Lungarno Torrigiani: da voragine disastrosa a successo nazionale

Il sindaco Dario Nardella, il Presidente di Publiacqua Filippo Vannoni ed Emanuela Cartoni hanno presentato su Lungarno Torrigiani le tecnologie utilizzate e le fasi dell’intervento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2016 14:30
Lungarno Torrigiani: da voragine disastrosa a successo nazionale

"Lungarno Torrigiani: terminati i lavori di messa in sicurezza idraulica. 32mila ore di lavoro, mai un giorno di riposo da giugno a oggi" è l'immediato Tweet del primo cittadino Metropolitano dalla spalletta rovinata la primavera scorsa all'alba di una notte ancora da capire. Un danno che avrebbe potuto avere gravi conseguenze, una voragine che in poche ore fece il giro del mondo a pochi passi dagli Uffizi e con lo sfondo del Ponte Vecchio.Lavori a tempi record e tecnologie utilizzate di alto livello ingegneristico permettono oggi di poter parlare di un successo esemplare per la messa in sicurezza.

I lavori di sicurezza idraulica si sono conclusi in netto anticipo rispetto a quanto preventivato. E’ stato possibile raggiungere questo importante risultato – ha sottolineato il Presidente Vannoni - grazie alla capacità organizzativa e progettuale messa in campo da Publiacqua e Ingegnerie Toscane, ma anche dal coordinamento di tutti i soggetti istituzionali fatto dall’unità operativa istituita e presieduta dal Comune di Firenze. Senza l’apporto delle competenze presenti nell’unità oggi non sarebbe possibile annunciare la messa in sicurezza di questa importante parte di città. Lungarno Torrigiani deve essere l’esempio di un paese che sa realizzare opere pubbliche in tempi veloci e certi”

All’incontro erano presenti anche l’Amministratore Delegato di ACEA Spa, partner industriale e tecnologico di Publiacqua, Alberto Irace, e di Ingegnerie Toscane, Anna Claudia Bonifazi.

Ha continuato l’Amministratore Delegato Emanuela Cartoni “In 138 giorni sono state lavorate circa 32 mila ore, pari a 4000 giorni/uomo, sono stati posati oltre 1.400 tra pali e barre di consolidamento, è stato realizzato un muro di sostegno alla spalletta di 120 metri circa e una pista di cantiere sull’Arno lunga 500 metri”.

“La stessa successione delle fasi di cantiere dimostra la complessità ma soprattutto la tempestività di intervento” ha sottolineato l’Ing. Cartoni. “La messa in sicurezza del terreno interessato dalla voragine è iniziata immediatamente. In meno di un mese Publiacqua e Ingegnerie Toscane hanno presentato e discusso, ottenendone parere favorevole, la progettazione delle fasi successive: la realizzazione della Rigid Inclusion è iniziata il 14 giugno, la posa dei micropali a protezione della spalletta ha avuto il via il 20 luglio per concludersi il 3 settembre.

Il 26 luglio iniziavano i lavori di posa dei micropali a sostegno della stessa spalletta (lavori conclusi il 12 agosto) e pochi giorni dopo, il 28 luglio, è stato dato il via all’intervento di realizzazione di una batteria di pali e cordoli di collegamento per ii sostegno dell’argine (lavori conclusi il 7 ottobre). Dal 3 ottobre è iniziata la fase di riempimento e posa della tubazione (di diametro DN 800 (80 centimetri di diametro), che sostituisce le due condotte lesionate dall’evento del 25 maggio scorso, e della tubazione DN 150 a servizio delle utenze di Lungarno Torrigiani”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno permesso questo risultato - ha concluso l’Ing Cartoni -oltre a quanti ricordati dal Presidente, voglio ringraziare la ditta Trevi per il lavoro svolto e la dirigenza, i progettisti e i tecnici di Publiacqua e Ingegneria Toscane per aver garantito il raggiungimento di un obbiettivo apparso all’inizio quasi impossibile”.

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