La biografia di Caterina da Firenze alla Francia

In libreria il nuovo volume di Claudia Tripodi, da Diarkos editore

Nicola
Nicola Novelli
07 aprile 2024 22:00
La biografia di Caterina da Firenze alla Francia

FIRENZE- Un'aura malefica ne ha avvolto la figura. Caterina de' Medici sarebbe stata avida di potere, fredda, pronta a tutto per raggiungere i suoi scopi sino a stregonesche vendette. E’ a partire dalla Regina Margot (1845) che Alexandre Dumas rinfocola a fini letterari le gelosie che l’avevano perseguitata sin dal tempo delle guerre di religione, che si combatterono in Francia negli anni del suo regno.

La storiografia moderna non può cadere in questa equivoca fascinazione, che ne fa un’autentica dark lady di ogni tempo. E’ il caso del nuovo volume che le dedica Claudia Tripodi, edito da Diarkos pochi giorni fa.

La regina consorte di Francia, ma nata a Firenze il 13 aprile 1519, fu moglie di Enrico II, dal 1547 al 1559, e reggente dal 1560 al 1563. Nota come "la Regina madre" per aver generato tre sovrani di (Francesco II, Carlo IX ed Enrico III), ebbe una grande e duratura influenza nella vita politica dello Stato.

Approfondimenti

Oggi Caterina de' Medici viene considerata come uno dei maggiori sovrani di Francia e rara promotrice della tolleranza religiosa. Pur non senza errori, tentò di attuare una politica di conciliazione tra cattolici e protestanti, animata in primo luogo dal desiderio di assicurare la sopravvivenza della dinastia Valois. Il suo ruolo nel massacro della notte di san Bartolomeo, tuttavia, contribuisce ancora oggi a farne un personaggio controverso, di cui il cinema si è cibato anche di recente.

Claudia Tripodi ne ricostruisce l’accidentato percorso esistenziale, con atteggiamento storiograficamente ortodosso e con una prosa narrativa brillante, che tuttavia con compiace mai il bozzettismo. Non è il primo incontro della ricercatrice fiorentina di Storia medievale con Caterina, di cui aveva scritto nel suo “I Medici. Ascesa e potere di una grande dinastia” (sempre per Diakros nel 2020).

La figura che si staglia nelle pagine della Tripodi è quella di uno degli esponenti più fulgidi della casata Medici, contraltare femminile di Cosimo I granduca di Toscana, non foss’altro perché più di lui diretta discendente di Lorenzo il Magnifico, mentre lui ne conservava il sangue, solo in linea femminile tramite la madre Maria Salviati. Oggi Caterina de’ Medici è considerata una tra le figure femminili più rilevanti della storia, insieme alla sua contemporanea britannica Elisabetta Tudor.

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