La crisi dell'olivicoltura toscana per colpa della mosca dell'olivo

Lo strano andamento climatico ha provocato la proliferazione dell'insetto parassita e ha alterato i parametri di qualità. Sospesa la Rassegna dell'Olio Extravergine d'Oliva 2014

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2014 23:08
La crisi dell'olivicoltura toscana per colpa della mosca dell'olivo

Un annata nera per l’olio toscano. Un inverno mite ma soprattutto un’estate raramente sopra i 30 gradi hanno agevolato il proliferare della Bactrocera oleae, meglio nota come mosca dell’olivo. Il dittero ha infestato gli oliveti a partire dai mesi estivi e le generazioni successive hanno completato il lavoro in autunno. Anche gli oliveti collinari fino a 600 mt di altitudine, normalmente indenni, sono stati attaccati. A Reggello, piccolo borgo a sud-est di Firenze, dopo 42 anni ininterrotti quest’anno sarà annullata la famosa rassegna dell’olio extravergine di oliva. È bene ricordare che oggi l’unica soluzione per essere rimborsati, anche se solo in parte, dai danni delle avversità atmosferiche o dalle fitopatologie sono le assicurazioni agevolate, sulle quali è anche possibile avere grossi sconti attraverso la domanda unica PAC.

Tuttavia, tornando alla mosca, nel Piano assicurato agricolo che il Mipaaf dirama ogni anno, la mosca dell’olivo non era presente, come anche nel 2013 e nel 2012, perciò contro i danni da essa provocati, non è neanche possibile assicurarsi.“Abbiamo deciso di sospendere la 42^ edizione della Rassegna dell’Olio Extravergine d’Oliva, lo facciamo prendendo atto che quest’anno la mosca olearia ha compromesso in larga parte d’Italia la produzione di olio in quantità e qualità. Lo facciamo perché occorre difendere il prestigio della manifestazione, ma anche e soprattutto la qualità dell’olio che a Reggello ha raggiunto livelli d’eccellenza” spiega così il Sindaco di Reggello Cristiano Benucci la decisione di sospendere per quest’anno una manifestazione che da sempre è il fiore all’occhiello del territorio. La decisione è stata presa nei giorni scorsi all’unanimità durante un consiglio comunale aperto molto partecipato da cittadini e produttori.

Non era mai successa una cosa del genere, in 42 anni che la manifestazione si svolge, e questo fa capire ancora di più quanto critica sia la situazione con pesanti ricadute dal punto di vista economico. Proprio per questo nella risoluzione approvata ieri il consiglio chiede alla Regione Toscana “la dichiarazione dello stato di calamità per i danni provocati dalla mosca olearia e quindi prevedere misure di sostegno alle imprese del settore che sopportano danni ingentissimi”. Causa di tutto questo, si legge ancora nella risoluzione “le particolari condizioni climatiche dell’estate 2014 ben al di fuori del normale andamento delle stagioni si sono verificati, negli ultimi due mesi, diversi attacchi della mosca olearia”. “Questa situazione mette a dura prova la filiera agricola del nostro territorio – spiega ancora il Sindaco Benucci - .

Affrontare il problema guardandolo in faccia e con grande onestà è per tutti, istituzioni, imprese e cittadini, è un gesto di serietà.
 L'olio è infatti il prodotto di maggior prestigio che la nostra terra ci regala, è il simbolo del nostro territorio, della cultura di un popolo che da generazioni coltiva l'olivo con pazienza, cura e dedizione .
Dobbiamo quindi, tutti insieme , affrontare il problema dimostrando serietà evitando la contraffazione, difendendo le aziende che subiscono danni ingentissimi”. La deliberazione è stata inviata a Governo, Regione, parlamentari e consiglieri regionali del territorio perché si facciano portavoce di questa situazione critica e sollecitino provvedimenti di tutela.

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