirà l’opera scenica L’Oracolo infranto - Frammenti da La Vittoria sul Sole che prende spunto da un testo dello stesso Salvadori dedicato a Malevič e a uno degli spettacoli più visionari del futurismo russo.
La giornata nasce per presentare per la prima volta al pubblico la Biblioteca Sospesa // Centro Studi Fulvio Salvadori, un istituto nato per promuovere e valorizzare l’eredità culturale di Fulvio Salvadori(1937-2021), critico, scrittore e figura di riferimento nel dibattito filosofico e artistico contemporaneo, capace di coniugare rigore filologico e sensibilità poetica, con un percorso che lo ha visto vicino ad alcuni dei maggiori protagonisti internazionali come Marina Abramović, Shirazeh Houshiary, Chen Zhen e, in particolare, Marco Bagnoli, con cui ha condiviso un sodalizio durato oltre trent’anni.
La Biblioteca Sospesa – Centro Studi Fulvio Salvadori raccoglie circa 5.000 volumi appartenuti allo studioso che grazie all’impegno di Marco Bagnoli non solo sono stati conservati presso il suo atelier ma sono ora a disposizione degli studiosi, su appuntamento, per ricerche e approfondimenti sul pensiero dello scrittore, filosofo e critico toscano.
La Biblioteca s’inserisce all’interno del più ampio progetto che - dalla pubblicazione del libro Scritti Sospesi (Lindau 2020),con Salvadori ancora in vita, e successivamente con il convegno Il Tempo del Testimone, del 2023 - intende sviluppare una diversa visione critica del nostro presente a partire dai territori in cui Salvadori è nato e ha operato, oltre a offrire nuove chiavi di lettura sulla sua capacità di attraversare l’arte contemporanea con profondità e originalità.
Il convegno prevede gli interventi di Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, e del Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Bruno Corà, sarà moderato da Marco Bazzini, storico e critico d’arte.
Successivamente avrà luogo la presentazione in prima assoluta dell’opera scenica L’oracolo infranto – Frammenti da La Vittoria sul Sole, musica e drammaturgia di Alessandro Magini, regia di Giuseppe Scali, con la partecipazione di Marco Bagnoli.
A suggerire il tema sia del convegnosia dell’Opera scenica è uno scritto di Fulvio Salvadori Il quadrato messo in diagonale apparso in A.E.I.U.O. periodico trimestrale diretto da Bruno Corà (Anno IV, Numero 8-9 dicembre 1983). «Malevič – scriveva Salvadori - espone il Quadrato Nero su fondo bianco nel dicembre 1915 a Pietroburgo, ma scrive di proprio pugno sul retro: “Quadrato nero suprematista, 1913”. Questa incongruenza nelle date ritorna nel volume “Il mondo senza oggettività”, pubblicato nel 1927 dalle edizioni del Bauhaus.
Questa volta, sotto un disegno della stessa opera, in basso, Malevič ha scritto: “1913. Elemento suprematista di base. Il Quadrato”. Nell’estate del 1913, Malevič aveva collaborato alla messa in scena dell’opera futurista “La Vittoria sul Sole”, con la musica di Michail Matjusin e i testi di Aleksej Krucenych. Per questo spettacolo aveva disegnato un sipario che doveva essere lacerato nel momento in cui il protagonista, ormai libero dalla gravità terrestre dopo l’eclissi del Sole, poteva conquistare l’azzurro del cielo e librarsi nello spazio extraterrestre, dove vigevano le leggi della levitazione.
In una lettera di Malevič a Matjusin si legge: “Tutto quanto ho realizzato nel 1913 per la vostra opera “La Vittoria sul Sole” mi ha condotto a numerose innovazioni. Il sipario rappresenta un quadrato nero, embrione di tutte le possibilità.»
L’Oracolo infranto – Frammenti da La Vittoria sul Sole, un atto unico per voci, violino e musica elettronica, articolato in sette quadri, e si ispira proprio all’omonimo capolavoro futurista del 1913 di Aleksej Eliseevič Kručënych. Per quest’occasione Magini ha ripreso alcuni frammenti testuali e ha rivisitato le musiche di Michail Matjusin, composte per la messa in scena che aveva le scenografie di Kazimir Malevič. Salvadori dà de La vittoria del Sole e de Il quadrato messo in diagonale, due gesti radicali dell’avanguardia russa, un’interpretazione originale e intensa.
Nell’Oracolo infranto non c'è narrazione, né sviluppo lineare; ascolto e percezione si intrecciano in un’unica architettura percettiva: «si configura come una liturgia astratta,un oracolo spezzato,una visione interrotta. È teatro del residuo: parole, immagini, suoni che emergono dal fondo del tempo come frammenti di un rito non più compiuto” racconta Alessandro Magini. “La partitura si articola in sette scene, costruite come frammenti discontinui di un rito cosmico interrotto, un’orazione per un mondo post-luminoso, in cui il logos si è disgregato, la luce è stata trafitta, e ciò che resta è pura visione sonora.»
Il convegno registrato sarà visibile poi sulla piattaforma dell'Atelier Marco Bagnoli.
Fulvio Salvadori biografia
Fulvio Salvadori nasce a San Miniato al Tedesco nel 1937. Scrittore, si occupa prevalentemente di arte contemporanea: è vicino a molti artisti con i quali collabora per anni, in particolare con Marco Bagnoli. Nei primi anni '70 dà prova di sé come fotografo alla Galleria Schema a Firenze. Si avvicina a Maria Gloria Bicocchi e collabora al suo Art Tapes 22 (1972-1976), primo centro di produzione di video di artisti in Europa.
Fra gli anni 1970 e 1980 collabora con il Centre d'Art Contemporain di Ginevra, fondato da Adelina von Fürstenberg nel 1974, dove all’attività artistica corrente affianca quella di critico, redigendo numerosi saggi per artisti come Luciano Bartolini, Jack Goldstein e Michelangelo Pistoletto. Sempre a Ginevra partecipa all’organizzazione di convegni su temi di rilievo come Creazione e Creatività ai quali invita, fra molti altri, matematici come Douglas Hofstadter, biologi come Henri Atlan, semiologi come Luis J. Prieto.
Negli anni '80, collabora con la casa editrice Hopeful Monster con Beatrice Merz, Maria Gloria Bicocchi e Matteo Bicocchi. Partecipa alla curatela dei saggi di Henri Atlan, Douglas Hofstadter e Bernard D'Espagnat. Nei primi anni ‘90 insegna all'École du Magasin, Centre National d'Art Cotemporain, di Grenoble (fondata da Jacques Guillot nel 1987), quando ne assume la direzione Adelina von Fürstenberg, dove continua a compilare saggi per i cataloghi delle mostre personali di Shirazeh Houshairy, Chen Zhen e Marco Bagnoli. Inoltre, propone con Il Magasin di Grenoble il convegno La Pensée faible e un inedito dialogo tra i filosofi Gianni Vattimo e Jean Baudrillard, pubblica il saggio Mediterraneo in versione italiana e francese, nel contesto della 43° Biennale di Venezia e in seguito, tradotto in greco, lo presenta al Museo Goulandris d’Arte Cicladica di Atene.
Fulvio Salvadori continua la sua collaborazione con Adelina von Fürstenberg participando alla fondazione di ART for The World nel 1996, per il quale ha pubblicato il saggio Visioni del femminile nella Storia e nell’Arte nel contesto della mostra Donna Donne a Palazzo Strozzi, Firenze nel 2005 e il catalogo Balcan Erotic Epicper la mostra personale di Marina Abramovic all’Hangar Bicocca, Milano, 2006.
Negli anni successivi, Salvadori ha pubblicato Scritti per Marco Bagnoli(1985-2004) e Il Guardiano della Sogliaper Filippo di Sambuy ed è del 2020 Scritti Sospesi/Visioni estatiche- Ed. Lindau.
Fulvio si spegne a Empoli nel settembre del 2021.
INFO: Atelier Marco Bagnoli
atelier@marcobagnoli.it - tel. + 39 334 8530500 | + 39 348 4751467