La morte del partigiano Pacini

Domani alle 15:00 cerimonia funebre civile in Sala d'Arme a Palazzo Vecchio. Il cordoglio del Presidente Rossi e del Sindaco Nardella: “Se ne va un figlio di Firenze, uno degli ultimi testimoni della guerra di liberazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Maggio 2016 22:24
La morte del partigiano Pacini

Domani alle 15 in Sala d'Arme a Palazzo Vecchio si terrà la cerimonia funebre civile per l'ultimo saluto a Giorgio Pacini, partigiano che contribuì alla liberazione di Firenze, scomparso oggi nella sua casa di Gavinana. La salma di Pacini arriverà in Palazzo Vecchio intorno alle 13.

Alla cerimonia parteciperanno il sindaco Dario Nardella e le autorità civili cittadine. Saranno presenti il Gonfalone della città Medaglia d'oro al valore militare e i labari delle associazioni partigiane. “Con Giorgio Pacini se ne va un figlio di Firenze, uno degli ultimi testimoni della guerra di liberazione”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella appena appresa la notizia “Giorgio si è dedicato fino all'ultimo alla comunità e in particolare ai giovani - ha continuato - perché non si dimenticasse cosa è stata l’oppressione nazifascista e per raccontare come la libertà si coltivi giorno dopo giorno anche a costo della vita”. “Alla famiglia - ha concluso Nardella - vadano le profonde condoglianze mie personali, dell’amministrazione e della città”.

 "La notizia della morte di Giorgio Pacini mi rattrista, perchè scompare un grande uomo che con la sua vita, le sue azioni, il suo impegno sociale e politico ha rappresentato un esempio per molti". A dirlo è il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dopo aver appreso la notizia della morte. "Pacini - spiega Rossi - fu partigiano della brigata Sinigallia prima, poi rappresentante sindacale della Fiom, consigliere comunale a Firenze e infine presidente di Anpi Gavinana e del centro ricreativo Reims. Il suo percorso di vita testimonia il coraggio ed il grande impegno per il bene della collettività. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia, agli amici, ai compagni partigiani e a tutta l'Anpi". 

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