Irregolarità in una stamperia di Campi Bisenzio

Sigilli a due macchinari in una tintolavanderia a Prato. Scoperto operaio in nero. Contestate anche violazioni alla normativa antincendio e alla gestione dei rifiuti all'azienda a conduzione cinese in via Gora di Grignano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 maggio 2019 23:50
Irregolarità in una stamperia di Campi Bisenzio

Firenze- Nella notte di mercoledì 22 maggio è stato eseguito un sopralluogo da parte dell’Unità Funzionale PISLL di Sesto Fiorentino dell’Azienda USL Toscana Centro, congiuntamente a due pattuglie del comando dei Carabinieri e della Direzione Territoriale del Lavoro, per la verifica delle condizioni di lavoro all’interno di una Stamperia ubicata nel comune di Campi Bisenzio. Dagli accertamenti è emersa la presenza di lavoratori privi di regolare assunzione, alcuni dei quali senza permesso di soggiorno, e l’utilizzo di attrezzature di lavoro carenti dei requisiti di sicurezza.

Continua l’attività interforze volta al controllo delle aziende ad impatto ambientale site sul territorio pratese. L’accertamento questa volta ha interessato una ditta a conduzione cinese in via Gora di Grignano, che svolge attività di tintolavanderia di tessuti e capi di abbigliamento e nei cui locali sono stati rinvenuti 12 operai, di varie etnie; per un soggetto di nazionalità pakistana l’ispettorato del lavoro ha accertato la mancanza di un regolare contratto lavorativo. L’unità operativa di Polizia Ambientale ha svolto, congiuntamente a tecnici del Dipartimento ARPAT di Prato, la verifica circa le emissioni in atmosfera nonché sugli scarichi idrici generati durante l’attività lavorativa, che prevede l’impiego di numerosi prodotti e sostanze chimiche.

I Vigili del Fuoco hanno contestato al titolare, un cittadino cinese di 35 anni, numerose violazioni relative alle normative antincendio, ovvero la mancata fruibilità delle vie di esodo nonché l’assenza di revisione e manutenzione degli estintori e della rete idranti. Infine, è emerso che i rifiuti speciali prodotti dall’azienda, costituiti anche da ritagli tessili, venivano gestiti senza i corretti riscontri documentali. Per tali motivi la Polizia Municipale ha contestato la sanzione per la non corretta tenuta dell’apposito registro di carico e scarico dei rifiuti e posto sotto sequestro amministrativo due macchinari, imponendo alla ditta la regolarizzazione e l’individuazione di soggetti autorizzati allo smaltimento corretto dei rifiuti prodotti.

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