Nuovo Mercato Centrale: un circuito dedicato ai marchi italiani

Con l’enoteca Chianti Classico e la scuola di cucina "Lorenzo de' Medici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2014 23:45
Nuovo Mercato Centrale: un circuito dedicato ai marchi italiani

Uno spazio della tradizione si trasforma in un centro dedicato all'aggregazione e al cibo. Il Mercato Centrale Firenze, che ha aperto stasera, si candida a diventare una nuova destinazione del gusto di valore europeo, nonchè simbolo dell'eccellenza enogastronomica toscana e italiana. Mercato Centrale Firenze : 3000 metri di superficie, 500 posti a sedere, 12 botteghe dedicate a realtà artigianali di qualità,

un ristorante alla carta, una pizzeria, una scuola di cucina, una eno-scuola, una libreria, uno sportello bancario virtuale, un Fiorentina store e molto altro ancora all’interno di un contesto straordinario che coniuga l’ottocentesca struttura del mercato con il design d’autore. Aperto tutti i giorni a un'esperienza del gusto, del tempo e del divertimento, il Mercato Centrale Firenze sarà un grande spazio dove autenticità, spontaneità e tradizione saranno protagoniste. Si potrà dunque acquistare, assaggiare, ancor meglio degustare, ma anche scoprire, ascoltare, leggere, raccontare e farsi raccontare: perché il Mercato Centrale Firenze sarà un luogo di interscambio culturale, ricco di proposte, attività, stimoli.Il progetto, di riqualificazione e rinnovamento del primo piano firmato dal prestigioso studio Archea Associati (già autori della nuova Cantina Antinori), diventerà realtà a pochi giorni dal 140° anniversario dell’inaugurazione della poderosa architettura in ferro e vetro eretta nel 1874 a opera dell’architetto Mengoni autore, fra l’altro, della Galleria Vittorio Emanuele di Milano.

Il Gallo Nero brinda al debutto dell’Enoteca Chianti Classico, il primo caso di punto vendita dedicato a una singola DOCG. La nuova casa del Gallo Nero apre al primo piano del Mercato Centrale Firenze come unico spazio dedicato al vino tra 12 botteghe del buon gusto e sarà aperta 364 giorni l’anno, dalle 10.00 alle 24.00. Dal Mercato Centrale al cuore del territorio il monomarca del Gallo Nero verrà “clonato” tra poche settimane presso la Chianti Classico Academy di Radda in Chianti, creando così un caso unico nell’ambito dei consorzi di tutela: un circuito, coordinato e replicabile, di luoghi dedicati al vino d’eccellenza, firmato Gallo Nero. Da oggi il Chianti Classico ha una sua sede ufficiale tra le mura della città, al I piano del Mercato Centrale, inserito in Mercato Centrale Firenze (MCF), uno dei progetti fiorentini più affascinanti e ambiziosi degli ultimi anni: la creazione di un luogo del gusto d’Eccellenza, rappresentato da 12 botteghe dedicate a realtà artigianali di qualità, un ristorante alla carta, una pizzeria, una scuola di cucina, una eno-scuola, una libreria e molto altro ancora. In questo ambito non poteva mancare un avamposto del Gallo Nero, che per MCF gestirà l’unica enoteca prevista dal progetto ideato dall’imprenditore della ristorazione Umberto Montano (Alle Murate e Caffè Italiano) e da Claudio Cardini, leader in Italia nel settore dei campeggi e dei villaggi turistici con il brand ECVacanze. Il Gallo Nero avrà l’esclusiva sul vino per l’intero I piano e proporrà le sue etichette e una selezione di etichette nazionali al bicchiere o in bottiglia, ai clienti dell’enoteca e a tutti gli avventori degli altri spazi del piano. Oltre 2000 etichette in degustazione e vendita ogni giorno, 500 posti a sedere in tutto il I piano del Mercato a cui l’Enoteca servirà vino in bicchiere e bottiglia.

Ecco solo alcuni numeri iniziali di un’operazione che prevede centinaia di migliaia di visitatori. Una vetrina d’eccezione per le oltre 350 aziende socie del Consorzio, che hanno sposato da subito con grande entusiasmo questa importante iniziatica: la nuova Enoteca infatti parte già con un’adesione di più di un terzo della base sociale. Una vetrina che rappresenta anche la prima grande operazione della Chianti Classico Company, società partecipata del Consorzio Vino Chianti Classico nata per gestire i progetti speciali del Gallo Nero.

Proprio la Company, infatti, ha ideato e progettato e gestirà l’ingresso del Chianti Classico nel progetto di Montano che anticipa solo di poche settimane l’apertura di un altro importante monomarca, quello che sorgerà nel cuore del territorio di produzione, nell’ambito della Chianti Classico Academy a Radda in Chianti. “La Chianti Classico Company è l'espressione più innovativa del Consorzio Chianti Classico,” ha dichiarato Michele Zonin, Presidente della Company “il primo esempio di struttura commerciale che opera per un Consorzio.

Il target a cui ci rivolgiamo in questo nuovo hub dell'enogastronomia così come in quello che nascerà tra poche settimane a Radda è variegato e comprende winelovers, esperti e turisti. Soprattutto pensando a questi ultimi, è previsto un ulteriore servizio di spedizione del vino sia in Italia sia all'estero, in modo che chi raggiunge Firenze da lontano per una visita culturale e di piacere possa ritrovare a casa propria le etichette preferite senza l'annoso problema del bagaglio aereo.

Sono certo che il Mercato Centrale sarà una vetrina unica delle eccellenze alimentari italiane con elevati standard di qualità e sono felice che, a solo una settimana dal lancio dell'iniziativa, abbia già aderito al progetto più di un terzo dei nostri soci. Un ringraziamento sentito a tutti i soci, al CDA del Consorzio e in particolare ai consiglieri della Company per l’intensa attività e il costante supporto alle iniziative della nostra azienda”. “Da oggi nel cuore della città” afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico “esiste un punto di riferimento per l’enologia di eccellenza dedicato a tutti, esperti, appassionati fiorentini e ospiti nazionali e internazionali.

La Company prosegue così spedita verso l’obiettivo che ci siamo dati un anno fa quando nacque in seno al Consorzio, riuscire a stimolare una serie di progetti capaci di attrarre risorse da reinvestire nella promozione del marchio Gallo Nero. Crediamo che la nascita dell’Enoteca Chianti Classico nell’ambito di un progetto così prestigioso e tra poco nel cuore del nostro terroir, dia un accelerazione importante in questo senso”. Le lezioni sono condotte da chef con differenti approcci culinari e diverse formazioni, per offrire un panorama dei corsi più ampio e variegato e vivere un’esperienza ai fornelli di alta cultura gastronomica in un contesto intensamente suggestivo e dall’indiscutibile fascino storico.

Cucina Lorenzo de’ Medici è la prima scuola di cucina situata all’interno del principale mercato cittadino di Firenze. La location è del tutto caratteristica perché si trova al primo piano del mercato di San Lorenzo, in una posizione centralissima. Cucina Lorenzo de’ Medici è stata ideata e realizzata dall’Istituto Lorenzo de’ Medici, situato da oltre quarant’anni nel quartiere di San Lorenzo, e vuole essere un differente punto d’incontro all’interno della città per fiorentini e non. In Cucina Lorenzo de’ Medici si mescola l’anima tradizionale con quella più alternativa e contemporanea del nuovo progetto Mercato Centrale Firenze*, il prestigioso punto di riferimento all’insegna del gusto.

La nuova scuola di cucina, sposa appieno la filosofia di Mercato Centrale Firenze: collaborare insieme alle Botteghe del Gusto presenti al suo interno con l’obiettivo di trasmettere a Firenze e a tutte le persone un’immagine dell’Italia di eccellenza e passione, oltre che educativa, con un occhio di riguardo alla qualità e alla valorizzazione delle materie prime. Cucina Lorenzo de’ Medici è un’iniziativa dell’istituto Lorenzo de’ Medici per ampliare la propria offerta formativa non solo rivolta agli studenti stranieri, ma a chi vive la città quotidianamente.

La forte connotazione con il quartiere di San Lorenzo e l’impegno profuso dalla Famiglia Guarducci, alla guida dell’Istituto fin dal 1973, di riqualificare una parte di Firenze che negli anni ha subìto diverse trasformazioni, ha stimolato la Lorenzo de’ Medici a raccogliere la sfida e a proporsi alla cittadinanza, anche per restituire bellezza e decoro a questa zona. Grazie a Cucina Lorenzo de’ Medici si realizzano percorsi didattici e culinari oltre che per gli studenti della Lorenzo de’ Medici, che utilizzeranno lo spazio per le proprie lezioni, anche per i “non studenti” italiani e stranieri che nel weekend hanno voglia di sperimentare e cimentarsi in queste attività. Conoscere i prodotti e i produttori è proprio il valore aggiunto di questa scuola di cucina: esperire in prima persona gli ingredienti e stabilire dei rapporti con chi vive quotidianamente il mercato può far capire la qualità del prodotto e la storia che lo accompagna.

La consapevolezza delle materie prime e il contatto diretto con gli artigiani che la realizzano diventano infatti elementi essenziali in Cucina Lorenzo de’ Medici. Si procede poi con la vera e propria preparazione dei cibi. Sono messe a diposizione dei partecipanti 16 postazioni all’avanguardia e dotate delle più recenti tecnologie, come la cottura con i piani a induzione. Le attrezzature di primissima qualità di cui si può disporre sono progettate da Arclinea. Le lezioni sono condotte da chef con differenti approcci culinari e diverse formazioni, per offrire un panorama dei corsi più ampio e variegato e vivere un’esperienza ai fornelli di alta cultura gastronomica in un contesto intensamente suggestivo e dall’indiscutibile fascino storico. L’istituto basa la propria esperienza di più di quarant’anni nell’insegnamento della lingua e cultura italiane a stranieri convogliate anche attraverso corsi di cucina, che diventano, secondo Carla Guarducci, “uno dei migliori veicoli per chi arriva da un paese straniero per iniziare ad interagire e venire introdotto nel nuovo tessuto sociale”.

Infatti, gli studenti quando si cimentano in cucina non fermano il loro apprendimento alla realizzazione di una ricetta, ma assorbono i primi rudimenti della cultura mediterranea e del suo bagaglio di stili e saperi quotidiani. La meta da raggiungere è quella di appassionare l’alunno, stimolarne la curiosità e fargli dimenticare di essere un turista per farlo entrare a fare parte di un più ampio meccanismo della città che lo ospita. La collaborazione con le Botteghe del Gusto, ha infatti lo scopo di aiutare l'inserimento degli studenti, nella vita di quartiere e, più in generale, in una dimensione cittadina che per la Cucina Lorenzo de’ Medici deve essere alla portata di tutti.

Il visitatore impara a conoscere e apprezzare la cultura italiana e al tempo stesso, una volta ritornato al suo paese, diventerà un ambasciatore che trasmetterà quella che è stata la sua “esperienza fiorentina”.IL PROGETTO, I PROTAGONISTI – Il Mercato Centrale Firenze è un progetto ambizioso ideato da Umberto Montano, noto imprenditore della ristorazione (Alle Murate e Caffè Italiano), fiorentino d’adozione che ha trovato nel gruppo ECVacanze della famiglia Cardini di Prato, leader in Italia nel settore dei campeggi e dei villaggi turistici, il partner e 

l’interprete ideale per dare corpo e struttura a un progetto di grande complessità. La condivisione di obiettivi comuni ha portato alla costituzione della società Mercato Centrale Firenze srl, di cui Montano è Presidente, che si è aggiudicata lo scorso anno la gara di evidenza pubblica indetta dal Comune di Firenze per la riqualificazione del primo piano del Mercato Centrale.

IL CONCEPT – Obiettivo del concept è puntare all’eccellenza enogastronomica ma anche alla diffusione della cultura materiale che la rende un’esperienza possibile proponendo alla città un mercato coperto di nuova concezione, dai tratti contemporanei, integrato allo storico mercato centrale. Il risultato è la fusione di due identità, quella tradizionale, rappresentata dalle edicole del piano terra con tutto il fascino che le caratterizza da 140 anni e quella attuale che intende offrire spunti nuovi rispetto al consueto sistema di fare la spesa.

Con molta attenzione al territorio, ma senza chiusure: perché è sciocco rinunciare al buono che viene da fuori e perché Firenze è sempre stata un centro collettore di tutte le culture del mondo. Sarebbe un grave errore se smettesse di esserlo. Ma come attualizzare tali input e renderli riconoscibili? Innanzitutto recuperando la tradizione manuale, il vero grande patrimonio della cucina italiana e riportando in bottega quei Maestri artigiani del gusto capaci di produrre ma anche di fare scuola, affdando loro la gestione delle nuove dodici botteghe attrezzate per la vendita e in parte per la trasformazione dei cibi. Poi, chiedendo loro di narrare la storia della quale sono protagonisti, dunque «un mercato che sarà capace di raccontare se stesso», come spiega Montano.

Ogni artigiano coinvolto ha accettato infatti un rigoroso disciplinare che, oltre a garantire l’eccellenza degli alimenti, la trasparenza, la tracciabilità, chiede a lui e ai suoi collaboratori il racconto, il trasferimento al pubblico di conoscenza e sapere. Oltre al cibo di qualità il mercato offrirà una ricca panoramica di servizi - scuola di cucina , enoscuola, libreria, sportello bancario virtuale, Fiorentina store e servizio di consegna ecologica -che faranno del Mercato Centrale Firenze un polo di attrazione a tutte le ore e per tutti i gusti.

IL MERCATO STORICOAl piano terra della grande struttura di Firenze continueranno a lavorare circa 100 operatori del tradizionale mercato cittadino (aperto dal lunedì al sabato, dalle 7 alle 14). Spiega Massimo Manetti, presidente del Consorzio che li rappresenta: «Si creeranno due realtà diverse che possono e devono lavorare in simbiosi. Non c’è dubbio che le novità al primo piano costituiranno una grande attrattiva per Firenze e per il pubblico di turisti. Non può che essere così considerata la portata delprogetto. Noi della parte “storica” siamo pronti a raccogliere la sfida e a mettere in campo tutte le possibili sinergie. Se così sarà, ne scaturiranno molti benefici per tutti».

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