Mc Donald's in piazza Duomo: Comune a favore, o contrario?

Di Giulio (CasaPound Firenze): "Nardella vessa i commercianti fiorentini ma soffre di servilismo verso i colossi americani". Cellai, Razzanelli, Tani, Tenerani e Stella (Forza Italia): “Non si governa sulla paura e sui like di Facebook”. L'ADUC grida alla "polizia morale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2016 14:31
Mc Donald's in piazza Duomo: Comune a favore, o contrario?

Sembra che il ristorante McDonald's abbia intenzione di aprire un suo locale in piazza Duomo a Firenze. Ci aveva gia' provato senza successo nel 1989 per un altro locale nella stessa piazza, locale che ancora oggi ospita un bar ristorante. Ieri il Sindaco sui giornali dice di essere contrario all’apertura, dopo averla fatta annunciare dall’assessore PD Bettarini lunedì scorso in consiglio comunale, rispondendo alle domande di attualità delle opposizioni. Quando fu fatta la stessa domanda, il 30 ottobre, avevano garantito il contrario.

"E qui si pone il primo problema di coerenza. Ma la schizofrenia politica più totale – spiega la capogruppo de La Firenze Viva Cristina Scaletti – la si raggiunge quando si legge che il sindaco da una parte annuncia con soddisfazione l’approvazione di un decreto che permette ai sindaci di derogare alle liberalizzazioni quando si tratta dei centri storici e dall’altra di non avere strumenti per bloccare l’apertura di Mc Donald’s. Ebbene tale decreto legislativo approvato lo scorso 15 giugno dal Consiglio dei ministri (e trasmesso al Parlamento) introduce una norma che consentirà ai sindaci di tutelare le botteghe storiche.

Tale provvedimento è rivolto a regolare le attività commerciali nelle zone di pregio di borghi e città preservando i negozi che siano l’espressione dell’identità culturale dei luoghi. Questa norma si pone in continuità con gli obiettivi indicati dall’art. 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. A questo proposito basta leggere le dichiarazioni del Ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini che afferma che “la norma prevede che i Comuni, d’intesa con le Regioni, possano individuare zone aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui vietare o subordinare ad autorizzazione l’esercizio di attività commerciali non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Quindi il Sindaco Nardella – conclude la consigliera Scaletti – ha tutti gli strumenti per impedire l’apertura di Mc Donald’s in piazza del Duomo, salvo, temo, la volontà”.

"Il sindaco Dario Nardella e l'assessore al Commercio Bettarini dovrebbero mettersi d'accordo tra di loro e dirci se sono favorevoli o contrari all'apertuta di un McDonald's in piazza Duomo a Firenze. L'impressione che se ne ricava, oltre che di approssimazione, è che stiano giocando due parti in commedia, e che il primo cittadino abbia fatto marcia indietro quando ha visto montare la protesta sui social network". Lo affermano in una nota il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, e i consiglieri comunali del partito a Palazzo Vecchio. "Da un lato c'è il sindaco che su Facebook - sottolineano gli esponenti di FI - scrive di essere 'contrario all'apertura di un Mc Donald's in piazza del Duomo', affermando che questo non sarebbe 'coerente con la nostra battaglia che da anni conduciamo contro fast food e minimarket per la tutela della tradizione e dell'identità' di Firenze.

E promette di fare 'di tutto per evitare questa apertura'. Ne prendiamo atto, anche se ci sfuggono in concreto i risultati di questa battaglia, visto il proliferare di fast food e minimarket a Firenze". "Ma soprattutto - osserva Forza Italia Firenze - ci chiediamo come si concilino le dichiarazioni di Nardella con quelle del suo assessore Bettarini, che in un'intervista radiofonica ha ammesso che ci sono trattative in corso per aprire il McDonald's, e che la società ha presentato una serie di specifiche del progetto, informandoci che la multinazionale ha intenzione di fare un ristorante con servizio al tavolo e spazi culturali, 'elementi validi ad elevare l'offerta per la cittadinanza', commenta l'assessore, in una sorta di endorsement.

Domandiamo troppo se chiediamo di sapere qual è la posizione del Comune di Firenze? Se l'Amministrazione non voleva avere 'problemi', bastava applicare le stesse limitazioni previste per via Tornabuoni".

"Mentre i commercianti fiorentini, vero ed unico baluardo della nostra economia, vengono vessati con tasse, regolamenti, imposizioni e controlli da parte del Comune, a McDonald's viene concessa una deroga per aprire in pieno Centro storico. Mi rivolgo ai fiorentini: è davvero questa la Firenze che volete?". Queste le dichiarazioni di Saverio Di Giulio, Responsabile di CasaPound Firenze sulla decisione dell'amministrazione comunale di consentire l'apertura di un punto vendita della nota catena americana di fast food proprio di fronte al Duomo e al Battistero. "La deroga a favore di Apple di qualche mese fa", prosegue Di Giulio, "è stata il cavallo di troia che adesso consentirà l'invasione di tutte le piazze storiche fiorentine da parte dei colossi americani, simboli del consumismo e dell'omologazione culturale a stelle e strisce.

Il regalo fatto all'azienda informatica, che noi di CasaPound denunciammo con lungimiranza in tempi non sospetti, fu il segnale della svendita del centro a favore dei grandi marchi internazionali e della sua trasformazione in una enorme Times Square. E la deroga a favore di McDonald's non si può che definire una squallida marchetta da parte di una forza politica, il PD, che da anni ormai sta svendendo l'Italia al capitale estero". "E' scandaloso", conclude il responsabile di CP Firenze, "che anzichè studiare politiche di supporto ai negozianti e ai ristoratori italiani, coloro che nel cuore di Firenze tutelano e diffondono le nostre tradizioni, la giunta Nardella dimostri un così elevato grado di servilismo nei confronti di coloro che contribuiranno in modo essenziale alla perdita di identità e di specificità culturale di Firenze, creando un'evidente disparita tra i nostri imprenditori e commercianti e le grandi catene.

Noi di CasaPound faremo di tutto per impedire questo ulteriore scempio e sfregio alla nostra amata città, qualsiasi simbolo di McDonald's il PD facesse ergere a modifica del panorama della piazza, andremo fisicamente a rimuoverlo con le nostre mani."

“Firenze non ha bisogno di crociate contro persone o aziende che vogliono lavorare e portare lavoro, ma di battaglie contro coloro che si approfittano di questa città, non facendo niente per Firenze ma pretendendo solo assistenza approfittando dei tantissimi fiorentini che lavorano e pagano le tasse mantenendo la schiera dei nullafacenti e tollerando tutti coloro che fanno i soldi in barba alle regole come l'infinita schiera di abusivi che ogni giorno vediamo. Nel giro di meno di 24 ore – spiega il capogruppo di Forza Italia a Firenze Jacopo Cellai – siamo passati da una trattativa, così l’ha definita Bettarini, con Mc Donald’s per l’apertura in piazza Duomo al totale dietrofront del Sindaco con tanto di dichiarazione di guerra all’hamburger.

opo la trovata geniale della multa agli Uffizi, rei di utilizzare gli altoparlanti per avvertire i turisti di stare attenti al portafogli senza le dovute autorizzazioni per propagare il sonoro... è il turno di Mc Donald’s reo di aver chiesto di aprire un proprio punto vendita. Ora Mc Donald’s può piacere o non piacere, ma che senso ha scagliarsi con questo astio verso un soggetto che fa solo il proprio lavoro? Con quali ragioni di legittimità si dice no a qualcuno a priori? Oggi tocca a Mc Donald’s, e domani a chi? Nardella – proseguono i consiglieri di Forza Italia Cellai, Razzanelli, Tani, Tenerani col coordinatore cittadino Marco Stella – ha visto montare rapidamente in rete un folto coro di no e ha fatto retromarcia ecco tutto.

Ma non si governa sulla base delle simpatie verso qualcuno o sulla base della quantità di like su Facebook. Il Sindaco che ha revocato i parcheggi gratuiti all’ora del passo agli ospedali. Il Sindaco che latita sul versante case popolari, annunciando vendite agli assegnatari mai viste con un tanti appartamenti ERP ancora da ristrutturare. Il Sindaco che non batte i pugni di fronte alla tragicommedia di un muro che crolla lungo il tragitto del tram e non dice niente sulle centinaia di persone che non hanno diritto neppure a una pensilina per proteggersi dal sole in piazza Batoni mentre attendono la cosiddetta navetta.

Il Sindaco che non muove foglia su un posto vergognoso come il Poderaccio dove a chi ci abita è permesso avere un chiodo di oltre 500.000€ di acqua senza rischiare alcun distacco dove ogni mese i fiorentini continuano a pagare di tutto e di più. Nardella metta un decimo della forza che ha messo nel mettersi contro Mc Donald’s per combattere le cose che davvero danneggiano i fiorentini. Basta con i post. La realtà va oltre per fortuna”.

“Al di la' delle preoccupazioni per il decoro estetico e urbanistico -interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- quello che ci lascia attoniti (come ci aveva lasciati attoniti il rifiuto all'apertura nel 1989) sono le motivazioni al rifiuto addotte da chi amministra questa citta', Sindaco in prima linea, che ha promesso di fare anche barricate in merito. E questo dopo le varie disposizioni che, in nome di una presunta superiorita' del cibo toscano rispetto a quello del resto del mondo, vogliono imporre, ai negozi che aprono in centro, una autarchia gastronomica fiorentina con queste caratteristiche in una percentuale di almeno il 50/70. A parte consigliare agli amministratori fiorentini di testare personalmente tutti i venditori di pizza al taglio e di gelati della zona top di Firenze, e farci sapere se il loro stomaco e il loro gusto hanno resistito ad un simile impatto qualitativo e digestivo, possiamo rassicurarli -come consumatori, di prodotti McDonald's e dei migliori ristoranti toscani della citta' e della regione- che, rispetto a tradizioni, la polpetta/hamburger tanto vituperata tiene passo e testa, anche per tradizione carnivora, a tutti quelli che loro considerano tradizionali.

Ma questa, ovviamente, e' una nostra opinione. Quel che invece non ci piace, e' il ruolo di polizia morale che vuole imporci cosa mangiare e che i nostri amministratori intendono svolgere. Si', proprio polizia morale, come quella che in Iran, per esempio, controlla le misure delle gonne che le ragazze portano per strada, la presenza di parabole tv sui tetti, gli incontri tra i giovani tentati di imitare nel bere e nei balli il cosiddetto occidente, etc. Domanda: che cos'e' la tradizione? Per gli amministratori fiorentini sembra un loro prurito e un loro disordine alimentare, visto che preferiscono quelle pizze al taglio e quei gelati rispetto all'hamburger; oppure un caffe' americano che tutti i bar della solita zona top e non solo, ti danno con un espresso e accanto dell'acqua calda facendotelo pagare anche 4 euro, piuttosto che un caffe' filtro a 1 euro come da McDonald's; o la bottiglina d'acqua a 3 euro venduta da quelli che rispettano la loro tradizione rispetto al singolo euro del cattivo americano; etc. Se questa e' tradizione, a noi fa schifo, e ci preoccupa.

Ma siamo rispettosi perche' crediamo che questa non sia tradizione, ma opinione e prurito dell'amministrazione. Che confonde la polpetta con la chianina... e sembra stimare quella pizza al taglio e quei gelati che dicevamo sopra. Polizia morale, per l'appunto, e' quella autorita' che trasforma la propria virtu' (legittima, per quanto ci faccia schifo) in quella di tutti”.

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