FIRENZE- Miles Davis usava suonare dando le spalle al pubblico per quasi tutto il concerto. Un’espressione di snobismo, che malcelava un’inguaribile timidezza del re dal jazz. LP, invece ieri sera, sul palco di piazza della Santissima Annunziata ha indossato un cappello a larghe tese nere, che anche quando i riflettori provavano a illuminarla direttamente, lasciava parzialmente in ombra il suo volto.
Non certo un modo per risparmiarsi al coinvolgimento. L’atteso concerto della cantautrice statunitense è andato infatti in crescendo. In scaletta i successi che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo: da “Yes” a “The One That You Love” e i brani dell’ultimo album uscito nel 2021, “Churches”. Laura Pergolizzi si muove sul palco in armonia con una band in formazione classica (basso, batteria, chitarra e sintetizzatore). La polistrumentista percorre un canovaccio ben bilanciato, accenna anche a qualche passo di danza, dialoga con il pubblico della “città più bella del mondo” per condurlo alla conclusione del concerto tutti in piedi intonando in coro “Lost on You”.
Approfondimenti
Domenica il Musart Festival ha proposto invece l’esibizione di Peppe Voltarelli nel Cortile degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti. Il cantautore di origine calabrese e fiorentino di adozione, ha proposto, con il suo consueto eclettismo, “1992/2022 trent’anni di canzoni”, uno spettacolo di musica e parole che, che ripercorre l’intera carriera, partendo dai primi dischi pubblicati a Bologna negli anni ‘90.
Una serata intima e sincera, in cui l’artista racconta se stesso con ironia, ma anche nostalgica tenerezza per la sua traiettoria artistica di ricerca, tra la tarantella punk e la canzone d’autore. Una forma di spettacolo che suona tante corde, dal one man show tipico del blues, al teatro canzone di ascendenza europea. E il pubblico di casa non si è fatto pregare per coinvolgersi nel suo gioco affabulatorio.
Stasera sul palco principale di piazza della Santissima Annunziata sale Riccardo Cocciante.
