"In Toscana 632 ponti a rischio, Regione e Governo intervengano"

Stella (FI), vicepresidente del Consiglio regionale dopo il crollo in Lunigiana: "Drammatico campanello di allarme. L'anno scorso l'allarme su queste infrastrutture toscane era già stato lanciato dall'Università di Pisa". Donzelli (Fdi): "Occorrono rapidità e decisione, l'Italia ha bisogno di un piano serio". Angelini e Santucci (Cgil): "Manutenzione, un problema da noi già più volte denunciato". Scaramelli (Italia Viva): "Sblocchiamo risorse". Ceccarelli: "Siamo sconcertati"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2020 15:01

Firenze, 8 aprile 2020 - "Il crollo del ponte di Caprigliola è un drammatico campanello d'allarme, che ci ricorda che ci sono 632 ponti, cavalcavia e viadotti della Toscana che necessitano interventi a priorità urgente o alta, e messi in sicurezza, su un totale di 1845 opere infrastrutturali della nostra regione che vanno monitorate. Enti locali e Governo si devono attivare immediatamente per reperire i fondi e approntare un crono-programma dei lavori, la sicurezza degli automobilisti è una priorità assoluta: ci aspettiamo risposte celeri da parte delle autorità competenti". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), commentando il crollo del ponte stradale di Caprigliola sul fiume Magra, al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra (Massa Carrara).

"Occorre un piano di azione urgente delle Istituzioni locali e nazionali - è l'invito di Stella - per trovare le risorse necessarie a portare avanti questo processo di progressiva messa in sicurezza delle infrastrutture, e riuscire a non arrivare a situazioni di reale emergenza che prevedano la chiusura o la limitazione del transito. Non possiamo sottovalutare l'allarme lanciato già lo scorso anno dagli esperti dell'Università di Pisa, da cui risulta che c'è un tarlo che sta erodendo i ponti toscani. Un bug di progettazione con cui è stato costruito oltre il 95% dei piccoli e medi cavalcavia e sovrappassi in tutta la regione fra gli anni '60 e '70, e che da tempo costringe Comuni, Prefetture, Province a chiuderli o a interdirli ai mezzi pesanti proprio per il rischio di crolli".

"Il crollo del viadotto Albiano nel Comune di Aulla in provincia di Massa Carrara è l'ennesimo disastro della gestione delle infrastrutture italiana, che se non fosse avvenuto in questo particolare momento avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia pesantissima. Un fatto che, dopo il crollo del ponte Morandi e molti altri casi di incuria e fragilità, dimostra totale inadeguatezza del sistema: presenteremo un'interrogazione urgente per fare chiarezza sulle responsabilità. Serve rapidità e decisione: non si possono lasciare in mano le infrastrutture a chi mette a rischio la vita dei cittadini", afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli."In una lettera che seguiva ad un sopralluogo del novembre scorso - sottolinea Donzelli - Anas aveva assicurato, nero su bianco, che il viadotto 'non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità statica'.

Oltre ai gravi fatti di cronaca a cui abbiamo purtroppo assistito, da varie zone della Toscana e di tutta Italia i cittadini segnalano crepe, anomalie, mancanza di manutenzione. In questo contesto che nessuno provi a correlare questo fatto all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo - conclude Donzelli - l'Italia ha bisogno di un piano serio per le infrastrutture che garantisca sicurezza ai cittadini".

"Gravissimo l’incidente avvenuto questa mattina in provincia di Massa Carrara - commentano Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana) e Monica Santucci (segretaria generale Filt Cgil Toscana) - dove un ponte in gestione di Anas Toscana è crollato causando il ferimento di un corriere di Brt e di un altro lavoratore . Solo le limitazioni alla circolazione previste in questi giorni per la vicenda Covid-19 hanno impedito che questo incidente si trasformasse in una vera e propria strage.

Il ponte si trova in un tratto di strada ricompreso tra gli oltre 500 km di strade rientrati, nel 2018, nella gestione Anas. Emerge oggi, in maniera drammatica, il problema più volte denunciato come Filt Cgil e Cgil Toscana della carenza di manutenzione della rete infrastrutturale viaria e della contestuale mancanza di un presidio fisico del territorio.Circa un anno fa è iniziata una vertenza con Anas sui chilometri di strada tornati in gestione all’Anas e sulla conseguente necessità di adeguare il personale per il controllo e la manutenzione degli stessi.La normativa è molto chiara in merito: occorre personale sufficiente ed adeguato ad effettuare le operazioni di controllo e manutenzione della rete.

Questa vertenza si è conclusa in Prefettura di Firenze con la sottoscrizione di un accordo che prevedeva tantissime assunzioni necessarie proprio a svolgere quelle mansioni. Quell’accordo però non è stato rispettato nonostante nostri ripetuti interventi, l’ultimo il sei marzo scorso.Spiace dire che avevamo ragione a chiedere di essere ascoltati. Il tema delle manutenzioni e del controllo della rete stradale di questa regione - concludono Dalida Angelini e Monica Santucci - deve essere una priorità per tutti e non un argomento da ricordare solo in queste tristi circostanze".

"Oggi Aulla in provincia di Massa Carrara, qualche settimana fa nel senese, a Radicofani. Non possiamo aspettare altri crolli. Il piano Italia Shock e le proposte per la Regione contenute nel piano Toscana Shock sono pronti da mesi. Apriamo subito questi cantieri, sblocchiamo le risorse. Se non ci muoviamo velocemente il rischio che corriamo sarà troppo alto, piangere vittime insieme ai piloni dei ponti che crollano". A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale, che domani presiederà in streaming la seduta della Commissione sanità e politiche sociali.La convocazione della seduta in videoconferenza è stata fissata per esaminare e votare una lunga serie di atti, mozioni, ordini del giorno e proposte di risoluzione che hanno tutti come oggetto l’emergenza coronavirus e le iniziative da intraprendere in campo sanitario e sociale.

La Regione Toscana appena appresa la notizia del crollo del ponte sul fiume Magra, tra Albiano e Caprigliola nel comune di Aulla, si è immediatamente attivata con la Protezione civile, in contatto costante con la protezione civile nazionale, per verificare le necessità urgenti e per capire se rendersi immediatamente operativa per la salvaguardia del buon regime idraulico del Magra.

E’ stato attivato il dirigente del Genio civile Toscana Nord, ingegner Enzo Di Carlo, che è sul posto per verificare gli aspetti idraulici di propria competenza e per mettersi a disposizione subito di ANAS per una veloce ricostruzione.

“Siamo operativi da stamani – ha detto l’assessore Federica Fratoni - , ci siamo attivati subito con la Protezione civile e le strutture del Genio civile che sono sul posto, in contatto costante con i Vigili del Fuoco, la Prefettura, il Comune e l’Amministrazione provinciale per monitorare la situazione. Questo evento ci rafforza nella convinzione che determinati tipi di interventi, quali quelli di post emergenza o prevenzione idraulica come la manutenzione delle nostre infrastrutture non possono fermarsi neanche davanti a questa pandemia. Pertanto abbiamo già allo studio nei prossimi giorni una modalità, nel rispetto delle disposizioni del governo, per garantire queste attività essenziali”.

Siamo sconcertati – ha detto l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - . E' difficile fare qualsiasi commento su quanto accaduto. Innanzitutto vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza a chi è rimasto coinvolto nel crollo. Sono già allo studio le soluzioni per individuare una viabilità locale alternativa in modo da escludere zone isolate.

Ho visto che la ministra De Micheli ha chiesto ad Anas una relazione sull'accaduto. Non spetta a noi dare giudizi e neanche accertare le responsabilità, ma di fronte a questi fatti non possiamo che confermare la necessità di stringere i tempi e dare il via ad un piano nazionale di verifiche e interventi sulle infrastrutture.

In Toscana lo abbiamo già fatto – prosegue Ceccarelli - a partire dalla fine del 2018, attuando un monitoraggio completo sui ponti collocati lungo le regionali e anche sostenendo le province per le ispezioni sulle strade provinciali. In conseguenza di questo lavoro abbiamo anche fatto precise richieste di finanziamenti al Governo. Proprio in questi giorni stiamo definendo una delibera per finanziare direttamente una serie di interventi manutentivi, ma laddove è stato possibile, come sulla FiPiLi, siamo intervenuti e stiamo già intervenendo. Ci aspettiamo che siano accolte le nostre richieste di individuare a livello nazionale risorse e procedure semplificate per consentire che gli interventi necessari siano attuati il più celermente possibile”.

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