La Regione Toscana investe € 2 milioni 750 mila per il fiume Elsa

4 mila euro sul reticolo minore della Val di Nievole. Partiti da Buggiano e Uzzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2022 20:50
La Regione Toscana investe € 2 milioni 750 mila per il fiume Elsa

Ammonta a 2 milioni 750 mila euro l'investimento che la Regione Toscana ha destinato alla messa in sicurezza idraulica del fondovalle del fiume Elsa, in riva destra del fiume nel territorio di Barberino Tavarnelle, parte di un più ampio progetto del valore di oltre 7 milioni di euro che interessa la zona industriale di Cusona nel Comune di San Gimignano.

Le amministrazioni comunali di Barberino Tavarnelle, San Gimignano, Certaldo e Poggibonsi fanno rete ancora una volta per mettere in atto politiche di area, tese alla salvaguardia dell'ambiente, alla sicurezza della popolazione residente e alla valorizzazione del tessuto produttivo che in questa area, importante crocevia economico della Toscana, accoglie uno dei poli industriali più estesi e attrattivi legati al settore della camperistica.

Con il sindaco Andrea Marrucci di San Gimignano, che coordina l'intero progetto, e i colleghi di Certaldo e Poggibonsi, Giacomo Cucini e Giacomo Bussagli, il primo cittadino di Barberino Tavarnelle David Baroncelli aveva firmato nel 2020 un protocollo d'intesa con la Regione Toscana per la mitigazione idraulica del territorio a seguito dell'alluvione dell'autunno 2019.

“La messa in sicurezza del territorio nella parte di Barberino Val d’Elsa – sottolinea il sindaco David Baroncelli - è finalizzata in prima istanza alla tutela delle famiglie residenti del Molino della Zambra, ricordo l’emergenza sorta nel novembre del 2019 quando nottetempo sgombrammo le case, minacciate dal pericolo di esondazione dell’Elsa, giunto sopra i livelli di guardia rispetto alle arginature”. In questo complesso di opere è prevista la messa in sicurezza di tutto il sistema ferroviario e delle attività produttive che insistono nell’area di Cusona, nel Comune di San Gimignano, che riveste un ruolo strategico nello scacchiere economico della Toscana.

“Il valore dell’operazione è la realizzazione di un percorso di collaborazione con i comuni vicini di casa – insiste - rivolto alla salvaguardia ambientale, paesaggistica ed economico di un territorio che mostra carattere di fragilità e allo stesso tempo consideriamo centrale e unitario, parte integrante della stessa visione politica, il nostro compito è quello di renderlo resiliente e resistente ai cambiamenti climatici valorizzandone le peculiarità e le potenzialità”.

Per entrare nel dettaglio gli interventi tecnici previsti nel territorio di Barberino Tavarnelle corrispondono alla realizzazione delle arginature in riva destra a protezione della zona industriale e delle aree residenziali. “E’ prevista la demolizione del ponte a immersione – evidenzia il primo cittadino – che rappresenta un elemento di criticità dal punto di vista idraulico per il deflusso delle acque in tempo di piena, in questa fase di progettazione abbiamo suggerito la realizzazione di una passerella pedonale che permetta di congiungere la stazione ferroviaria della Zambra con la zona industriale di Cusona e rafforzare la mobilità dei lavoratori e dei cittadini”.

Altra opera, inserita in questo quadro, è il potenziamento della viabilità di emergenza al servizio delle case del Molino della Zambra, detto il Fortino, su cui già siamo intervenuti come amministrazione comunale con risorse proprie per un investimento pari a 200 mila euro”. L’opera è consistita nell’asfaltatura della strada e si completerà con gli interventi di sistemazione, già previsti, come l’illuminazione pubblica e l’allargamento della carreggiata utile al raggiungimento delle residenze.

La tutela idraulica e geologica del territorio è al centro di un programma di azioni che vede lavorare insieme gli stessi Comuni anche attraverso il Contratto di fiume Elsa, coordinato dal Comune di San Gimignano, per orientare quest’area verso la riqualificazione ambientale e i principi della transizione ecologica e della sostenibilità.

“Vorrei estendere un ringraziamento ai colleghi per il lavoro svolto insieme - conclude il sindaco - ed in particolare al sindaco Marrucci che sta coordinando la progettazione e la messa in opera dell’intervento, all’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni e alla precedente legislatura della Regione Toscana, guidata dal presidente Rossi con il quale era partito il percorso per la messa in sicurezza di un’area così rilevante del nostro territorio”.

Dopo le analisi del terreno, via libera agli interventi sul reticolo minore per la messa in sicurezza della Val di Nievole, partiti dai Comuni di Uzzano e Buggiano.

Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno ha avviato i lavori di scavo su alcuni corsi d’acqua del reticolo minore della Val di Nievole, tra i Comuni di Altopascio (Lucca), Chiesina Uzzanese, Pescia, Buggiano e Uzzano (Pistoia). Gli interventi, per i quali sono stati stanziati 42 mila euro, consentiranno di ripristinare la sezione idraulica e quindi migliorare il deflusso in aree fortemente antropizzate e vulnerabili dal punto di vista idraulico. Il progetto è stato redatto dal personale consortile che ne cura anche l’esecuzione e la successiva rendicontazione.

I lavori sono partiti dal Rio Torto (Buggiano e Uzzano), nel tratto fra l’immissione nella Gora Molinaccio a valle dell’affluente sinistro. Riguarderanno anche il Fosso Bozzo alla Rena (Altopascio) nel tratto fra l’immissione nel Fosso di Montecarlo al via Bozzo alla Rena, il Fosso via di Campo Nord e Sud (Chiesina Uzzanese e Pescia) tra l’immissione nel Pescia di Pescia e lungo via di Campo e il Fosso Santa Maria (Buggiano) nel tratto compreso fra l’immissione nel torrente Cessana all’immissione dell’affluente sinistro.

«Ringrazio il Consorzio che quando interviene lo fa con oculatezza e professionalità – commenta Daniele Bettarini sindaco di Buggiano -. I lavori programmati sul Rio Torto non sono gli unici che nel corso degli ultimi mesi hanno interessato il nostro Comune: questo dimostra attenzione al nostro territorio e ci fa piacere. Anche in occasione di quest’ultimo intervento, pur essendo un’operazione relativamente semplice, è stato fatto un bel lavoro di messa in sicurezza e questo rappresenta sempre un ottimo risultato».

«Siamo molto soddisfatti per il lavoro effettuato che dimostra ancora una volta l’attenzione del Consorzio verso il nostro Comune a tutti i livelli - dichiara Dino Cordio sindaco di Uzzano –. Quello sul Rio Torto è un intervento che riguarda un corso d’acqua minore ma non per questo meno indispensabile al fine di mantenere in salute e in sicurezza il territorio. Continueremo il monitoraggio del reticolo per porre all’attenzione del Consorzio altre eventuali criticità da risolvere sempre all’insegna della massima collaborazione».

«I corsi d’acqua appartenenti al cosiddetto reticolo minore e che spesso afferiscono a zone ricche di insediamenti e infrastrutture, sono i primi a risentire degli eventi atmosferici più intensi: a causa delle loro ridotte dimensioni se non perfettamente manutenuti sono infatti i primi ad esondare provocando danni e disagi – spiega Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno -. Il problema dello scavo dei corsi d’acqua in zone antropizzate è legato ai risultai delle analisi dei terreni che risultano inquinati e quindi da smaltire con costi elevati».

«Per questo motivo il Consorzio provvede puntualmente ogni anno ad effettuare una massiccia campagna di analisi sui corsi d’acqua che necessitano di lavori di scavo – aggiunge Lorenzo Galardini direttore area manutenzione del CB4 - in modo tale da individuare quei tratti in cui è possibile scavare e depositare il materiale in prossimità del corso d’acqua nel rispetto nella normativa vigente in materia. In questo caso, per i corsi d’acqua della Val di Nievole interessati, le analisi hanno dato esito favorevole rendendo l’intervento economicamente sostenibile».

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