Margherita, anni 63 anni, residente in Firenze ritiene di aver subito un’interruzione di pubblico servizio in data 4 maggio 2014, così scrive agli organi che gestiscono il trasporto locale, ai giornali ed alle istituzioni.
"Alle ore 20,55 circa, per poter tornare a casa mi reco alla fermata degli autobus ATAF in piazza stazione, all’altezza della palina ATAF in largo Alinari e trovo altri utenti in attesa e tra i quali alcuni che dovevano entrare al lavoro, un influenzato che sperava di arrivare a casa il prima possibile, una signora con un ragazzo disabile. Guardo come di solito la palina informativa ATAF per sapere i tempi di attesa per la linea 6 direzione Coverciano e mi accorgo che l’unico autobus che si sarebbe fermato era il 14/c/b: non esisteva traccia di tutte le altre linee che normalmente sono evidenziate a quella fermata.
Nonostante le paline informative siano state installate per informare gli utenti se ci sono dei ritardi per manifestazioni o altro, incredibilmente in detta palina informativa ATAF non veniva comunicato il motivo e la durata di eventuali interruzioni e/o ritardi. Tra chi aspettava nessuno sapeva cosa stesse succedendo.
Ore 21,30 scorgo alla fermata precedente un autobus con la scritta “deposito” e di corsa mi dirigo verso l’autista per chiedergli informazioni ma il conducente della vettura n. 3426, non solo non apriva la portiera ma con un gesto della mano mi manda a quel paese, ma mette in moto e parte.
Ore 21.35 mi reco alla fermata dei taxi dove trovo una fila incredibile e solo un taxi in partenza. Mi metto in coda ma mi accorgo di aver pochi euro, ritorno indietro alla fermata ATAF dove ritrovo altri utenti che mi confermano che non era arrivato alcun autobus.
Senza notizie sulla possibilità di poter trovare un trasporto pubblico per attraversare la città e tornare a casa mi reco al posto di Polizia di Stato che si trova dentro la stazione ferroviaria per far presente l’accaduto e chiedere se avevano notizie. In sintesi, la risposta che ho ricevuto è stata …non possiamo far nulla, faccia un esposto.
Arrabbiata, amareggiata per l’impotenza di aver notizie, impaurita per il pensiero di dover tornare a casa a piedi di notte, ritornavo ad aspettare alla fermata ATAF in largo Alinari e ritrovo sempre gli altri che aspettano.
Ore 22 finalmente, dopo oltre 1 ora, arriva un autobus della linea 6 e sono potuta tornare a casa".
Il giorno successivo 5 maggio 2014 "alla fermata dell’autobus, conversando con altri utenti che erano in attesa, sento che il 4 maggio gli accumuli di ritardi di diversi autobus dell’ATAF sarebbero stati “superati” eliminando le corse e/o facendo saltare le fermate. Nessun indizio su chi avesse deciso una tale azione" sottolinea Margherita. Disservizi, pecche della privatizzazione? Margherita prepara una vera e propria interrogazione, quell'atto con il quale i politici chiedono informazioni ai vertici dell'Amministrazione:"Per quanto sopra, al fine di evitare di inviare esposto/denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze poiché anche la sospensione temporanea di pubblico servizio può configurare un reato, con la presente in qualità di cittadina e utente del vostro servizio di trasporto pubblico, chiedo di sapere:
Quante corse sono state soppresse il 4 maggio 2014 dalle ore 21 alle ore 22. Quanti autobus sono stati inviati in deposito non rispettando i tempi delle fermate il 4 maggio 2014 dalle ore 21 alle ore 22. Quanti e quali autobus avevano accumulato ritardi nel turno di mattina del 4 maggio 2014. Quanti e quali autobus avevano accumulato ritardi nel turno di pomeriggio del 4 maggio 2014. Cosa è successo per impedire le segnalazioni dei tempi sulla palina alla fermata di cui sopra. Cosa è successo per interrompere il trasporto pubblico per oltre 1 ora. Quante corse sono state annullate nel 2013 e nel 2014 fino a oggi. Quante corse sono state dirottate nel 2013 e nel 2014 fino a oggi. Quanti sono stati i ritardi accumulati nel 2013 e nel 2014 fino a oggi"
