Lavoro nero a Firenze: irregolari 31 aziende su 49 controllate

Controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Firenze in diverse aziende della provincia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 aprile 2015 13:29
Lavoro nero a Firenze: irregolari 31 aziende su 49 controllate

Numerose sono state le verifiche effettuate nel mese di marzo dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Firenze, inseriti funzionalmente all’interno della locale Direzione Territoriale del lavoro. I controlli, che hanno interessato diverse aziende della città e della provincia, sono stati mirati alla verifica dell’osservanza delle norme a tutela dei rapporti di lavoro e della legislazione sociale.

Particolare attenzione è stata posta ai controlli dei laboratori gestiti ed occupanti cittadini di nazionalità cinese, ove numerose sono state le irregolarità rilevate in materia. Le verifiche sono state effettuate anche con l’ausilio di personale dell’Arma dei carabinieri del Comando Provinciale, della Direzione Territoriale del lavoro, dell’a.s.l. e della Polizia Municipale.

Complessivamente, nello scorso mese, sono state 49 le aziende sottoposte ad ispezione da parte del Nucleo Ispettorato del lavoro, 31 delle quali sono risultate irregolari. Sono stati 41 i lavoratori trovati “al nero” ed altri 23 quelli risultati essere irregolari a vario titolo. Le irregolarità riscontrate, oltre che per le mancate assunzioni dei lavoratori occupati, hanno riguardato principalmente la non corrispondenza fra quanto indicato sulle buste paga rispetto all’orario di lavoro effettivamente svolto dai lavoratori, ovviamente superiore a quello segnato. Tale specifica condotta è risultata essere molto frequente nelle aziende cinesi.

Sono stati 8 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale a carico di aziende che occupavano “al nero” lavoratori in misura pari o superiore al 20% del personale occupato sul luogo di lavoro. Successivamente, tali provvedimenti sono stati tutti revocati in quanto i datori di lavoro hanno regolarizzato la posizione lavorativa dei dipendenti trovati “al nero”, assumendoli a tempo indeterminato per almeno 20 ore settimanali e pagando la sanzione amministrativa accessoria.

I controlli hanno consentito di contestare sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 108.600,00 e di effettuare recuperi contributivi pari ad euro 102.000,00.

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