Lo Stadio nuovo e quello vecchio: una partita piena di dubbi

L'appello di tanti fiorentini: "Restaurare lo stadio Franchi". La Grassa (Centrodestra): "Basta pregiudizi verso Campi e la Piana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2019 14:52
Lo Stadio nuovo e quello vecchio: una partita piena di dubbi

Ieri l'annuncio di Nardella: i cantieri apriranno nel 2021 e in 4 anni avremo lo stadio. Pare la risposta all'fferta del sindaco di Campi Bisenzio Fossi di un terreno disponibile. Eppure c'è chi sostiene che ci sarebbero vincoli e zone di tutela che consentono la costruzione del nuovo stadio al posto dell'attuale mercato ortofrutticolo. Più che un campo di calcio pare una una partita di Monopoli.

Il consigliere metropolitano Filippo La Grassa (Lega, Centrodestra per il cambiamento) ha intenzione "di rappresentare il mio territorio e di farlo anche in modo da impedire che siano le beghe interne al Partito democratico a pregiudicare gli interessi di cittadini di Campi Bisenzio e della Piana. Sullo stadio non si può essere così prevenuti nei confronti del nostro territorio". Se Nardella, primo rappresentante della Città Metropolitana, "vuole fare solo il Sindaco di Firenze non ci sto.

I campigiani e le persone della Piana non sono la seconda scelta di nessuno". Il ruolo di Sindaco Metropolitano, sottolineano Alessandro Scipioni (Lega, capogruppo di Centrodestra per il cambiamento) "prevede lungimiranza e rispetto di tutti i territori. Non si può mettere le mani avanti arrivando addirittura a pensare di ridiscutere le altre opere strutturali necessarie per lo sviluppo sia di Firenze che della Piana Fiorentina. Abbiamo già detto che siamo per l'elezione diretta del Sindaco metropolitano, ma fino a quando spetta al primo cittadino del Capoluogo deve avere la correttezza di rappresentare tutti i territori e non solo il suo Comune.

La questione dello stadio è complessa, ma bisogna approcciarsi ad essa senza pregiudizi verso nessuno".

Crescono intanto le adesioni all’appello per il restauro dello stadio Artemio Franchi. Segnaliamo tra le tante, oltre 100 nuove firme di professionisti, imprenditori, giornalisti, ex glorie Viola, tifosi. Si uniscono all’appello anche l'ex vicepresidente della Regione Toscana Simone Siliani, il cardiologo Andrea Ungar, l’ex assessore di Fiesole Paolo Becattini, l’architetto Vittorio Maschietto e tanti altri. Tra i primi firmatari i figli di Franchi, Giovanna e Francesco, Alberto Orzan (scudetto del ’56), Aldo Agroppi, Claudio Nassi, Raffaello Paloscia, Sandro Picchi, Claudio Carabba, il Console d’Ungheria Ferenc Ungar.

"Nel prendere atto, con soddisfazione per il futuro viola, dell'intenzione di Rocco Commisso di costruire un nuovo stadio, in superamento del suo primo progetto teso al restyling del Franchi -spiega uno dei promotori, Riccardo Catola- manteniamo aperta la nostra iniziativa contro i vincoli anacronistici che hanno impedito a Commisso di restaurare il Franchi, evitando altre gettate di cemento in città, e a salvaguardia del futuro dello stadio di Campo di Marte, a rischio abbandono".

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