La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne a Firenze

Domenica 25 novembre 2018 la Polizia di Stato tra la gente per illustrare l’iniziativa “…Questo non è amore”. Metrocittà Firenze aderisce a #nonènormalechesianormale. I numeri di un impegno costante per garantire garantisce prevenzione, protezione e contrasto. Una panchina rossa per dire no al femminicidio a San Casciano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2018 20:01

Si susseguono casi di agghiacciante violenza sulle donne e all’interno della famiglia, che spesso coinvolgono anche bambini. Oltre i casi estremi di “femminicidio” ci sono situazioni di ansia e di terrore vissute quotidianamente da donne e interi contesti familiari per gli atteggiamenti violenti di maschi. Alla luce delle Convenzioni internazionali sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, la reazione dello Stato italiano contro tale fenomeno si è rivelata inadeguata sotto i profili della severità sanzionatoria, dell’esigenza del controllo rafforzato verso chi ha manifestato i primi sintomi di condotta violenta e di punizione di chi si sottrae agli obblighi imposti, della massima tutela delle vittime anche sotto il profilo risarcitorio. Tale situazione viene considerata dalle Convenzioni internazionali come fortemente influenzata da fattori culturali, quali errati stereotipi della donna, dell’uomo e della solidarietà familiare, carenza di attitudine alla gestione del conflitto, rilassamento della dimensione comunitaria, fattori che andrebbero contrastati con programmi di educazione e quei valori e servizi educativi e rieducativi a livello tanto generale (predisposizione di piani di intervento) quanto individuale (centri di recupero anti violenza); tale situazione qualifica il nostro Stato come tra i meno solleciti verso la serenità, la protezione e la tutela delle persone, soprattutto quelle più deboli.

Oggi, domenica 25 novembre, si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. In tanti Paesi, tra cui l’Italia, si tengono manifestazioni, mostre, cortei, sit-in, convegni e installazioni per ricordare le vittime e per affrontare il tema della violenza di genere.

“Le donne che subiscono atti di violenza hanno un modo in più per parlarne e trovare aiuto attraverso l’iniziativa “…Questo non è amore”. Il progetto, ideato e promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha l'obiettivo di superare gli stereotipi e i pregiudizi per diffondere una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, rompendo la fitta rete di isolamento e vergogna.” Nei giorni scorsi personale specializzato della Questura di Firenze e in particolare della Sezione Reati Contro la Persona della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine hanno illustrato l’iniziativa nelle piazze del capoluogo toscano con l’obiettivo di dare informazione con materiale illustrativo e raccogliere eventualmente le testimonianze di chi, spesso, ha ancora esitazione a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia. Per sensibilizzare l'opinione pubblica su una maggiore consapevolezza per combattere la violenza sulle donne, l’iniziativa si è svolta contemporaneamente in 83 città italiane dove, oltre ad essere tra la gente con camper e stand informativi, la Polizia si Stato è andata nelle scuole e nelle università per incontrare gli studenti e partecipare a convegni per far emergere storie con risvolti non solo giuridici, ma anche culturali e sociali.

Un pennello intinto in un barattolo di vernice e la panchina si è 'macchiata' di rosso, con i tocchi, i colpi di mano di tante persone, gesti delicati e silenziosi, distribuiti nelle direzioni più diverse. In alto, in basso, in orizzontale, in verticale. Ognuno, portando mano e cuore a scorrere lentamente sui listoni di legno, ha impresso il proprio segno contro la violenza. Per dire no al femminicidio, a chiunque si renda colpevole di sopraffazioni, annulli e mortifichi identità e dignità delle donne.

Sono state numerose le cittadine e i cittadini di San Casciano di ogni età che, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, hanno aderito all'iniziativa organizzata dal Comune di San Casciano e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil che ha previsto un’opera di tinteggiatura collettiva di una seduta pubblica in piazza della Repubblica, a San Casciano. Non un colore come un altro. Ma un rosso intenso, un rosso fuoco, tonalità evocativa di violenza, prevaricazione, morte.

Una panchina di legno e ferro, posta in una delle aree più frequentate dalle famiglie di San Casciano, si è bagnata simbolicamente del sangue di tutte le vittime del mondo, di quelle innumerevoli vite che non ce l'hanno fatta a restare su questa terra e di quelle ' fantasma e invisibili' che, consapevoli e inconsapevoli, subiscono in silenzio, schiave di isolamento, emarginazione, colonizzate strategicamente nella mente, recluse nell'indifferenza emotiva e affettiva di chi le circonda. Donne uccise, strangolate, decapitate, maltrattate, abusate, perseguitate, molestate, donne adulte e bambine che ogni giorno sono costrette a vivere sotto minaccia, soffocate dall'inferno di vessazioni fisiche e psicologiche e non ce la fanno ad uscire dal tunnel.

Il Comune di San Casciano ha ricordato l’esistenza di questa piaga, sempre più diffusa anche nei territori del Chianti, attraverso l’intensità cromatica di una panchina, che ricorda sia il sacrificio delle donne sia l’attesa di un aiuto che può salvarle dall’assenza di vita, dal rischio di cadere definitivamente nel baratro. “Alle donne che vivono in situazioni di violenza – ha commentato l’assessore alle Pari Opportunità Consuelo Cavallini - voglio dire che esiste una vita alternativa, i comuni del Chianti hanno attivato uno sportello antiviolenza con sede a San Casciano e Tavarnelle che offre un supporto gratuito alle donne che chiedono aiuto attraverso l'attivazione di percorsi specifici dal punto di vista legale e psicologico, gestiti dal Centro antiviolenza Artemisia”.

Nel 2018 sono state una cinquantina le persone di età compresa tra i 20 e i 35 anni, italiane e straniere che si sono rivolte allo sportello. Tra gli interventi e gli impegni concreti dell’Unione comunale del Chianti fiorentino contro la violenza sulle donne spicca l’adesione, prima esperienza in Italia tra le pubbliche amministrazioni, ai principi e alle finalità dell'accordo quadro europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, sottoscritto dalle parti sociali nel 2007 e recepito nel 2016 da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria.

Lo hanno ricordato il sindaco Massimiliano Pescini e i referenti delle organizzazioni sindacali Cigil, Cisl e Uil presenti all’iniziativa di San Casciano nella sala del Consiglio comunale, dove si è tenuta la seconda parta della manifestazione, conclusa la tinteggiatura della panchina in piazza.

“Il nostro è un passo importante – ha aggiunto il sindaco Pescini - che persegue la promozione e la valorizzazione della cultura femminile, attraverso un’attività di monitoraggio sulle forme di rispetto del genere negli ambienti di lavoro. Il tavolo offre una periodica occasione di confronto sui temi e sulle problematiche delle donne e del loro rapporto con il mondo professionale”. L’osservatorio lavorerà per la condivisione di misure concrete al fine di assicurare un’assistenza sia dal punto di vista psicologico e legale alle vittime di molestie e violenza nei luoghi di lavoro. “Riteniamo necessario - hanno proseguito i referenti di area delle organizzazioni sindacali - che si crei una rete di sistema per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso il coinvolgimento attivo delle associazioni, il tema del lavoro è un aspetto fondamentale della vita delle nostre comunità su cui investire in maniera seria, responsabile e consapevole”.

L’iniziativa, che ha visto la presenza delle assessore Donatella Viviani, Chiara Molducci ed Elisabetta Masti, è stata arricchita dagli interventi di alcune esponenti dell’associazione Artemisia, della referente per le Pari Opportunità dell’Istituto comprensivo di San Casciano e dalle letture teatrali di Tiziana Giuliani del Teatro dei Passi e di alcune giovani attrici del laboratorio teatrale. Nel corso della serata è stato presentato il libro “Nonostante Te” alla presenza dell’autrice, Lorella Carli.

"Il Parlamento Italiano adotti subito provvedimenti veramente efficaci e immediati che prevedano uno stringente controllo delle persone violente attraverso misure, anche specifiche, di prevenzione, di sicurezza e cautelari ante delictum, sanzioni detentive più severe ed esclusione dai benefici, la massima tutela delle vittime anche sotto il profilo del risarcimento, nonché volti a promuovere l’immediata predisposizione di servizi educativi e rieducativi a livello tanto generale (predisposizione di piani di intervento) quanto individuale (centri di recupero anti violenza), accertando le responsabilità delle inadempienze statali e locali per la mancata attuazione dei Piani annunciati ma non realizzati" spiega Domenico Capezzoli referente dell’Italia dei Valori nella provincia di Lucca.

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