Ionescu: 'Sognavo di combattere per il campionato italiano in casa'

Intervista al superpiuma della Lastra che il 16 Luglio affronterà Henchiri per il tricolore

Massimo
Massimo Capitani
08 luglio 2022 23:46
Ionescu: 'Sognavo di combattere per il campionato italiano in casa'
Fotografie: Matteo Innocenti

Io e Matteo - il fotografo - aspettiamo Catalin in piedi all’ombra della tribuna dello stadio di Lastra a Signa. Catalin arriva poco dopo, faccia pulita e scarpe antinfortunistiche da magazziniere. Ci sediamo sui gradoni della tribuna dello stadio e mentre io tiro fuori il PC, Matteo mette mano alla macchina fotografica e così inizia l’intervista:

Che valore ha per te disputare il campionato italiano? “Sognavo che il primo titolo per cui io mi battessi fosse questo, mi fa sentire ancora più integrato, ancora più italiano. Sono qui da quando avevo 7 anni e mezzo, potevo avere la cittadinanza nel 2014, poi per un motivo che potrei definire burocratico ho dovuto aspettare gennaio 2022. Non essere in possesso della cittadinanza mi ha impedito, per la carriera dilettantistica, di partecipare ai dual match e ad altre attività della nazionale. Avere oggi la possibilità di combattere per la cintura tricolore e per di più in casa è una soddisfazione grandissima”.

Sparring e allenamento: “Ho fatto più di 100 riprese, le ultime le faccio oggi - 5 Luglio. Mi sono allenato con Simone Rao e Simone Vanni e con gli altri ragazzi della palestra, inoltre ho sostenuto delle sessioni con Mauro Forte”.

Approfondimenti

Avete lavorato sulla distanza? Henchiri ha sostenuto match di 10 - 12 riprese in carriera: “È la prima volta che faccio le 10 riprese, per cui le sedute di sparring si sono svolte sui 8-10 round. Mi sento pronto al meglio per questo match”.

Parlami del tuo avversario “Lo conosco bene, abbiamo fatto i guanti insieme e da dilettanti ci siamo incontrati 2 volte, una vittoria ciascuno. Pugilisticamente siamo diversi , lui è più tecnico, lavora sui movimenti e preferisce la lunga distanza, mentre io mi trovo bene alla corta. Visto che ci conosciamo potrebbe essere un match difficile tatticamente, poi parlerà il ring.

Chi ti ha dato il soprannome “Marble Man”, l’uomo di marmo e perché? “Per via della resistenza fisica ai colpi, lo scrisse un giornalista su un articolo ai campionati italiani del 2016”.

Qualcosa che vuoi dire, qualcuno che vuoi ringraziare: “Vorrei ringraziare la palestra in generale che è più di una famiglia e lo è stata sempre fin da quando ho iniziato a frequentarla. Poi ringrazio il presidente e promoter della Boxe Noble Art Simone Ricci, i Maestri Mirko Ricci e Fernando Padariso, Matteo - Innocenti - , che è qui con noi, Simone Rao, Paolo Bologna e Simone Vanni”.

L’intervista è finita, io e Matteo raggiungiamo Catalin che nel frattempo è stato chiamato dal Maestro Ricci per l’ultima sessione di guanti della preparazione. Dentro la palestra i ragazzi si allenano, sudano e si prendono in giro nei momenti di pausa, mentre Catalin e Simone Rao hanno già paradenti e protezioni varie al loro posto. Parte la prima ripresa, Catalin taglia il quadrato e cerca di chiudere la distanza per lavorare con i colpi, Simone agisce di rimessa e si sposta lateralmente. I movimenti sono fluidi, rodati. Manca poco al campionato italiano, il sogno di Catalin si sta per avverare, si avverte nell’aria densa di questa lunga estate calda.

Per info e prevendita biglietti contattare: 389 190 3517 - 340 5627029 - 333 956 7558 - 327 0806237

Foto gallery
In evidenza