La giornata nazionale della Bandiera

Disegno di legge di Marcheschi (FdI) per un tricolore a tutti neonati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 gennaio 2023 22:29
La giornata nazionale della Bandiera

Oggi era la Giornata nazionale della Bandiera. Il Tricolore, come Bandiera nazionale, nacque, infatti, il 7 gennaio 1797, a Reggio Emilia, nel congresso costitutivo della Repubblica Cisalpina. È simbolo di libertà e d’identità nazionale e fonda le sue origini nella lunga storia del Paese.

Il verde, il bianco e il rosso sono i colori sotto i quali, e per i quali, molti italiani hanno lottato in difesa dei più alti valori e in cui, 226 anni dopo, tutti noi ci riconosciamo con orgoglio.

“Depositerò un disegno di legge per consegnare ai nuovi nati sul territorio italiano la narrazione del nostro Paese attraverso la consegna di due simboli ufficiali del nostro sistema istituzionale, che rappresentano i valori fondanti della nostra Repubblica: la bandiera italiana e la Costituzione. Le leggi esistenti ne promuovono già, nell’ambito di una didattica diffusa, l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica. (Legge 671/96 la ‘Giornata nazionale della Bandiera’.

La Legge 222/2012 riconosce il Giorno 17 Marzo quale ‘Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera’). Ma nessuna finora dona al nascituro tramite i genitori, questi due importanti strumenti di unità. Quel luogo di nascita sul documento d’identità, accompagna per tutta la vita l’individuo e sarebbe bello che non fosse solo un riferimento anagrafico, ma un piacevole ricordo del Paese che lo ha fatto nascere. Lo spirito del presente disegno di legge è quello di donare al nuovo nato i due importanti simboli della nostra storia, che racchiudono i valori di coesione, giustizia, uguaglianza, fratellanza.

Di qualunque nazionalità sia il nascituro, indipendentemente se rimarrà nel nostro territorio, se sarà cittadino italiano oppure no, avrà sempre comunque la certezza di essere nato in uno straordinario Paese. Il dono di benvenuto che lo Stato affida al genitore, rappresenta un simbolico impegno a tenere viva l’identità e le regole del Paese nativo del bambino. Per questo motivo, chiunque nasca sul territorio italiano, indipendentemente dal fatto che decida un giorno di acquisirne la cittadinanza, deve poter avere il ricordo di essere nato in uno Stato libero, con solide radici, in una comunità che si è sempre posta davanti alle difficoltà e alle sfide che si sono presentate nel corso degli anni” dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi.

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