Memoriale di Auschwitz EX3: al via i lavori di completamento

A Prato presentato il video "Una passeggiata virtuale tra le Pietre d'inciampo"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2021 19:32
Prato '44 - Teatro Metropopolare

Due sale didattiche con video room, libreria, uffici e nuovo arredo urbano della piazza. Sono gli interventi che hanno preso il via oggi al Memoriale italiano di Auschwitz EX3 di Gavinana, l’opera d’arte contemporanea originariamente collocata nell’ex campo di sterminio nel dormitorio del Blocco 21. Un intervento da 1,5 milioni di euro, su finanziamento regionale, per realizzare le opere di completamento del Museo. Al via ai lavori erano presenti oggi l’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci e l’assessore alla Cultura della memoria Alessandro Martini.

“Un intervento importante, sotto la direzione dei Servizi tecnici del Comune – ha detto l’assessore Meucci –, per realizzare le opere di completamento del Memoriale. Un progetto che interesserà non solo le opere edilizie relative all’edificio per renderlo ancora più funzionale e accessibile, ma anche gli spazi esterni grazie ai nuovi arredi urbani che andranno ad arricchire la piazza. Un modo per dare ulteriore centralità a questo monumento perché possa testimoniare alle giovani generazioni l’importanza di mantenere sempre viva la memoria dell’immane tragedia che rappresenta”.

“Come assessore alla Cultura della Memoria - ha detto l’assessore Martini - sono contento di questi lavori che stanno iniziando sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista della sistemazione funzionale e poi gestionale del Memoriale. Questo infatti consentirà in tempi brevi di poter dare un assetto definitivo alla fruizione di questo luogo particolarmente significativo e importante per la città e non solo. Ringrazio i nostri uffici tecnici per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere. Grazie anche alla Regione Toscana per il concreto impegno nel sostenere questi interventi”

Al piano terreno saranno eseguiti interventi di carattere edile per la realizzazione di alcuni spazi a servizio dell’utenza, quali un guardaroba, un bookshop e due sale didattiche di cui una con funzioni anche di video room. Particolare attenzione sarà riservata all’insonorizzazione delle due sale didattiche, attraverso l’installazione di adeguati controsoffitti acustici. Al piano primo saranno realizzati due uffici, direttamente accessibili dall’esterno con scala dedicata. Per l’adeguamento alla normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche, l’accesso agli uffici sarà garantito dalla realizzazione di una piattaforma elevatrice.

E’ prevista la realizzazione degli impianti di climatizzazione all’interno del complesso museale e di nuovi impianti elettrici e speciali. Saranno poi eseguiti interventi di sistemazione della copertura, risanamento dell’intonaco e tinteggiatura per uniformarne la colorazione di tutto l’edificio. Inoltre, nelle zone limitrofe all’edificio, saranno realizzate opere di arredo urbano con l’installazione undici colonne in poliestere espanso e anima in ferro dell’altezza di sei metri, di cui quattro all’ingresso dello spazio espositivo e sette lateralmente, fronte piazza Artusi.

La direzione lavori è seguita dalla direzione Servizi tecnici, che ha curato anche la fase della progettazione. Al termine dei lavori, con ulteriore finanziamento regionale di 250mila euro si procederà all’allestimento del museo. I lavori saranno completati in sei mesi.

È stato presentato stamani, in diretta streaming sul canale YouTube del Comune di Prato, il video "Prato '44. Una passeggiata virtuale tra le Pietre d'inciampo". In collegamento dal Salone consiliare di Palazzo comunale erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, l'assessore alla Memoria Ilaria Santi, l'assessore alla Cultura Simone Mangani, i presidenti del Consiglio comunale di Prato e Montemurlo Gabriele Alberti e Federica Palanghi, Enrico Iozzelli della Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Figline, Livia Gionfrida e Giulia Aiazzi di Teatro Metropopolare.

Prima della proiezione del video, sono intervenuti, con i saluti iniziali, il sindaco Matteo Biffoni, che ha ribadito l’importanza del valore della memoria e del ricordo per formare le coscienze e per far sì che gli eventi drammatici avvenuti in passato non si ripetano mai più, e il presidente del Consiglio comunale Gabriele Alberti, che ha sottolineato il ruolo centrale delle istituzioni e delle scuole per tutelare la memoria storica perché solo imparando dagli errori del passato ci può essere futuro.

Poi Livia Gionfrida di Teatro Metropopolare ha presentato il video realizzato da Teatro Metropopolare insieme al Comune di Prato, alla Presidenza del Consiglio comunale, all'assessorato all'Istruzione pubblica, Pari Opportunità e Memoria, all'assessorato alla Cultura e alla Cittadinanza, e alla Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato, con la collaborazione di A.N.E.D sezione di Prato, il direttore del Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, Camilla Brunelli, e il dirigente I.C. Roberto Castellani, Tina Immacolata Abbate. Il contenuto multimediale è frutto di un percorso di studio e di elaborazione messo in atto dalle classi di alcuni istituti scolastici sulla storia delle Pietre d'inciampo.

Il video comincia con la ricerca delle Pietre d’inciampo, in totale sono quaranta, che sono incastonate sulla pavimentazione di piazze e strade della città, a partire da piazza Macelli di fronte all’ex lanificio Lucchesi, passando per piazza Duomo – via Magnolfi fino a Porta al Mercatale e tante altre. Come sottolinea il sindaco Matteo Biffoni le Pietre d’inciampo fanno parte delle testimonianze sotto forma di memoria visiva che permettono di ricordare per non ripetere gli stessi errori.

Il video prosegue con Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato che spiega l’importanza del Museo, fortemente voluto dai sopravvissuti dei campi di concentramento come luogo di testimonianza e di memoria. Giancarlo Biagini, durante gli Scioperi del ’44 era appena tredicenne, e racconta della cattura del padre da parte delle truppe nazi-fasciste fino alla deportazione nel campo di concentramento, dal quale non ha mai fatto ritorno. Il video prosegue con Bianca Camiolo, studentessa universitaria, che racconta del bisnonno Armando Gattai, catturato e deportato a Ebensee, al quale è dedicata una Pietra d’inciampo proprio in piazza Duomo.

Infine la professoressa delle scuole medie Leonetto Tintori, Caterina Maria Santi, racconta del progetto “Mattonelle d’inciampo”, disegnate sul pavimento del corridoio d’ingresso della scuola per ribadire l’importanza dell’educazione alla memoria affinché ogni giorno si ricordi quello che è accaduto in un recente passato. Il video si conclude con i consigli per il futuro che comprendono l’essere curiosi e avere sete di conoscenza.

Al termine del video hanno preso la parola le classi, 3A, 3B e 3I della scuola secondaria di 1° grado E. Fermi, 3B, 3F, 3A della scuola secondaria di 1° grado Mazzoni e la 5C del liceo Brunelleschi, coinvolte da Teatro Metropopolare nel progetto, con domande rivolte principalmente a Enrico Iozzelli del Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato.

Poi sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi, per rimarcare l'importanza della memoria e della conoscenza e Livia Gionfrida di Teatro Metropopolare che ha sottolineato come scuola e teatro, siano simili in quanto luoghi di incontro e di socialità. Ha chiuso l'incontro l'assessore all'Istruzione Pubblica e alla Memoria Ilaria Santi che, dopo aver rinnovato l'appello per il ritorno sui banchi anche per i ragazzi dalla seconda media in poi, ha ribadito l'importanza della scuola come tessuto sociale fatto di relazione, apprendimento e crescita.

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