Marcia dei ristoratori: grande applauso all'arrivo a Siena

Incontro con sindaco e assessori, poi i manifestanti di nuovo in cammino fino a Buonconvento. Tanti gli imprenditori che continueranno il percorso con il gruppo partito da Firenze. Stella (FI): "Qui per difendere economia, imprese e lavoro"

Redazione Nove da Firenze
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06 novembre 2020 14:48
Marcia dei ristoratori: grande applauso all'arrivo a Siena

Firenze, 6 novembre 2020- Sono arrivati questa mattina a Siena i Ristoratori Toscana accolti dal lungo applauso di abitanti e commercianti. I Ristoratori Toscana hanno incontrato il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il vice sindaco Andrea Corsi e l'assessore al commercio Alberto Tirelli. Lo stesso sindaco ha augurato agli imprenditori di poter essere ricevuti dal premier Conte.

Questa sera i ristoratori, circa 150 (al gruppo partito da Firenze si sono aggiunti tanti titolari di attività della provincia di Siena e dintorni), dormiranno a Buonconvento per poi riprendere il percorso verso San Quirico d'Orcia (Siena), Bolsena (Viterbo), Monte Fiascone (Viterbo), Viterbo, Sutri (Viterbo) e La Storta (Roma). Appuntamento a Roma il 13 novembre, con l'obiettivo di incontrare il premier Giuseppe Conte. “Veniamo definiti inessenziali – spiega Pasquale Naccari, presidente del gruppo Ristoratori Toscana - quando noi produciamo il 30% del Pil.

Non siamo inessenziali. Non lo siamo per il nostro paese, per i nostri collaboratori e per le nostre famiglie. Abbiamo scelto di arrivare a Roma a piedi anche per far capire all'Italia che siamo pronti a sacrifici e siamo partiti il 4 novembre perché è una data simbolica, importante: Firenze si è rialzata dopo l'Alluvione e si rialzerà anche oggi. E' necessario per questo uno sforzo di tutti, collettivo. Basta slogan, passiamo ai fatti”.

E' partito lunedì il “Cammino degli inessenziali", subito dopo la manifestazione di protesta su Ponte Vecchio, un percorso in dieci tappe che richiamerà, nel suo spirito, la manifestazione pacifica portata avanti da Mahatma Gandhi, passata alla storia come la 'Marcia del sale'. A piedi, i Ristoratori Toscana, lungo la via Francigena, l'antica via dei pellegrini che da Canterbury porta alla Città Santa, arriveranno davanti alla sede del Governo e chiederanno al premier Giuseppe Conte di essere ascoltati.

"Oggi sono in cammino da Siena a Buonconvento insieme ai ristoratori, albergatori e partite Iva riuniti nell'associazione Ristoratori Toscana, stiamo andando a Roma lungo la via Francigena, per dire al premier Conte che le chiusure da lui decise contro il Covid stanno uccidendo l'economia e il lavoro. Le nostre imprese vogliono vivere". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che stamani ha incontrato, insieme al gruppo di imprenditori, il sindaco di Siena Luigi De Mossi, il vicesindaco Andrea Corsi e l'assessore al Turismo e Commercio, Alberto Tirelli, ai quali hanno rappresentato le difficoltà delle categorie.

Quindi, il gruppo si è messo in cammino verso Buonconvento, terza tappa della marcia di avvicinamento a Roma. "Io parteciperò a diverse tappe, compatibilmente con i miei impegni istituzionali - spiega Stella - e arriveremo a Palazzo Chigi con l'obiettivo di incontrare il premier Conte. Non è normale prendere provvedimenti che uccidono l'economia, usando la ragione e il buon senso si possono coniugare il rispetto delle norme anti-contagio e la prosecuzione delle attività imprenditoriali.

Queste misure sono un dramma per le imprese, per chi ci lavora e per le loro famiglie. Nessuno qui vuole negare che il Covid c'è e va combattuto rispettando il distanziamento sociale, portando la mascherina e osservando tutte le norme. Però, prendere provvedimenti così drastici è sbagliato e controproducente, l'economia toscana ne uscirà con le ossa rotte e centinaia di migliaia di persone rischiano di finire sul lastrico".

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