Pitti Uomo, inaugurata l'edizione 108

Giani: “Identità e creatività, sempre più motore culturale e economico”. Mazzeo: "Orgoglio toscano non solo di Firenze"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Giugno 2025 18:09
Pitti Uomo, inaugurata l'edizione 108

"Ancora una volta un’edizione straordinaria di Pitti Uomo, che sorprende positivamente. Nonostante le preoccupazioni legate alla situazione economico-finanziaria dei grandi gruppi della moda, questa edizione si sta rivelando fin dai primi momenti estremamente partecipata”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che oggi è intervenuto all’ inaugurazione dell'edizione estiva di Pitti Uomo, la numero 108, alla Fortezza da Basso di Firenze.

“Si respira un clima di fiducia e di rilancio – ha proseguito il presidente - con una forte volontà, soprattutto da parte dei protagonisti italiani, di investire, innovare e risalire la china, puntando allo sviluppo e al consolidamento dei bilanci. Anche i numeri confermano il successo: la partecipazione è ai massimi livelli e Firenze, in questi tre giorni, diventa un vero crocevia internazionale di confronto, creatività e competizione tra modelli e visioni che possono rilanciare il ruolo della moda italiana, anche in un contesto di crisi internazionale.

Abbiamo accompagnato questo slancio con investimenti importanti, sia nel settore moda sia nelle infrastrutture. In particolare, l’alta velocità rappresenta un asset strategico. Non si torna indietro: entro il 2028 sarà operativa una nuova stazione AV nell’area di via Circondariale, che sarà ancora più vicina al polo espositivo della Fortezza da Basso rispetto a Santa Maria Novella. Questo permetterà un accesso diretto a Pitti, creando un’esperienza immersiva fin dall’arrivo dei visitatori e operatori del settore.

Questa sinergia tra infrastrutture e eventi - ha concluso Giani - rende Pitti sempre più parte integrante della vita cittadina che fa percepire la moda quale un’espressione profonda dell’identità e della creatività della nostra comunità. Pitti non è solo un evento: è un motore culturale ed economico che unisce la città e ne proietta il futuro".

Dal 17 al 20 giugno saranno quattro giorni per incontrare i protagonisti del menswear internazionale, i marchi storici, i designer più autorevoli e gli outsider in un caleidoscopio di eventi e presentazioni.

Al centro dell'attenzione ci saranno le collezioni Primavera/Estate 2026 di 740 brand, di cui il 45% esteri. Ma anche le collaborazioni, i nuovi marchi e tanti progetti che trovano in Pitti Uomo la vetrina per presentarsi a una platea di buyer in arrivo dai mercati più importanti.

“Pitti è un segnale positivo per l’intero comparto moda a livello mondiale - ha dichiarato l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras, anche lui presente all’inaugurazione - Riafferma la centralità di Firenze come culla del Rinascimento e, in questo momento di difficoltà, richiama l’urgenza di ripartire dalle fondamenta della creatività; non solo per i grandi marchi internazionali, ma anche per le imprese toscane, che continuano a produrre qualità e innovazione. È un segnale di fiducia – ha aggiunto – che però non nasconde le criticità strutturali del settore. Stanno cambiando gli scenari del mercato globale, evolvono i consumatori, le loro esigenze si rinnovano. Siamo di fronte ad un passaggio nel quale anche i protagonisti cambiano."

"Per affrontare queste trasformazioni dobbiamo essere in grado di accompagnare il ricambio generazionale, ristrutturare il sistema e introdurre innovazione. Proprio per questo, la Regione ha previsto nuovi bandi che usciranno a breve - a settembre per le piccole e medie imprese - con un contributo consistente di 300 milioni di euro. Nei momenti di crisi bisogna investire, andare in profondità per risolvere i problemi e tornare a crescere. E magari, alla prossima edizione, Pitti potrà raccontare non solo speranze, ma anche risultati concreti e segnali reali di ottimismo”.

“Pitti è orgoglio della Toscana, non solo di Firenze. Rappresenta la capacità di tante imprese di investire non solo nel presente, ma anche nel futuro”. Così il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, intervenuto questa mattina alla cerimonia di inaugurazione di Pitti Uomo, alla Fortezza da Basso. “La Toscana, terra di arte, terra di cultura, è terra di bellezza, la Toscana è anche terra di moda. Abbiamo cercato di sostenere le tante imprese in difficoltà, ma con un obiettivo: rilanciare”.

In una congiuntura particolarmente sfavorevole, anche per questo settore, ha aggiunto il presidente, “vedere che oggi qui ci sono tantissime realtà che in questi anni pur nella difficoltà che il settore sta vivendo, continuano ad investire, ci dice che è la strada giusta. Il nostro compito è quello di sostenere tutte le iniziative come questa, perché sostenendo queste iniziative sosteniamo il tessuto produttivo più importante della nostra Regione”.

“Torna un evento atteso e importante per la nostra città, con risultati straordinari, 740 marchi, buona parte stranieri ma anche tantissime eccellenze italiane, numeri che parlano di una risposta importante del mondo della moda a un momento in cui su questo settore l’attenzione deve essere altissima”. Lo ha detto la sindaca Sara Funaro, intervenuta all’inaugurazione dell’edizione 108 di Pitti Uomo.

“Si parla spesso del mondo della moda quando ci sono momenti di difficoltà, di crisi, dobbiamo parlarne però anche quando ci sono risultati importanti, come questa fiera dimostra. – ha proseguito Funaro - Sono risultati che fanno ben sperare anche in una valorizzazione sempre più forte delle aziende del nostro territorio, e delle aziende che vogliono investire nel nostro paese. Tutto questo, ed è fondamentale ricordarlo, nonostante la fase geopolitica complessa che stiamo attraversando e che, come sappiamo bene, ha ricadute sul mercato, sulle vendite, a livello internazionale come territoriale”.

“Pitti quest’anno mette al centro anche l’attenzione alle due ruote, un tema su cui stiamo lavorando molto nella nostra città. È bello che da questa fiera vengano lanciati messaggi al mondo della moda e delle aziende ma anche alle città e ai cittadini su questioni centrali per uno sviluppo sostenibile come appunto la mobilità ciclabile”, ha aggiunto

“Firenze è una città che vive della bellezza in tutte le sue forme, la bellezza dell’arte e dell’architettura, ma anche di tutte quelle aziende e realtà artigianali impegnate ogni giorno a tenere vivo quel ricco tessuto produttivo che fa la differenza e che è un pezzo fondamentale della nostra storia da tutelare e valorizzare”, conclude Funaro. 

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