La sindaca Sara Funaro ha partecipato oggi a Ravenna alle celebrazioni del 703/o anniversario della morte di Dante Alighieri. Esule da Firenze, il Sommo Poeta trovò rifugio a Ravenna dove si spense nella notte fra il 13 e il 14 settembre 1321.
"Queste celebrazioni danno il senso del grande lavoro portato avanti nel tempo con impegno e visione da Firenze e Ravenna - ha detto la sindaca Sara Funaro nel suo intervento al Teatro Alighieri -. Il legame tra le due città nel corso degli anni si è fortificato e la figura di Dante ha unito molto Firenze e Ravenna. Ci auguriamo che questo rapporto sia sempre più solido nel ricordo del Sommo Poeta, nell'interesse delle nostre città e nell'unione degli intenti per dare risposte ai nostri cittadini".
"L'opera di Dante - ha continuato la sindaca -, con i suoi riferimenti politici e morali, continua a ispirare e influenzare generazioni di lettori e studiosi. È stato ed è una figura di rifermento per il nostro Paese e per il mondo intero; è fonte di ispirazione politica e nelle sue opere continua ancora oggi ad essere di grande attualità". "Noi dobbiamo continuare a fare in modo che celebrazioni come quella di oggi - ha concluso Funaro - siano momenti di riflessione, costruzione di pensieri e di visione per il futuro, per noi e per le nuove generazioni".
Dopo la lectio magistralis tenuta al Teatro Alighieri dal giornalista, saggista e storico Aldo Cazzullo dal titolo "Da Virgilio a Dante: nascita di una patria", si sono tenute le consuete celebrazioni alla tomba dantesca, con gli interventi degli artisti Ermanna Montanari e Marco Mattinelli, insieme alla lettura del Canto 5° dell’Inferno, a cui hanno preso parte anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascale e le cittadine e i cittadini del Cantiere Malagola. A seguire, dal balcone del Palazzo della Provincia che si affaccia su piazza San Francesco, l'attrice, drammaturga e regista Chiara Muti ha recitato il Canto 33° del Paradiso, mentre nella Basilica di San Francesco si è tenuta la Messa di Dante presieduta dal vescovo di Forlì - Bertinoro Monsignor Livio Corazza.
Le celebrazioni della mattina si sono chiuse con la cerimonia dell'offerta dell'olio al Sepolcro di Dante da parte del Comune di Firenze: evento che rappresenta l'unione delle due città nel ricordo di Dante.