“Le vacanze ferragostane di Matteo Renzi di questi giorni in Versilia sono quantificabili in uno spot per la Regione Toscana, ma anche per tutto il Paese, stimabile in 5 milioni di euro”. A calcolare la stima per difetto è il massmediologo e esperto di comunicazione Klaus Davi, che ha valutato l’impatto mediatico delle vacanze della famiglia Renzi a Forte dei Marmi e in Toscana sulla stampa italiana ma anche su quella internazionale.
“Dai nostri calcoli sulle vacanze di Renzi e famiglia ci sono stati oltre 100 servizi televisivi fra l’Italia e l’estero dedicati interamente o parzialmente alle vacanze del premier in questa bellissima zona del Paese. Molti di questi servizi, soprattutto su alcune televisioni nazionali, sono stati correlati da ampi reportage sulle bellezze della Versilia e sulla qualità del turismo a Forte dei Marmi”.
L’interesse internazionale, secondo Davi, si spiega con il fatto che Renzi è appena arrivato al governo, ed è quindi inevitabile che anche le sue mosse più ufficiose vengano seguite e raccontate dalla stampa popolare. Detto questo, per fare due conti, uno spot in prime time e in day time in un network nazionale oscilla come valore dai 15 ai 50 mila euro. Considerando che i servizi dedicati alla presenza di Renzi in Versilia sono stati almeno 100 fra l’Italia e l’estero, il valore pubblicitario lordo è di 5 milioni di euro.
“È vero”, aggiunge Davi, “che i network d’estate applicano forti sconti sul listino, ma è anche vero che i servizi dedicati al premier in Versilia non sono andati prima o dopo i Tg, ma sono stati trasmessi - come è giusto - all’interno degli stessi, con un valore pubblicitario inestimabile. A questo si aggiunge il rebound su quotidiani, periodici, gossip, social network e radio. Una vera e propria manna”. Mentre in Italia molti degli articoli e dei servizi televisivi sono stati dedicati proprio alla scelta turistica di Renzi, all’estero le citazioni sono più legate a questioni politiche e a prese di posizione del premier nell’ambito dell’economia e della politica estera.
Ma tant’è, l’effetto è quello della formidabile promozione, in un anno particolarmente difficile per il turismo italiano, che sarebbe stata impagabile. In più, Renzi è un premier giovane che parla ai giovani, ha un target comunque ancora con buona capacità di spesa, trend setter e quindi pregiato dal punto di vista pubblicitario. Insomma, dopo il “tradimento” di Piombino, cittadina a cui è stato negato lo smaltimento della Concordia, ecco che Renzi si riconcilia con la sua Regione con una formidabile operazione di marketing, i cui effetti benefici si concretizzeranno nei prossimi mesi se non l’anno prossimo.