La Regione soccorre aeroporti ed enti fieristici

I due aeroporti di Firenze e Pisa hanno subito un blocco pressoché totale durante il periodo del lockdown. Fiere, per il Covid sono state annullate o rinviate molte manifestazioni: fatturati ‘asciugati’

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2020 15:32
La Regione soccorre aeroporti ed enti fieristici

Dieci milioni a sostegno del sistema aeroportuale toscano. La giunta regionale chiede di modificare la legge, la numero 75, approvata ad agosto dal Consiglio uscente e di concentrare tutte le risorse già a disposizione sul principale nodo toscano, ovvero sugli aeroporti di Firenze e Pisa, ambedue gestiti da Toscana Aeroporti. Lo fa con una proposta di legge che l’assessore all’economia Leonardo Marras ha portato nell’ultima seduta di giunta e che adesso passa all’esame dell’assemblea legislativa.

“Vogliamo intervenire – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - perché sostenere gli aeroporti vuol dire aiutare anche l’indotto che vi gira attorno e i settori che della mobilità delle persone beneficiano, destinati a tornare volano di sviluppo importante quando saremo usciti dall’attuale emergenza sanitaria”. Nel pieno della pandemia Covid-19, da marzo a giugno del 2020, lo scalo di Firenze è stato chiuso e su Pisa ha operato un solo volo al giorno. “Gli effetti sono stati pesantissimi – ricorda Marras – e per questo abbiamo deciso di intervenire concentrando le risorse a disposizione su questi due aeroporti”.

La Commissione europea ha chiarito che il Covid-19 può essere considerato alla stregua di una calamità naturale, per cui sono ammessi aiuti di Stato. Con la proposta di legge si potrà così garantire una sovvenzione fino al 100 per cento dei danni subiti in quattro mesi ,da marzo a giugno. Basterà dimostrare un nesso con le misure di contenimento da Covid-19. Naturalmente l’eventuale ristoro sarà riconosciuto al netto di qualsiasi importo recuperato da assicurazioni, contenziosi, arbitrati o altra fonte, calcolato sui ricavi persi e detratti i costi evitati durante il periodo oggetto di risarcimento.

La Regione si muove in soccorso anche degli enti fieristici che dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono stati costretti ad annullare o rinviare un numero considerevole di manifestazioni con la conseguenza di vedere i loro fatturati ‘asciugati’. La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’economia Leonardo Marras, ha approvato nell’ultima seduta una proposta di legge che dovrà adesso essere discussa dal Consiglio regionale. “Si tratta di un intervento assolutamente necessario – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani - in un settore che già ha subito importanti perdite e che dà occupazione a tante persone”. “L’obiettivo – spiega l’assessore Marras – è sostenere per l’appunto le imprese che hanno patito seri contraccolpi in questi mesi, in modo da affrontare i problemi di liquidità e di occupazione che si sono trovate ad affrontare”.

Sono previsti per questo contributi a fondo perduto. Ne potranno beneficiare tutti gli enti fieristici che abbiano in disponibilità, a qualsiasi titolo (non importa se in proprietà o in uso), un quartiere per accogliere manifestazione nazionali e internazionali e che, tra febbraio ed agosto 2020, abbiano visto diminuire di almeno un terzo i loro fatturati rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019. Il contributo, a parziale compensazione delle perdite, oscillerà sarà del 20 o del 30 per cento a seconda che la superficie coperta a disposizione degli espositori sia inferiore o superiore a 15 mila metri quadri. Per il 2020 la giunta ha stanziato in bilancio 2 milioni di euro. 

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