Le due anime di Vetreria, Salvo Pellegriti e Donato Menechella

Tra lo chef siciliano e il pizzaiolo campano, il locale nel centro storico punta su una cucina fuori dagli schemi

Alessandro
Alessandro Rella
30 giugno 2022 18:53
Le due anime di Vetreria, Salvo Pellegriti e Donato Menechella
Alessandro Rella - PhotoPress.it

Cucina contemporanea da un lato, pizza d'autore dall'altro: le due menti della Vetreria in via del Proconsolo, all'ombra della Cupola del Brunelleschi, a due passi dal Duomo di Firenze, sono affidate alle sapienti mani di due giovani talenti, lo chef siciliano Salvo Pellegriti e il pizzaiolo campano Donato Menechella

Il ristorante ha aperto da un paio d'anni, e il suo nome deriva dalla storica Vetreria Migliorini, che fino a qualche tempo fa era ospitata negli spazi di via del Proconsolo.

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Il locale, il terzo degli imprenditori che possiedono anche Fuoco Matto e Bottega Conviviale, facenti capo all’intraprendente Carlo Nigro, rappresenta un compromesso tra spazi vagamente ispirati all’archeologia industriale, con mattoni a vista, ed elementi di design sufficientemente leggeri da non distogliere l’attenzione dei commensali dal menù.

Lo chef originario della provincia di Catania, dopo aver viaggiato per il mondo fino a raggiungere l’Australia, da qualche anno ha messo radici a Firenze. 

Qui ha fatto sì, anche grazie al legame con le pizze di Donato Menechella (2 spicchi del Gambero Rosso), che il ristorante diventasse una fucina di cucina creativa e di piatti mai banali. 

Ancora per certi versi poco noto al pubblico tradizionale fiorentino, Salvo Pellegriti unisce nei piatti del suo menu una mano felice, un alto tasso di complessità e un connubio tra fantasia e tecnica. E' il caso di antipasti come la zuppa fredda di salicornia, ostriche, mela verde e sedano croccante, di primi come il Risotto “Riserva San Massimo”, plancton, ricciola marinata e gelo di melone, oppure ancora secondi come l'anguilla in cui la materia prima è proposta da Salvo Pellegriti in un'inedita versione mediterranea.

Sul fronte della pizza, invece, un must di Donato Menechella è la "pizza Carpaccio", una base di fiordilatte cui all'uscita si accompagnano carpaccio di manzo, fonduta di caciocavallo, pepe, polvere di cipolla bruciata e zest di agrumi.

Concludendo, due punte così importanti sono giornalmente supportate da una squadra preparatissima e molto affiatata.

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