Maltempo: nuova pioggia da stasera fino a domani

Tra 600 e 1000 metri in Mugello e Valdisieve possibili nevicate. Comincia la stagione bianca sulle Montagne toscane. Federalberghi Firenze: l’effetto Capodanno si esaurisce in una notte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2016 19:11
Maltempo: nuova pioggia da stasera fino a domani

FIRENZE– Codice giallo per pioggia nella Toscana nord occidentale con estensione alle aree interne. Dalla tarda serata di oggi, domenica 3 gennaio, è previsto un nuovo peggioramento per il transito di una nuova perturbazione atlantica che porterà piogge in particolare sulle zone di nord-ovest, venti forti di Libeccio sul litorale centro-settentrionale con mari molto mossi o localmente agitati. Le piogge si intensificheranno nel corso della notte con cumulati massimi sui rilievi fino a 80-100 mm. Miglioramento dal pomeriggio di domani, lunedì 4 gennaio, con graduale cessazione dei fenomeni. Al momento le previsioni indicano instabilità per la prossima settimana, caratterizzata da variabilità con piogge alternate a schiarite.

Si ricorda l'obbligo delle dotazioni invernali sulle strade e si raccomanda cautela nella guida.

Sono finalmente iniziate le precipitazioni nevose su buona parte del territorio montano. La prima ondata di nevicate, già in atto oggi e previste per i prossimi giorni, non potrà però far recuperare al comparto economico della Montagna quanto perso fino ad oggi. La Regione ha già promosso al riguardo tavoli tecnici. E’ proprio per garantire la possibilità di predisporre immediatamente opportune misure che possano incidere rapidamente e positivamente sul sistema socio economico che l'Associazione FEDERFUNI ha presentato una serie di proposte di provvedimenti atti a intervenire sulle diverse attività aziendali, in particolare in merito alla gestione del personale ed al sostegno del reddito dei dipendenti anche non assunti.

Anche il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai chiede alla Regione Toscana «se possa intervenire subito ed in emergenza destinando le risorse per iniziative che diano un aiuto concreto ai gestori degli impianti, agli albergatori, agli operatori economici ed a tutti i lavoratori del settore, per il turismo e l’economia delle montagne della Toscana, quali ad esempio: misure rinvio delle rate dei mutui in coda senza penali e interessi, rateizzazione di tutte le tasse del 2015 e 2016 in due o tre anni, sostegno da parte delle banche con prestiti per la liquidità per far fronte ai pagamenti in essere a tassi agevolati» e «se sia possibile attivare ulteriori iniziative regionali che aiutino ed incentivino ad allungare il periodo di fruizione e di permanenza nel comprensorio montano della Toscana quali manifestazioni di interesse regionale culturale, ambientale, enogastronomico ecc da organizzare con le associazioni di categoria locali».

Un tutto esaurito che dura lo spazio di due, massimo tre notti, non è sufficiente a diagnosticare la buona salute del turismo. Si sono sprecate cifre sul tasso di occupazione delle camere d’albergo a Firenze in questi giorni convulsi di fine anno, ma sono cifre del tutto parziali, che non tengono conto di un dato essenziale, cioè la brevissima durata dei soggiorni. Niente onda lunga insomma per il turismo e per gli affari. Tanto che se si vanno a vedere gli indici di occupazione delle camere dei principali portali, per il periodo compreso tra il 30 dicembre e il 2 gennaio si è arrivati a una percentuale del 94-95%, ragguardevole dunque.

Ma dal 3 gennaio in poi è tutta un’altra faccenda, tanto che le percentuali crollano al 45-47% e dal 7 gennaio in poi si arriva addirittura al 40%. Trovare posto in centro dunque non sarà certo un problema. E per attendere un rialzo delle prenotazioni bisogna arrivare al 12 gennaio, quando si accenderanno i riflettori su Pitti Uomo, che risolleva le sorti del turismo, riportando il tasso di occupazione camere oltre l’80%, ma ancora una volta solo per una notte, poi via, le percentuali ridiscendono.

Complice anche l’allarme terrorismo, che ha spinto molti a rinunciare a muoversi, cancellando le prenotazioni, soprattutto nei paesi orientali.

“Questa dinamica fa capire come non si possa stabilire la salute del turismo analizzando due notti su un intero mese, ma si debba tenere conto di questa estrema variabilità, legata all’offerta che la città è in grado di mettere in campo. E’ un fatto incontrovertibile - afferma il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi - che gli eventi di qualità costituiscano motivo di visita ed è su questo che dobbiamo lavorare. Purtroppo gli albergatori non possono sorridere per un buon risultato a Capodanno quando dal giorno dopo i clienti si dimezzano.

Noi teniamo aperto tutti i giorni,il nostro personale è al lavoro tutti i giorni e sopportiamo spese quotidianamente, con costi di gestione sempre più elevati. Con questo non intendiamo rammaricarci, perché il trend di questo ultimo periodo è positivo e questo è significativo. Ci piacerebbe però che ci fosse concertazione sulle attività da intraprendere, così come sugli interventi da mettere in campo per qualificare sempre più la città, utilizzando anche quel tesoretto rappresentato dall’imposta di soggiorno.

Ci piacerebbe studiare nuove attrattive per la cosiddetta bassa stagione, per far vivere la città 12 mesi l’anno. Studiare offerte particolari per i giovani o per gli anziani, coloro cioè che più sono in grado di muoversi più facilmente anche fuori stagione, godendo di prezzi più contenuti. Chiediamo che si porti avanti un dialogo propositivo con l’amministrazione e i vari attori del mondo del turismo che permetta di indicare un percorso comune. Noi come Federalberghi ci siamo”.

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