Le Zone Rosse nella Toscana arancione: il video della Regione

Firenze aveva numeri da Arancione ma resta Rossa anche perché fulcro dell'area metropolitana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2021 09:03

Da oggi lunedì 12 aprile la Toscana torna in zona arancione, fatta eccezione per la Città metropolitana di Firenze, tutti i comuni della Provincia di Prato e i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa e Radicondoli che resteranno in zona rossa fino alle ore 14 di sabato 17 aprile.

La scelta, condivisa con i sindaci dei comuni delle città interessate, risponde all'esigenza di evitare il sovraccarico delle strutture di assistenza dovuto alla saturazione di posti letto e terapie intensive negli ospedali delle zone dove l’indice di contagio rimane più alto e nello stesso tempo consolidare gli effetti della campagna vaccinale in corso.

“Di comune accordo con il ministro Speranza e con tutti i sindaci, dopo sei riunioni svoltesi nella tarda serata di ieri per condividere ogni scelta - ha spiegato il presidente della Regione Giani - abbiamo deciso di mantenere ancora una settimana in rosso i territori della Provincia di Prato e della Città metropolitana di Firenze, capoluogo compreso. Sono cinque giorni in più ma sono quei cinque giorni che ci servono a non ingolfare gli ospedali”.

Quanto alla decisione di mantenere in rosso anche Firenze che pure avrebbe numeri da zona arancione. “Si è deciso – prosegue Giani - d’intesa con tutti i sindaci, di mantenere in rosso anche Firenze per la saturazione di posti letto e terapie intensive negli ospedali della zona e perché fortemente connessa con il resto dell’area metropolitana e con altri territori come empolese-valdelsa o il comprensorio del cuoio, dove l’indice di contagio è ancora un po’ più alto. Una scelta intelligente che consentirà di contenere i contagi e di favorirne la decrescita”.

L’ordinanza, precisa Giani, stabilisce una scadenza per le zone che restano in rosso, quella di sabato 17 aprile alle 14. Una sorta di luce in fondo al tunnel. “Abbiamo voluto così introdurre un elemento di speranza per le attività produttive che – prosegue il presidente - tornando in arancione dal pomeriggio di sabato 17, potranno così pensare ad un fine settimana di riaperture. Credo che questo sarà un sacrificio destinato a dare i suoi frutti e che, con all’accelerazione della campagna vaccinale e all’arrivo di migliori condizioni climatiche porterà a stabilizzare la situazione. Un primo segnale incoraggiante viene già da stamani, con 1.177 nuovi casi contro gli oltre i 1600 di sabato scorso e con timidi segnali di liberazione di terapie intensive”.

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