La conferenza di Commisso dal Franchi mette in forse il progetto Novoli

Emanuele Cocollini (Vicepresidente vicario del Consiglio comunale) e Antonio Montelatici (Presidente della Commissione di controllo): “Rocco non ti fidare”. Fratelli d’Italia: “Nardella e Pierguidi la smettano con bugie e strumentalizzazioni”. La replica del capogruppo Nicola Armentano e del presidente commissione Sport a Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti: “No strumentalizzazioni, è momento di fare bene di città e squadra”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 novembre 2019 18:50
La conferenza di Commisso dal Franchi mette in forse il progetto Novoli
Fotografie di Alessandro Zani

E' un terremoto la conferenza stampa odierna del patron viola: "Se non ci sono tempi veloci e il prezzo proposto dal Comune non sarà giusto, il nuovo stadio non si farà a Firenze. Vogliamo fare un investimento da 400-500 milioni, il più grande della storia di Firenze. Sarà più bello di quello della Juve". Rocco Comisso si dichiara poi ancora favorevole al restyling del Franchi: "Era la cosa giusta ma se le curve non si possono eliminare, e a queste condizioni non possiamo fare niente" anche se dichiara di essere ancora in attesa della relazione scritta della Soprintendenza. Come c'era da attendersi, le reazioni della città non si sono lasciate attendere.

Nardella e Pierguidi la smettano di raccontare bugie e di strumentalizzare la vicenda stadio, ammettendo piuttosto che con i loro balletti hanno fatto perdere 12 anni alla città, alla società e ai tifosi”. Questo è quanto è emerso dalla conferenza stampa che questa mattina hanno promosso Alessandro Draghi, capogruppo di FdI in Comune, Francesco Torselli, coordinatore regionale di FdI, Claudio Gemelli, capogruppo alla Città metropolitana e Simone Sollazzo, capogruppo al quartiere 2 Pierguidi – hanno raccontato gli esponenti di Fratelli d’Italia – oggi fa il capopopolo promuovendo raccolte firme per ristrutturare il Franchi.

Peccato che quando sedeva nei banchi della maggioranza a Palazzo Vecchio, cioè quando con il suo voto poteva veramente incidere sul futuro dello stadio di Campo di Marte, alla proposta di Giovanni Galli e di Francesco Torselli di coprire l’Artemio Franchi abbia votato contrario! Questo signore siede al governo della città da 11 anni e pensa di risolvere i problemi del suo quartiere con una raccolta firme? Ma non si vergogna a prendere così in giro i cittadini?” “L’atteggiamento di Nardella – proseguono Torselli, Draghi, Gemelli e Sollazzo – è, se possibile, ancora più ridicolo.

Mentre oggi si fa fotografare con Commisso e Barone, parlando di stadio pronto in 4 anni, qualcuno dovrebbe ricordargli che era lui il vicesindaco di Renzi quando questo prometteva l’inizio dei lavori per il nuovo stadio a Castello nell’autunno del 2009. Ma ancora peggio, qualcuno dovrebbe ricordare tutte le proroghe che ha concesso ai Della Valle ogni volta che scadevano i tempi per la presentazione dei progetti per il nuovo stadio! E oggi, ha ancora il coraggio di parlare di stadio?”. “Nardella e Pierguidi – concludono gli esponenti di destra – hanno strumentalizzato e preso in giro Firenze e io fiorentini, facciano un bagno di umiltà e la smettano coi finti litigi tra chi vuole il restyling del Franchi e un nuovo stadio.

Se avessero voluto coprire il Franchi, avrebbero potuto votare la nostra proposta del 2013! Oggi la Fiorentina ha una proprietà che vuol fare e vuol fare ‘fast, fast, fast’: la politica faccia un passo indietro e lasci decidere a Commisso qual è la strada più rapida per dare alla Città uno stadio all’altezza delle proprie ambizioni”.

"La tua storia d’italiano emigrato negli Stati Uniti a 12 anni, che decide di tornare in Patria da imprenditore di successo, scegliendo la nostra città per rilanciare le ambizioni della nostra squadra del cuore, ci riempie di orgoglio ma, allo stesso tempo, ci affida una responsabilità che non possiamo eludere: quella della verità -si rivolgono al presidente dell’Acf Fiorentina anche i leghisti Emanuele Cocollini, Vicepresidente Vicario del Consiglio Comunale e Antonio Montelatici, Presidente della Commissione di Controllo- Leggendo ogni giorno le dichiarazioni del Sindaco Nardella, sostanziate con la deliberazione di Giunta numero 2019/G/00466, ci permettiamo umilmente, anche se non hai certo bisogno dei nostri consigli, di suggerirti di utilizzare estrema cautela. Innanzitutto perché il Sindaco Nardella governa la nostra città ininterrottamente da più di 10 anni, prima come Vicesindaco e poi come Sindaco e, nonostante i reiterati proclami, non è ancora riuscito a trovare una soluzione né per lo stadio né per la Mercafir. Se le sue parole del 5 dicembre del 2018, in occasione della presentazione del progetto della nuova Mercafir, si fossero concretizzate, a Castello ci sarebbe un cantiere aperto in vista dell’inaugurazione del nuovo mercato nel 2021 e non ci sarebbero più i noti problemi di spostamento per costruire il nuovo stadio nell’attuale comparto Sud della area Mercafir. Il punto essenziale è proprio questo ed è messo nero su bianco nella deliberazione sopra citata.

Il Sindaco nel quarto paragrafo chiede la redazione da parte di Mercafir S.p.A. di un piano di dettaglio che preveda le modalità e le tempistiche di realizzazione della nuova area mercatale intimando che la riconsegna dell’area ove è attualmente prevista la realizzazione del nuovo stadio all’Amministrazione comunale debba avvenire entro 24 mesi decorrenti dalla formale manifestazione di interesse a tale soluzione da parte di un soggetto privato. È evidente che il Sindaco si prepara a riproporre quello che in Italia chiamiamo scaricabarile.

Egli, infatti, vorrebbe che tu presentassi una manifestazione d’interesse per quell’area, così da imbrigliarti nel giuoco politico per i prossimi anni, ben sapendo che la Mercafir non potrà mai rispettare quanto egli chiede per poi addossargli tutta la responsabilità dei sicuri ritardi che interverranno. Tant’è vero che è a tutti noto che per la realizzazione della nuova Mercafir mancano ancora il progetto esecutivo, al quale deve seguire una gara d’appalto, l’assegnazione conseguente dei lavori all’impresa vincitrice e i lavori dovranno poi essere conclusi e collaudati.

È inoltre chiaro che le risorse necessarie per la realizzazione del nuovo mercato sono alquanto incerte (il Sindaco Nardella parlava di 70 milioni di euro) e per i vertici di Mercafir sarà quindi impossibile mantenere l’impegno di liberare l’area in 24 mesi. Per suffragare la nostra tesi, ti preghiamo di prendere visione del rapporto dell’Agenzia Statale per la Coesione Territoriale sui tempi di attuazione delle opere pubbliche in Italia. Il rapporto è del 2018 ed è facilmente consultabile anche in rete.

L’evidenza dei dati, che il rapporto contiene in merito alla realizzazione delle opere pubbliche in Italia, ti convincerà che la strada della Mercafir è una strada impraticabile. Come Vicepresidente del Consiglio comunale e come Presidente della Commissione di Controllo faremo comunque la nostra parte, convocando il Presidente di Mercafir Giacomo Lucibello e ponendo queste stesse domande all’Amministrazione nel supremo interesse della città e dei fiorentini".

“Polemiche sterili che non guardano al bene della città e della Fiorentina”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd e Fabio Giorgetti, presidente commissione Sport, rispetto alle dichiarazioni di Fratelli d’Italia e Lega sul tema dello stadio. “Sono loro a strumentalizzare la vicenda, non il Pd e l’amministrazione che invece stanno lavorando per arrivare a una soluzione. - proseguono Armentano e Giorgetti - In questo modo non si fa il bene di Firenze, in un momento in cui c’è bisogno del massimo sostegno ad una squadra che sta realizzando ottimi risultati.

Fratelli d’Italia fa una sua ricostruzione della vicenda, componendo un mosaico alquanto poco reale. Quanto alla lettera della Lega, apprezziamo la buona volontà ma siamo certi che il presidente Commisso ha dalla sua abbastanza esperienza e competenza per saper scegliere i buoni consigli, grazie anche ad un gruppo di ottimi suoi collaboratori che lo sapranno guidare nel fare le scelte più opportune”.

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