Martedì a Piombino la presentazione del piano industriale di JSW

Il Candidato presidente della Sinistra polemizza sulla gestione della Regione per Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2020 08:52
Martedì a Piombino la presentazione del piano industriale di JSW

Martedì 15 settembre alle 10 a Piombino, presso la sede dello stabilimento del Gruppo JSW Italy in Largo Caduti del lavoro 21, sarà presentato il piano industriale relativo al sito di Piombino. All’incontro, convocato dalla sottosegretaria allo sviluppo economico, oltre al presidente della Regione Toscana sono stati invitati il Comune di Piombino, la Provincia di Livorno, le organizzazioni sindacali, l’Agenzia del demanio, Invitalia, Autorità di sistema del mar Tirreno settentrionale e i ministeri dell’Ambiente, del Lavoro oltre che dello Sviluppo economico.

“La siderurgia è un settore produttivo strategico anche per progettare una diversa mobilità delle persone e lo spostamento delle merci su rotaia, dunque alle opere davvero utili alla Toscana come il raddoppio dei binari unici e metropolitane di superficie come quella che potremmo mettere in funzione fra Campiglia Marittima a Piombino”. Giovedì il candidato presidente regionale per Toscana a Sinistra Tommaso Fattori è stato a Piombino, dove ha illustrato alla cittadinanza la propria ricetta per risolvere i problemi dell’industria siderurgica: “serve un ruolo di regia del pubblico, quindi l’ingresso dello Stato e della Regione nel capitale sociale della Jsw per promuovere una politica industriale verde e orientare anche i fondi europei in arrivo verso le bonifiche ambientali del SIN locale e la creazione di una siderurgia pulita, con la conversione ecologica delle produzioni e forni elettrici”.

Fattori ha incontrato i lavoratori davanti all’ingresso dello stabilimento siderurgico per parlare di diritto al lavoro e diritti nel lavoro, a cominciare dalla sicurezza. “Anche nei giorni scorsi allo stabilimento piombinese si sono verificati incidenti fortunatamente senza conseguenze per i lavoratori, ma così non si può andare avanti. Sono ancora troppo alti i rischi per l’incolumità di chi lavora e per la salute degli abitanti. Bisogna investire in sicurezza”.

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