"In occasione dell’8 marzo ho deciso di presentare una mozione per chiedere un luogo toponomastico dedicato ad Ipazia". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi, che spiega: "Pochi sono i toponimi a loro dedicati e quasi nessuno ricorda di donne vissute prima del XX secolo, per questo ci sembrava opportuno dedicarne uno alla prima “donna di scienza”. Ipazia d'Alessandria - sottolinea Draghi - è stata stata una matematica, astronoma, filosofa greca antica, rappresentante della filosofia neo-platonica; eccellente studiosa di scienze e filosofia, un’insegnante rinomata che teneva lezioni pubbliche sul pensiero di Platone e sicuramente di Aristotele; vissuta ad Alessandria d'Egitto a cavallo del IV e del V secolo d.c. Ipazia ha fatto importanti scoperte sul moto degli astri, raccolte nel testo Canone astronomico così da renderne pubblica la conoscenza anche ai suoi contemporanei.
Ipazia: matematica ma anche filosofa, inventrice, pare, di un astrolabio piatto, di un idroscopio e un aerometro.
Terribile - spiega ancora Draghi - fu la sua sorte, ella cadde vittima di un’imboscata mentre faceva ritorno a casa, la colpiscono con dei cocci e la smembrano. Gettano pezzo per pezzo il suo corpo nel fuoco perché non ne restasse traccia. Voltaire, le dedicherà in seguito, nel secolo dei lumi, pensieri di solidarietà e definirà la sua fine una “condanna ingiusta”.
Nella storia antecedente al Novecento il genere femminile ha avuto poche possibilità per distinguersi e sono rari i casi in cui si menzionino donne che sono state protagoniste, addirittura nell'età antica sono rarissimi se non unici i casi di personalità femminili che hanno eccelso nell'ambito culturale e scientifico.Ancora oggi Ipazia è l’emblema della libertà di pensiero e di ricerca scientifica, della razionalità filosofica, della indipendenza ed emancipazione della donna", conclude Draghi.