È stata una mattinata ricca di emozioni. Soprattutto per Ginevra e Francesca, le due volontarie che in questi quattro mesi si sono occupate con amorevoli cure di 52 cani di razza pastore tedesco insieme al veterinario Marco Salvadori.
Questi animali loro malgrado sono rimasti coinvolti nella bufera giudiziaria cominciata lo scorso 15 gennaio, quando i Carabinieri della Regione Carabinieri Forestale Toscana stazione di San Rossore, insieme al NIPAAF (Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) e NIL (Nucleo ispettorato lavoro), con ASL e INPS competenti, hanno messo sotto sequestro la struttura che li accoglieva sulle colline di Filettole, nel comune di Vecchiano. È emerso infatti che i poveri cani vivevano in condizioni non idonee e dunque incompatibili con la loro natura.Il gruppo Gunther, da sempre vicino agli amici a quattro zampe, appresa la notizia è immediatamente intervenuto per prendersene cura: con apposita istanza ha chiesto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa l'assegnazione dei cani sequestrati e la possibilità di mettere a loro disposizione personale volontario che li accudisse in questo lasso di tempo.I 52 animali sono stati così affidati alla Gunther Rescue SB, società benefit di recente costituzione che Maurizio Mian - da sempre affezionato ai cani -, ha fortemente voluto con il preciso scopo di prendersi cura di loro e trovargli una adeguata sistemazione.E questa mattina, dopo che la Procura della Repubblica ha firmato l’atto di dissequestro alla presenza dell’amministratore della Gunther Rescue Angelo Margelli, è partita l’operazione di presa in carico in attesa della sospirata adozione.Consentita in Italia da una recente disciplina di legge, la società ha come scopo quello di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, compresa la tutela degli animali.
Questo tipo di società non ricorre a raccolta di fondi o donazioni esterne per realizzare i propri fini sociali, perché di fatto questi sono inclusi nella attività che esse svolgono.In questi quattro mesi la Gunther Rescue SB ha provveduto anche a siglare accordi sia contrattuali con associazioni ed enti che condividano con essa le finalità per individuare una sistemazione accogliente per i cani e accompagnarli quindi in un percorso di recupero psico-fisico.Un lavoro che ha dato buoni frutti perché, grazie alla rete di contatti lanciata dalla Gunther Rescue nelle ultime settimane, sono arrivate richieste di adozione un po’ da tutta Italia.
E ad oggi sono almeno una quindicina gli esemplari - di età variabile dai 2 ai 13 anni - che hanno già trovato famiglie disponibili ad accoglierli.“È un pezzo di cuore che se ne va - raccontano le volontarie Ginevra e Francesca, non senza qualche lacrima di commozione - perché in questi mesi ci siamo affezionate ai cani come se fossero nostri. Erano completamente disabituati al contatto umano, ma con pazienza e tanto amore non è stato difficile conquistare la loro fiducia. Adesso speriamo trovino una casa e dei padroni che si prendano cura di loro come dei figli”.