Martedì 25 Novembre alle ore 18.00, presso la sede delle Curandaie APS (Via Cirillo, 2L) nel Quartiere 2, si terrà l’evento “Sulla mia pelle”, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne; un evento in due parti, con la presentazione del libro “Il Vento Busaron” di Roberta Uberti, in un dialogo tra l’autrice, Lia Repetti e Marina Riddi a cura di Artemisia Centro Antiviolenza e Cismai e, a seguire, con la lettura a più voci del monologo “Lo Stupro” di Franca Rame. L’evento è a ingresso libero e gratuito.
Martedì 25 novembre, alle ore 18.00, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il MMAB ospita, nell’ambito della rassegna Declinazioni femminili, la presentazione del volume “Luride, agitate, criminali. Un secolo di internamento femminile (1850-1950)”, edito da Carocci nel 2018.
Il libro, frutto della ricerca della storica e ricercatrice Candida Carrino, dottore di ricerca in studi di genere e coordinatrice dei lavori di recupero e valorizzazione degli archivi degli ex ospedali psichiatrici della Campania, indaga le cause dell’internamento manicomiale delle donne, mettendo in luce pregiudizi e forme di violenza di genere istituzionalizzate.
Approfondimenti
Le motivazioni alla base degli internamenti, pur variando con le mutazioni socio-culturali del Paese, confermano l’uso strumentale dei manicomi per punire qualsiasi deviazione dall’ideale stereotipato di donna madre-moglie fedele, tranquilla e sottomessa. Qualsiasi comportamento percepito come trasgressivo veniva considerato degno di isolamento, punizione o, nel migliore dei casi, “cura”.
Attraverso l’analisi di una vasta documentazione – dalle cartelle cliniche delle internate alle relazioni dei medici, dalla corrispondenza tra istituti e famiglie ai rapporti di pubblica sicurezza – il volume restituisce la complessità e la drammaticità di questo mondo. Le donne internate sono le più diverse per età e provenienza, con una prevalenza di appartenenti alle classi più povere, e le cause di internamento riportate in tabella comprendono motivazioni spesso futili: “si allontana da casa”, “stato malinconico”, “stravagante”, “grida”, “stranezze e isterie”, “sospetto tradimento”, “instabilità di carattere”, “eccessi di pianto” e molte altre.
Il libro riporta anche estratti di corrispondenza delle famiglie delle internate, rendendo vivida la narrazione e facendo emergere le vite delle donne al di là dei dati statistici. Alcune figure, come Camilla Restellini, attivista socialista e pacifista, protagonista della lotta per i diritti civili e simbolo degli abusi subiti nei manicomi, sono approfondite in capitoli specifici. Recentemente, il Comune di Montelupo Fiorentino ha intitolato a Camilla Restellini il piazzale antistante il cimitero dell’Ambrogiana.
«Nel mese di agosto la giunta ha deliberato l’intitolazione di una piazza a Camilla Restellini Bassanesi, figura simbolo della lotta per i diritti civili e degli abusi subiti dalle donne nei manicomi. Pochi giorni dopo aver comunicato questa decisione siamo stati contattati dalla dottoressa Candida Carrino, autrice del libro Luride, agitate, criminali, che dedica un approfondimento proprio a Camilla Restellini. Una condivisione di intenti ci accomuna, e il suo libro accende i riflettori su ulteriori forme di violenza perpetrate ai danni delle donne. Per questo è particolarmente significativo averla invitata a intervenire il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne», dichiara l’assessora alle pari opportunità Stefania Fontanelli.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni: biblioteca@comune.montelupo