FIRENZE- Inutile illudersi. Per quanto Nove da Firenze sia il più antico quotidiano online della città dal 1997 è difficile che ci sia qualcuno interessato alle nostre notizie di cronaca locale in Cina, tanto da generare migliaia di letture al giorno. Proprio così: da poco più di un mese, qualcosa sta leggendo le pagine di Nove da Firenze. Un’attività sistematica, circa una pagina al minuto, probabilmente mai la stessa. Che cosa stanno cercando allora? Presumibilmente ci stanno scandagliando e copiando l'archivio, oltre 200.000 pagine di cronaca degli ultimi 29 anni della nostra città. Non soltanto quello di Nove da Firenze s'intende, con ogni probabilità anche quelli di tanti altri siti di informazione italiana, le cui redazioni non se ne sono accorte e magari gongolano per l’insperato aumento di visite al sito.
Qual’è l’obiettivo di una simile attività? Quello di archiviare la storia politica, la cronaca e la cultura dell’occidente per alimentare database di informazioni da usare in applicazioni di Intelligenza artificiale. Contenuti prodotti da altri, che concorrono gratuitamente e abusivamente ad arricchire servizi di AI a pagamento.
La Commissione Europea ha recentemente lanciato un allarme: centinaia di finti siti di informazione, commissionati presumibilmente dal governo russo inondano l’europa di fake news. L’obiettivo in questo caso non è farsi leggere dal pubblico occidentale, ma alimentare e condizionare i crawler dei servizi di Intelligenza artificiale statunitensi per corromperne la qualità dei risultati con informazioni alterate. Due i possibili risultati conseguiti: o il pubblico europeo si beve le fandonie confezionate dal governo Putin nelle risposte dell'intelligenza artificiale, oppure i lettori del continente libero smetteranno di servirsi dell’AI inquinata e affondata.
Approfondimenti
In ogni caso è a rischio un pilastro della democrazia: la funzione indipendente della stampa libera che da secoli alimenta il dibattito politico in modo obiettivo ed esauriente. Lettori in guardia!
