La Toscana deplora i gravissimi fatti di Roma

Camere del lavoro aperte stamani in risposta all'attacco alla Cgil. Nardini: "Sciogliere i movimenti fascisti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2021 20:47
La Toscana deplora i gravissimi fatti di Roma

FIRENZE, 10 ottobre '21- Camere del lavoro aperte in tutta la Toscana, con presìdi partecipati in ogni capoluogo e tanta solidarietà da parte di cittadini, istituzioni, associazioni, società civile. La Cgil stamattina risponde così all’attacco squadrista di ieri alla sua sede nazionale a Roma. A Firenze il presidente della Regione Eugenio Giani è intervenuto al presidio davanti alla sede della Cgil regionale in via Pier Capponi e davanti alla Camera del lavoro in Borgo Greci.

Durante i presìdi toscani, che erano in concomitanza con la riunione dell’assemblea nazionale convocata davanti alla sede della Cgil di Roma (a cui hanno partecipato la segretaria generale di Cgil Toscana e quella di Cgil Firenze Paola Galgani), la Cgil ha ribadito le sue posizioni: “Abbiamo subito un atto fascista e squadrista, è stata una ferita democratica e un'offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza,un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti, proprio quel mondo del lavoro che è stato fondamentale nei mesi della pandemia e si impegna oggi nel costruire la ripartenza del Paese.

Ma non ci fanno paura. Abbiamo già sconfitto il fascismo, tutte le formazioni che si richiamano ad esso vanno sciolte. Per questo il 16 ottobre ci sarà una grande manifestazione a Roma, organizzata da Cgil-Cisl-Uil contro i fascismi e per il lavoro, invitiamo chiunque si ritenga antifascista. Ringraziamo tutti quanti e tutte quante ci hanno portato solidarietà e vicinanza in queste ore".

Parole di solidarietà alla CGIL sono arrivate anche da Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Firenze e presidente ad interim di Confindustria Toscana, che in un messaggio al sindacato ha espresso la sua preoccupazione per i fatti di Roma.

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“In un momento in cui è necessaria la massima unità del paese per affrontare la fase importante e delicata della ripartenza, va ripudiata e respinta con fermezza ogni forma di intimidazione, intolleranza e di violenza”- ha detto Bigazzi.

“Le forze sociali e il mondo dell’associazionismo economico rappresentano da sempre un fondamentale e positivo antidoto alle crisi e un baluardo contro ogni deriva strumentale e incontrollabile da parte di chi cerca solo la divisione e il caos” ha proseguito il presidente Maurizio Bigazzi. “Oggi occorrono coesione e responsabilità”.

"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". È partita dal primo articolo della Costituzione l’assessora all’istruzione, formazione e lavoro, Alessandra Nardini, partecipando da Pontedera alla 71^a Giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoro organizzata da Amnil. Ha voluto sottolineare così l'importanza della parola "democratica" per esprimere solidarietà alla Cgil dopo l'attacco squadrista di ieri a Roma, e, allo stesso tempo, per evidenziare l'importanza del diritto al lavoro in condizioni di piena sicurezza.

"Esprimo sincera e convinta solidarietà alle compagne e ai compagni della Cgil per il vile attacco fascista di ieri. L'ho fatto immediatamente ieri, contattando la segretaria generale della Cgil Toscana e torno a farlo oggi.

Stamani non sono fisicamente presente ai presidi organizzati presso le sedi del sindacato proprio per partecipare alla Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro e da qui ci tengo a ribadire la mia più ferma condanna rispetto a quanto accaduto. Lo squadrismo, le intimidazioni, la violenza vista ieri a Roma ci riportano con la mente alla stagione più buia e vergognosa della nostra recente storia. Dobbiamo dire con forza che nel nostro Paese non c'è spazio per organizzazioni neofasciste e neonaziste, che quindi vanno sciolte al più presto come prevede la Costituzione", ha detto l'assessora, con l'orgoglio di rappresentare "una Regione che ha come proprio simbolo, raffigurato nel gonfalone, il Pegaso alato utilizzato proprio dal Comitato toscano di Liberazione nazionale. La Toscana, terra di diritti e libertà, affonda le proprie radici nei valori dell'antifascismo e della Resistenza".

"Le istituzioni tutte sono chiamate ad un maggiore impegno e ad una maggiore responsabilità nell'affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro", ha poi continuato Nardini concentrandosi sul tema della Giornata Amnil. "Accanto alle istituzioni serve anche l'impegno di tutte la parti sociali, delle imprese, dei sindacati. Non dobbiamo fermarci alle commemorazioni delle vittime, ma dobbiamo saper agire con concretezza" ha detto l'assessora, citando come esempio positivo il protocollo d’intesa siglato nel giugno scorso tra Regione Toscana, Ufficio scolastico e Amnil per promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nelle scuole anche grazie alle preziose testimonianze di chi ha avuto un incidente sul lavoro.

"Vanno naturalmente aumentati e resi più efficaci i controlli, fatte applicare le leggi", ha aggiunto Nardini. "Restano però centrali la formazione e la necessità di aumentare la consapevolezza, a partire dalle future lavoratrici e dai futuri lavoratori che si formano nelle scuole e nei Centri provinciali istruzione adulti, perchè è tra i banchi di scuola che si può e si deve apprendere la cultura della sicurezza".

"Le scene cui abbiamo assistito ieri a Roma sono raccapriccianti. Quando si colpisce con un attacco squadrista la sede di un sindacato, vuol dire che la misura è colma. Il diritto a manifestare le proprie idee va salvaguardato, ma è interesse di tutti, anche degli stessi manifestanti, che i violenti vengano isolati e puniti -dichiara l'On. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura- Quanto visto ieri preoccupa particolarmente, anche considerato il momento delicato che stiamo attraversando, con il Paese che prova a ripartire, e le difficoltà accumulate nei mesi precedenti che vengono a galla inevitabilmente. Non vorremmo che qualcuno strumentalmente voglia soffiare sul fuoco della protesta per intorbidire il clima. Per questo, nell’esprimere massima solidarietà alla CGIL, chiediamo che venga fatta immediatamente luce su quanto accaduto e che i colpevoli vengano identificati al più presto".

"Senza associarci ad alcuna strumentalizzazione e alle polemiche contro di Lei: Ministro Luciana Lamorgese, noi pensionati, iscritti allo Spi Cgil, ci aspettiamo atti, non solo che riferisca in Parlamento -afferma Alessio Gramolati- I responsabili di quanto accaduto a Roma contro la sede della CGIL possono essere identificati e vanno condotti di fronte al giudizio della magistratura. Tutti: quelli riconoscibili dai filmati armati di bastone, tatuati, nudi dalla vita in su, vocianti e quelli che li applaudivano a distanza, scandendo slogan farneticanti contro i sindacati".

"In altre parole, il Ministro dovrebbe cortesemente e responsabilmente dare conto, a noi e ai cittadini di questa nostra nazione, di sapere bene quel che si vede e di provvedere a dovere -spiegano dall’Esecutivo Regionale dello Spi CgilCi sono tre piste che la giornata di ieri (sabato 9 ottobre 2021) rende evidenti: i fasci che tirano coca e pugni, i plaudenti - io sono io e voi non siete un cazzo - e gli insurrezionalisti anticapitalisti. Si sono ispirati all’uomo con le corna che ha ballato a Capitol Hill: volevano Palazzo Chigi e ripiegano sul Sindacato. Non sono solo cretini, fanatici, sono anche strumenti di un disegno reazionario in onda qui da noi e in altre parti del pianeta. Ecco perché chiediamo al Ministro e al Governo misure urgenti, risultati tangibili, senza i quali continueremo a preoccuparci non solo per noi ma per tutto quello che ci circonda".

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