L’analisi tecnica: posizionamento e occupazione degli spazi da capolavoro

7-1 al Franchi tra Fiorentina e Roma. Punteggio che va oltre il tennistico

30 gennaio 2019 20:48
L’analisi tecnica: posizionamento e occupazione degli spazi da capolavoro
Immagine concessa da it.violachannel.tv

La Fiorentina ha mostrato migliore lucidità e preparazione mentale. I giocatori gigliati hanno applicato concentrazione, semplicità e praticità che fino a qui avevano nascosto agli occhi del pubblico fiorentino. Dati alla mano questa squadra ha segnato più gol nelle ultime 3 gare disputate, seppur rocambolesche e con qualche inciampo, che in quasi tutto il girone d’andata.

Quello che può essere documentato nel post match è sicuramente l’applicazione coerente del 4-2-3-1, dove i 3+1 sono stati protagonisti straripanti. Ottima occupazione degli spazi e ottima interpretazione dei tempi di manovra e di fase offensiva-difensiva. L’unica pecca sarebbe il movimento che Benassi faceva nello svolgimento della copertura davanti alla difesa: mentre Fernades e Veretout inseguivano a uomo gli avversari giallorossi, lui restava troppo alto oppure sovrapponeva la sua posizione a quella dei suoi due compagni di reparto. Questo rappresenta la causa del gol segnato da Kolarov.

Le linee creavano un 4-4-1-1 che poteva tranquillamente plasmarsi in ciò che voleva. Possibile aver osservato un’evoluzione dalla quale risultava un 4-3-3 certe volte approssimativo, ma attraverso cui la Fiorentina riusciva a dare una migliore copertura centrale. Poi, dettaglio più importante, Pioli oggi ha posto sempre un giocatore fra le linee che permetteva agli esterni offensivi o di tracciare una diagonale verso il centro, oppure porre 3 giocatori offensivi girati verso la porta avversaria. Inoltre, la sovrapposizione dei terzini fa capire quanta volontà e sicurezza avessero i viola. Persino Simeone subentrato e Gerson hanno disputato un buon match e l’attaccante argentino ha anche siglato una doppietta per alimentare il proprio morale.

Calcio sacchiano, ma pure calcio misto tra zona e marcatura a uomo. Infatti gli undici gigliati applicavano un uno contro uno attivo e continuo che debilitava non poco la manovra della Roma. Successivamente un contropiede tipico del vecchio, non vecchissimo, Borussia Dortmund di Klopp: ripartenze veloci e tecniche composte da scambi semplici attuati col terzo uomo in inserimento.

Finalmente una leggera brezza che, però, deve raggiungere ancora il campionato.

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