Maggio musicale fiorentino: confermato lo stato di agitazione

Stella (FI): "Il Ministro commissari la Fondazione lirico sinfonica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2023 22:49
Maggio musicale fiorentino: confermato lo stato di agitazione

Il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Firenze per le spese da lui sostenute e poste a carico del Teatro, con l'ipotesi di reato di peculato. E l’assemblea dei lavoratori iscritti e simpatizzanti di Cgil e Cisl conferma la permanenza dello stato di agitazione.

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti e simpatizzanti di Cgil e Cisl del MMF attende che sia fornita alle proprie rappresentanze comunicazione e documentazione formale di quanto appreso dagli organi di stampa in merito alle deliberazioni del Consiglio di Indirizzo della Fondazione del 30 Gennaio. Così come auspica di potere avere delucidazioni su quanto dichiarato dal Sovrintendente in riferimento all’avviso di garanzia pervenutogli e all’invito a comparire in procura. Pur non esprimendo al momento alcuna considerazione esaustiva, si evidenzia comunque che risulterebbero compiuti alcuni dei punti sottoscritti dal Presidente della Fondazione con le Rappresentanze sindacali, mentre altri sembrerebbero disattesi o non pienamente soddisfatti.

Così come parrebbero senza risposta gli interrogativi posti dalle Rsa di Cgil e Cisl al Consiglio di Indirizzo nella lettera del 26 Gennaio. Interrogativi per lo più volti ad ottenere maggiore trasparenza sulla situazione dei conti del Teatro.

“La controversa vicenda legata al Maggio Musicale Fiorentino, nella figura del sovrintendente Pereira, si “arricchisce” di un ulteriore fatto-afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega.” “Infatti, ci giunge notizia che, poche ore fa, lo stesso Pereira abbia sollevato dall’incarico il Direttore marketing, assumendone egli stesso i compiti-prosegue il Consigliere.” “Pare, inoltre, che questa improvvisa interruzione della collaborazione possa costare tra i 100 e i 200 mila euro, non poco per le casse del teatro...!-precisa l’esponente leghista.” “Insomma, si tratta di un ennesimo tassello, magari slegato dal corpo principale della questione attenzionata dalla Magistratura, ma che ci appare, alla luce di quanto esposto dalla stampa ultimamente, non del tutto secondario-conclude il rappresentante della Lega.”

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 "Fummo i primi a denunciare le spese eccessive del sovrintendente, già nel giugno 2020, e lo dicemmo a Pereira di persona, nel corso di un incontro. Gli chiediamo di dimettersi, e chiediamo al Ministro della Cultura di commissariare la Fondazione del Maggio Musicale, perché non si può più andare avanti in questo modo". Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Il sovrintendente - ricorda Stella - ha speso 8.555 euro in viaggi, soggiorni e ristoranti soltanto nei mesi di dicembre 2019, gennaio e febbraio 2020, una media di quasi tre mila euro mensili: ci chiediamo se siano spese consone. Spendere 255 euro a notte quando viaggia e soggiorna in albergo, fare cene da 100 euro, è inaccettabile, sono soldi dei contribuenti. Già a suo tempo avevamo chiesto anche una riduzione del compenso del sovrintendente: 240.000 euro annui, il tetto massimo consentito dalla legge, sono fuori luogo".

"Questa vicenda del Maggio, che si trascina da anni - osserva il capogruppo di Forza Italia - è il fallimento della linea del sindaco Nardella. Che ha sempre difeso Pereira, arrivando a dire che dietro a tutto 'c'è un attacco politico alla città, al sindaco e all'amministrazione: non si vogliono vedere invece i risultati molto positivi della gestione del Teatro del Maggio'. Noi siamo garantisti, quindi sarà la magistratura a dire se il sovrintendente è colpevole o meno di peculato. Il bilancio è in rosso da anni, e non è un caso che il sindaco abbia espresso preoccupazioni, chiedendo al Ministero 10 milioni di euro. La colpa più grave di Pereira è il suo fallimento nella gestione del teatro, urge il commissariamento".

"Dopo oltre 30 atti e anni di contestazioni delle decisioni politico-culturali del Sindaco, pensiamo sia necessaria una maggiore assunzione di responsabilità di chi governa Palazzo Vecchio" intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu -di Sinistra Progetto Comune "Era il 15 luglio 2019, quando abbiamo depositato le prime domande sul futuro del Maggio Musicale. Con l'addio di Cristiano Chiarot e l'arrivo dell'attuale Sovrintendente abbiamo iniziato a contestare le scelte del Sindaco sulla Fondazione del Maggio Musicale.

Abbiamo contribuito a rendere nota la vicenda dell'elicottero, ma ribadiamo come a noi interessino soprattutto gli aspetti su cui non ci saranno le indagini di cui viene data notizia oggi sulla stampa. Chiederemo i verbali degli ultimi Consigli di Indirizzo, perché vogliamo comprendere fino in fondo le responsabilità di chi governa Palazzo Vecchio. Abbiamo oltre trenta atti in cui chiedevamo diverse decisioni sul tipo di produzioni, sui loro costi, sulle strategie di comunicazione e bigliettazione.

Fino a poche settimane fa c'era una linea di difesa ad oltranza. Addirittura il capogruppo del Partito Democratico aveva attaccato il precedente Sovrintendente (Chiarot). Per noi non ci sono questioni personali aperte con Pereira. Ogni volta che è stato convocato dalla Commissione Controllo, spesso su nostra richiesta (grazie alla disponibilità del Presidente Montelatici), ha risposto in modo chiaro e trasparente. Lui è quel tipo di spese là. Le indagini diranno se erano legittime o meno. Il Sindaco doveva dirci se le riteneva opportune o meno. E se riteneva compatibili le politiche di questi anni con il "nostro" teatro. Per i primi anni ha sempre detto di sì, poi è arrivata la pandemia e un parziale silenzio. Ora si corre ai ripari? Lunedì chiederemo se ci sono rischi di commissariamento e se comunque si prevede un incarico confermato a Pereira fino al 2024".

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