L’8 maggio Firenze ricorda la fine della seconda guerra mondiale

L’inaugurazione del Memoriale italiano di Auschwitz alle 10:00 all'Ex3

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2019 14:29
L’8 maggio Firenze ricorda la fine della seconda guerra mondiale

Mercoledì 8 maggio, data convenzionale della fine della seconda guerra mondiale in Europa, nel 1945, Firenze inaugurerà il Memoriale italiano di Auschwitz al centro Ex3 a Gavinana, occasione per ricordare la fine di tutti i campi di concentramento ma anche l’embrionale nascita di un nuovo spirito europeo. Il taglio del nastro e le prime visite saranno alle 10, alla presenza del sindaco e dei rappresentanti dei vari enti e organizzazioni coinvolte.

Il Memoriale fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittore Pupino Samonà e del compositore Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo. Allestito ad Auschwitz nel 1979 e inaugurato nella primavera successiva, proprio 40 anni dopo viene presentato a Firenze al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo.

Oggi quindi l’opera ‘rinasce’ grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianco Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell'opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.

Il protocollo d'intesa per la valorizzazione del memoriale italiano di Auschwitz è stato firmato anche dal Comune di Prato e dal museo della Deportazione e Resistenza di Figline. Grazie alle migliaia di visitatori che ogni anno vengono accolte dal Museo e centro di documentazione della Deportazione e della Resistenza di Prato, l'Ex3 ha la possibilità di diventare uno dei centri più importanti per lo studio.

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