​Mercato dell'abbigliamento: prezzi bassi alle Cascine il martedì

Uno sguardo sull'area mercatale più grande del capoluogo toscano: tra affari e malumori

Antonio
Antonio Lenoci
11 febbraio 2016 10:31
​Mercato dell'abbigliamento: prezzi bassi alle Cascine il martedì

Clienti. Chi arriva in auto cerca di anticipare tutti per parcheggiare dietro al Nuovo Teatro dell'Opera e lungo il viale degli Olmi, tra la curva della Tramvia o Grotta del Frate ed i leoni che guardano la Facoltà di Agraria. Si rivela molto utile la fermata "Carlo Monni" della Tramvia e la bicicletta munita di cestino è un must, a patto di portarsi dietro fino a tre lucchetti.Ambulanti. La mattina viene effettuata l'assegnazione dei posti fissi, poi i dipendenti di Sas, che ha l'appalto per l'occupazione del suolo pubblico, sfilano e segnano le piazzole libere che saranno assegnate secondo l'ordine di arrivo e di frequenza del mercato.

Si rischiano viaggi a vuoto? "No, bene o male c'è sempre posto". Una nota che sembra essere fastidiosa per molti: "Se io non ci sono pago lo stesso e chi prende il mio posto paga pure lui.. Ci siamo capiti"."Questo mercato il maggior fascino lo esprime tra marzo e settembre" confessa una frequentatrice del Mercato delle Cascine che si tiene ogni martedì nel parco cittadino, lungo l'Arno, tra il ponte al Pignone e la Passerella dell'Isolotto. Verso Pasqua anche aperture domenicali.Jeans, magliette, camicie, abbigliamento sportivo, la scelta è ampia ed i prezzi sono molto contenuti, ma dove esplode l'istinto del consumatore è il "banco dei cenci" e di maglieria alla rinfusa se ne può trovare parecchia.

"Il segreto è arrivare prima e rivoluzionare tutto, senza paura" spiega una cliente a caccia del'occasione, mentre intercettiamo uno sguardo perplesso "è tutta roba usata che non metterei mai" esclama la signora nel suo giubbottino di piume, colore bianco che sfila al margine della montagna di panni.I prezzi partono da 0,50 centesimi al pezzo, per passare a "Tutto a 1 Euro" e ancora "Tutto 4 Euro, tre pezzi 10" per un maglioncino colorato, collo alto magari o una tuta di pile.

Calzini, 3 paia a 5 Euro, Pigiami tra i 10 ed i 15 Euro, piumini a 15-20 Euro, maglioni a 20 Euro e giacche usate a 10 Euro, ma ci sono anche banchi di capi firmati che non superano solitamente i 45 Euro.I sacchetti sono pieni, gli acquisti piuttosto mirati ed i volti soddisfatti, trionfa la creatività "Ho preso un paio di jeans, un maglione ed una giacca - scopriamo chiedendo di poter sbirciare in un sacchetto - ma non vanno insieme..

poi vedo come combinarli" .Cosa non piace? "La merce non si cambia" cartello sul quale tanti sparerebbero a vista.Stock, parola d'ordine. Ci sono "Stock" di qualsiasi cosa, dai calzini alle mutande ai vestitini per bambini alle marche come Navigare e persino lo "Stock di Zara" mentre non si contano le "Rimanenze di Negozio" prese d'assalto dal target medio alto. Per le scarpe occorre un fiuto particolare come ci confessa quella che ci appare una professionista dello shopping "Prima devi vedere tutti i banchi che ci sono, non sono sempre gli stessi e capire intanto se hanno pelle o cartone, quanti numeri hanno a disposizione e vedere com'è il prodotto all'interno perché rischi di farti del male ai piedi.

Un paio di scarpe prese al mercato devono essere un rischio calcolato". Si può partire dai 10 Euro a salire.Ci sono però alcuni banchi saltati a pie' pari, come mai? "La nostra è merce di buona qualità, la stessa che venderesti al negozio, jeans da 35 Euro e maglie a 40-48 Euro". Si ma perché non si ferma nessuno? "Ci guardano, ci guardano.. Vanno prima ai banchi da 1 o 2 Euro.. poi ripassano anche da qui".Ma gli ambulanti, a Firenze, come se la passano? Ci avviciniamo: come va? Risposta: "Male".

Il primo impatto non sembra positivo ma si avvicina un passante in compagnia della moglie che offre un caffé al nostro interlocutore che così prosegue "Mi scusi sa. Ma siamo nervosi. E' un giornalista? Deve sapere che dal 2010 siamo 'temporaneamente' parcheggiati qui (piazza Kennedy) a causa della costruzione della Tramvia. Io pago per questo posteggio e non ho passaggio, ma non gliene frega nulla a nessuno". Ecco, ma la bontà del posto ed il passaggio incidono sul prezzo del prodotto? "Se io compro una camicia a 3,50 Euro e la rivendo a 6/7 Euro è perché ci rientro con le spese del banco e della famiglia, poi ci son quelli che vendono la merce a 2/3 Euro ma chissà dove si riforniscono.

Ne ho visti morire tanti attorno a me". Non ha mai avuto un negozio? "Il negozio ha altre spese e con il passaparola non riuscivo a vivere. Così faccio un carico, lo porto alle Cascine per la prima spolpatura, dopo faccio altri mercati..". Mi spieghi meglio, se io la seguissi, domani, su un'altra piazza, spenderei meno? "Beh, che le Cascine abbiano i posteggi più cari in Italia è risaputo".Il malumore riguardo la sistemazione dei posti è condiviso: "Alla Tramvia ci sono tanti posti vuoti e ci si mettono gli abusivi" lamenta un altro ambulante, mentre un suo collega punta il dito sulla sicurezza "Qui si fanno i borselli.

La gente con la paura di farsi rubare il portafogli porta i soldi contati e punta solo l'articolo di cui ha bisogno. Che si può fare la spesa così? E' uno schifo".Ed in effetti al Ponte al Pignone cento sguardi osservano le mosse di due vigilesse in borghese. Aspettano che ve ne andiate? "Eh sembra di sì" ammettono. "L'altra settimana era pieno di venditori abusivi" esclama da un capannello una signora intenta con le amiche a dare un feedback di vecchia maniera. "Si mettono tutti qui, adesso sono sul ponte con i borsoni e dietro le siepi con i trolley, pronti a sistemarsi se la Municipale se ne va".

Ma il Mercato delle Cascine vi piace? "C'è troppa roba usata, comprata a Prato un tanto al quintale. Alcuni banchi sono buoni, ma li devi conoscere bene e poi c'è l'alimentari che si salva". "Ed anche i casalinghi"

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